Esodati del Superbonus, arriva il contributo. Ecco a chi spetta

Nadia Pascale

14 Agosto 2024 - 12:20

Pronto il decreto per il contributo a fondo perduto in favore degli esodati del Superbonus, ecco a chi spetta, come richiederlo e a quanto ammonta.

Esodati del Superbonus, arriva il contributo. Ecco a chi spetta

Fissato il contributo per il Superbonus esodati, ma non mancano polemiche e rischi. Ecco chi riceverà il contributo economico per i lavori Superbonus.

L’articolo 1, comma 2, del decreto-legge n. 212 del 2023 ha previsto un contributo in favore delle famiglie in difficoltà economica che hanno avviato i lavori Superbonus facendo affidamento su un’elevata percentuale di rimborso fiscale e non sono riusciti a terminarli. La norma è attuata attraverso il decreto del ministro dell’Economia e delle Finanze adottato ad agosto 2024.

Ecco chi sono gli esodati del Superbonus che possono ottenere il contributo economico a fondo perduto grazie agli stanziamenti del Governo.

Per quali lavori si può fruire del contributo a fondo perduto per gli esodati del Superbonus?

Il Governo ha stanziato 16,4 milioni di euro in favore delle famiglie con redditi bassi che hanno effettuato lavori Superbonus, ma limitatamente bonifici effettuati dal 1° gennaio al 31 ottobre 2024.

Il contributo è richiedibile telematicamente entro il 31 ottobre 2024, ma esclusivamente sulle somme anticipate dal beneficiario, quindi non per le somme oggetto di cessione del credito e sconto in fattura, ipotesi comunque residuale visto che questi due strumenti sono andati in pensione già dal mese di febbraio 2023.

Le caratteristiche dell’istanza saranno delineate in un successivo provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate da adottare entro sessanta giorni dalla pubblicazione del decreto.

Limiti al contributo esodati del Superbonus

I paletti per il contributo a fondo perduto per gli esodati del Superbonus sono molti: il contributo è rivolto esclusivamente alle famiglie fragili che hanno visto la riduzione della misura dal 110% al 70%. Inoltre, lo Stato di Avanzamento dei Lavori (SAL) non deve essere inferiore al 60% al 31 dicembre 2023.

Deve quindi trattarsi di soggetti che hanno effettuato lavori nel 2023, entro il 31 dicembre avevano effettuato il 60% dei lavori, ma non li avevano conclusi e hanno visto ridurre la percentuale di credito fiscale al 70%.

Sui soldi anticipati dal beneficiario si può ottenere un contributo pari al 30%, nel limite però dello stanziamento previsto di 16,4 milioni di euro. Questo implica che se le domande ammissibili hanno un valore superiore al limite di 16 milioni di euro, vi è un taglio del contributo che poi viene effettivamente versato.

Le somme effettivamente erogate, cioè la percentuale effettivamente riconosciuta, sono comunicate con provvedimento del ministro Giorgetti entro il 30 novembre 2024. L’importo massimo erogabile è comunque di 96.000 euro.

Il contributo è corrisposto dall’Agenzia delle entrate mediante accreditamento diretto sul conto corrente bancario o postale indicato dal richiedente nell’istanza.

Chi sono i contribuenti fragili che possono ottenere il contributo?

Visti questi paletti, vediamo chi sono i potenziali esodati del Superbonus che possono ricevere il contributo economico. Si è detto che lo stesso è corrisposto alle famiglie fragili, ma chi sono?
Nel caso di persona single il contributo previsto spetta per redditi inferiori a 15.000 euro.
Nel caso di nuclei familiari, la fragilità economica viene valutata in base alla composizione del nucleo familiare, ad esempio per un nucleo familiare con 3 figli, il limite di reddito è di 60.000 euro.

l’Ance, l’Associazione nazionale costruttori edili sottolinea come si è ormai arrivati al minimo utilizzo dello strumento del Superbonus per la realizzazione dei lavori edili e che questo drastico calo può portare gravi conseguenze al comparto in termini di occupabilità. L’Ance entro dicembre si aspetta un vero e proprio crollo dei lavori.

Superbonus esodati
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