Grazie ai nuovi afflussi registrati nel mese di agosto, gli asset in gestione dei fondi ETF hanno fatto segnare un nuovo massimo storico. Quali sono le ragioni di questo successo?
Già abbondante, la liquidità del sistema economico negli ultimi mesi ha messo a segno un nuovo balzo grazie alle misure adottate da governi e banche centrali per permettere alle maggiori economie di fronteggiare il blocco dell’economia innescato dalla diffusione del virus.
A vario titolo e adottando le misure più svariate, i governi hanno annunciato stimoli per 20 mila miliardi di euro, mentre le banche centrali hanno azzerato il costo del denaro e potenziato i programmi di acquisto asset.
Una parte consistente di questa ondata di liquidità è finita negli ETF (Exchange-Traded Fund, vedi qui) e negli ETP (Exchange Traded Product, qui una guida) che, ad agosto, per la prima volta nella storia, hanno registrato asset in gestione sopra la fatidica soglia dei 7 mila miliardi di dollari.
ETF da record dopo 15 mesi consecutivi di afflussi
Il record è stato innescato dalla crescita di oltre 55 miliardi di dollari registrata dal comparto degli ETF-ETP lo scorso mese, il quindicesimo consecutivo di afflussi netti, che ha portato il totale da inizio anno a superare i 428 miliardi di dollari. È quanto emerge dai numeri diffusi dalla società di consulenza ETFGI.
Segni più per gli asset in gestione sono stati registrati anche a febbraio e marzo, quando tutti i mercati finanziari hanno fatto registrare forti contrazioni.
Fonte: ETFGI
Per comprendere meglio le dimensioni del fenomeno basti pensare che nei primi 8 mesi del 2019 gli afflussi netti per il comparto si erano attestati a 272,6 miliardi di dollari.
ETF: le ragioni del successo
Ad agosto, i prodotti legati all’azionario hanno fatto registrare afflussi netti per quasi 25 miliardi di dollari (24,8 miliardi) portando il totale 2020 a 137,7 miliardi (87,5 miliardi nel pari periodo 2019).
“Lo S&P500 ha registrato il miglior mese di agosto dal 1986, salendo del 7,2% nel mese e del 9,7% da inizio anno. Borse statunitensi escluse, i 24 mercati sviluppati hanno tutti fatto segnare un rialzo medio del 5,5%. […] Ad agosto i mercati emergenti sono saliti del 2,7%, appesantiti dalla debolezza del dollaro e dalla risposta al virus”, ha commentato Deborah Fuhr, fondatrice di ETFGI.
I prodotti legati al reddito fisso hanno registrato afflussi per 20 miliardi (160,6 miliardi nel 2020) mentre nel caso degli strumenti a gestione attiva il dato si è attestato a 7,8 miliardi (43,2 miliardi).
Per quanto riguarda il fixed income, un assist decisivo è arrivato nientedimeno che dalla statunitense Federal Reserve che quest’anno ha annunciato l’utilizzo di questo tipo di ETF per favorire la stabilizzazione del mercato obbligazionario.
Un’altra ragione del forte successo degli strumenti passivi è legata al fatto che gli operatori non ritengono più conveniente affidare i loro risparmi alla più costosa gestione attiva, dimostratasi in molti casi incapace di proteggere gli investimenti da forti perdite (dal 2009, l’industria degli ETF ha registrato afflussi netti per 4,3 mila miliardi di dollari).
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