L’Europa deve rispondere ai dazi di Trump? Partecipa al sondaggio

Alessandro Cipolla

25 Marzo 2025 - 12:45

Rispondi al sondaggio di Money.it: l’Europa deve rispondere ai dazi decisi da Donald Trump che entreranno in vigore a partire dal prossimo 2 aprile?

L’Europa deve rispondere ai dazi di Trump? Partecipa al sondaggio

L’Europa deve rispondere ai dazi di Trump? Questo è il sondaggio che Money.it vuole proporre ai suoi lettori ora che si sta avvicinando sempre più la data del 2 aprile, giorno in cui - salvo ripensamenti dell’ultimo momento - entreranno in vigore le misure protezioniste nei confronti dei Paesi dell’Unione europea - Italia compresa - volute dal presidente degli Stati Uniti.

L’Europa deve rispondere ai dazi di Trump?

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Donald Trump l’aveva promesso in campagna elettorale, passando subito dalle parole ai fatti una volta ritornato alla Casa Bianca: ​a partire dal 2 aprile gli Stati Uniti implementeranno nuovi dazi su una vasta gamma di prodotti importati dall’Unione europea.

A breve così scatteranno dazi del 25% su una serie di merci come alluminio, acciaio - e derivati -, formaggio, vino, liquori, olio d’oliva e altri prodotti alimentari europei. Escluso al momento il settore delle automobile e dei componenti.

Per Trump il 2 aprile sarà il “giorno della liberazione per gli Stati Uniti”, visto che l’obiettivo degli Usa sarebbe quello così facendo di riequilibrare la bilancia commerciale con il Vecchio Continente.

Ma quale sarà la risposta dell’Europa di fronte a questi dazi? Lo scorso 12 marzo Ursula von der Leyen ha annunciato “ contromisure forti e proporzionate ” e soprattutto “immediate”.

Lo scopo di questo sondaggio, che ricordiamo non ha un valore scientifico ma soltanto indicativo non essendo realizzato a campione, è quello di capire se per i lettori l’Europa dovrebbe rispondere ai dazi di Trump.

Dazi, un sondaggio su cosa dovrebbe fare l’Europa

L’Unione europea ha annunciato che risponderà alla mossa di Washington con dazi ritorsivi su una serie di prodotti statunitensi, dal whisky ai jeans fino a tutta una serie di prodotti agricoli.

Per Giorgia Meloni però rispondere ai dazi di Donald Trump “non credo che sarebbe un buon affare”, parlando di “rappresaglie che diventano un circolo vizioso nel quale tutti perdono”.

Nonostante l’Italia rischierebbe di essere duramente colpita dai dazi americani, per la premier l’Europa non dovrebbe rispondere come invece fatto intuire da Ursula von der Leyen. C’è da dire però che Giorgia Meloni anche su altri temi ha cercato sempre di non andare contro la Casa Bianca.

Le ultime indiscrezioni comunque vorrebbero che questi dazi potrebbero essere più lievi - circa del 15% - e maggiormente mirati tanto che per alcuni Paesi potrebbero essere inferiori, ma per avere certezze occorrerà aspettare la fatidica data del 2 aprile.

Per il governo a stelle e strisce l’Europa potrebbe “ evitare le tariffe costruendo in America ”, ma questo suona come una sorta di ricatto che Bruxelles difficilmente potrebbe accettare anche per le ricadute economiche e occupazionali che comporterebbe.

Cosa dovrebbe fare allora l’Europa, reagire oppure incassare il colpo e basta? Non resta che partecipare al sondaggio per esprimere la tua opinione.

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# Dazi

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