Euro dollaro in rally dopo la prossima riunione Bce? Cosa aspettarsi sulla valuta comunitaria e sulla coppia EUR/USD in seguito all’atteso rialzo dei tassi della Banca centrale europea.
Euro dollaro sotto i riflettori in vista della riunione Bce del 4 maggio: cosa aspettarsi sulla coppia con il probabile aumento dei tassi della Banca centrale europea?
C’è un generale clima rialzista nei confronti della moneta unica, con la spinta proveniente da una parte da una certa persistenza nella debolezza del dollaro, dall’altra dalla convinzione che i falchi Bce stiano prendendo il sopravvento nell’Eurotower.
La certezza sull’incontro del 4 maggio a Francoforte è che un altro rialzo del costo del denaro ci sarà, o di 25 o di 50 punti base, con il rischio, in questa ultima ipotesi, di portare il tasso di interesse al 4%. L’euro generalmente si apprezza con una politica monetaria più aggressiva.
Oggi, 28 aprile, la coppia EUR/USD viaggia su 1,0997, in lieve calo dopo che i dati dalla Germania e dall’Eurozona hanno mostrato una perdita di slancio nella crescita nel primo trimestre.
La spinta decisiva verso un rally potrebbe però arrivare in seguito alla prossima riunione Bce: le previsioni sull’euro dollaro.
EUR/USD in rialzo con la riunione Bce? Cosa aspettarsi
L’euro sembra essere richiesto dagli investitori in questo periodo e la sua forza dovrebbe rimanere tale in caso di un aumento dei tassi di interesse della Banca centrale europea il 4 maggio.
I mercati prevedono che la Bce proseguirà con 25 o 50 punti base di rialzo del costo del denaro la prossima settimana, con la prospettiva di ulteriori incrementi in arrivo.
Ciò significa che il mercato si aspetta più aumenti dalla Bce che dalla Federal Reserve e dalla Bank of England, un’aspettativa che spiega perfettamente il motivo per cui la moneta unica dell’Eurozona ha goduto di una serie di guadagni contro il dollaro e la sterlina negli ultimi tempi.
“Il fatto che CHF ed EUR siano in testa al gruppo delle valute testimonia che i timori relativi all’aggressività delle banche centrali sono i veri motori all’interno delle valute del G10”, ha affermato Shahab Jalinoos, responsabile della ricerca e della strategia FX presso Credit Suisse.
La valuta condivisa è sostenuta dalle aspettative di ulteriori aumenti dei tassi di interesse da parte della Banca centrale europea nei prossimi mesi, dati per certi. Philip Lane della Bce ha dichiarato in una recente intervista che lasciare i tassi di interesse al livello attuale sarebbe inappropriato nonostante il calo dell’inflazione.
I tassi di interesse più elevati, è bene ricordare, sono positivi per le valute poiché aumentano la domanda da parte degli investitori globali che cercano un posto dove tenere i loro soldi; il differenziale di tasso tra Stati Uniti ed Eurozona è, quindi, una determinante chiave del cambio.
In questa cornice, MUFG Research mantiene una posizione lunga su EUR/USD da 1,10950, mirando a una mossa verso 1,1350, con uno stop a 1,0750.
“Alla luce dei recenti sviluppi, siamo più fiduciosi che la Fed interrompa il suo ciclo di rialzi prima della Bce. La riduzione dei differenziali di rendimento tra la zona euro e gli Stati Uniti ha aiutato l’euro a rafforzarsi rispetto al dollaro USA quest’anno”, si legge in una nota degli strateghi di MUFG.
Stesso tono da Antje Praefcke, analista FX di Commerzbank: “Sembra che l’euro sia la valuta preferita dal mercato. La Bce sembra semplicemente percepita come più restrittiva al momento grazie ai numerosi commenti dei falchi nel consiglio di amministrazione”.
Dalla riunione Bce potrebbero arrivare anche altri stimoli per l’euro, soprattutto durante la conferenza stampa di Lagarde. Se ci saranno accenni alla recessione o a un ipotetico periodo di pausa per il rialzo tassi, la moneta unica potrebbe risentirne in negativo.
A tal proposito, Praefcke ha sottolineato che non dovremmo dimenticare che il ciclo di rialzi dei tassi dell’Eurozona a un certo punto giungerà al termine. “Le colombe nel consiglio alla fine attireranno di nuovo più attenzione, una volta che i dati nell’Eurozona cominceranno a peggiorare”.
Ciò significa che a un certo punto il differenziale di tasso potrebbe svilupparsi nuovamente a svantaggio dell’euro. È a quel punto che la sterlina, il dollaro e altre valute con tassi di interesse terminali più elevati della banca centrale possono potenzialmente riguadagnare terreno rispetto all’euro.
C’è molta attesa, quindi, per la riunione Bce del 4 maggio anche per capire l’impatto reale sull’euro dollaro: rally o movimenti deboli?
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