Eurozona: PIL crolla, inflazione rivede le attese. Cosa sta succedendo?
Il PIL dell’Eurozona è affondato nel 2° trimestre del 2020.
I dati ufficiali, arrivati a circa un’ora da quelli dell’Istat riguardanti l’Italia, non hanno lasciato spazio a dubbi di sorta.
Il blocco della moneta unica è stato messo con le spalle al muro dal coronavirus, che ha avuto un impatto dirompente sul PIL e ha imposto al contempo un attento monitoraggio dell’inflazione.
PIL Eurozona: i dati (preliminari) del 2° trimestre 2020
La rilevazione preliminare sul PIL della zona euro ha alzato il velo su una flessione sequenziale del 12,1%, che mal si è confrontata non soltanto con l’ultimo -3,6% ma anche con attese a -11,2%.
Su base annua, dunque a confronto con il pari periodo 2019, le cose non sono andate tanto meglio e l’economia del blocco si è contratta di ben 15 punti percentuali. Gli analisti in questo caso avevano previsto un tonfo del 13,9% da confrontare con l’ultimo -3,1%.
Non solo PIL: occhi sull’inflazione preliminare
Anche l’inflazione dell’Eurozona è finita sotto i riflettori nella giornata di oggi, venerdì 31 luglio 2020.
L’indice dei prezzi al consumo di luglio ha messo a segno una variazione annua del +0,4% che si è confrontata con le attese del mercato a +0,2% e con l’ultimo +0,3%.
L’indice dei principali prezzi invece ha registrato un +1,2%.
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