Se i passeggeri fanno questa cosa è meglio farli scendere o pretendere il rispetto del Codice della strada, altrimenti rischi di essere responsabile per loro.
Una recente sentenza della Corte di Cassazione (nello specifico la n. sentenza n. 46566/2024) sta destando scalpore e soprattutto paura tra gli automobilisti italiani. La notizia riguarda la responsabilità del conducente per il mancato utilizzo della cintura di sicurezza da parte dei passeggeri. Secondo qualcuno, chi si trova al volante può essere multato e perdere punti della patente per colpa dei passeggeri. Altri, prospettano conseguenze gravi come l’accusa di omicidio colposo senza un apparente motivo logico.
Nella sentenza citata viene effettivamente riconosciuto il reato di omicidio colposo commesso dal conducente per la morte del passeggero coinvolto in un incidente stradale senza cintura. La questione è però molto più complessa di così. Sensibilizzare al corretto uso dei dispositivi di sicurezza è doveroso, meglio “far scendere i passeggeri” hanno concluso gli stessi giudici, ma non bisogna nemmeno generare l’immotivato timore di far salire altre persone in auto. Vediamo quindi nel dettaglio cosa rischia il conducente se il passeggero è senza cintura.
Passeggero senza cintura di sicurezza: le multe
Il passeggero senza cintura di sicurezza è soggetto alla medesima sanzione che ricade sul conducente, rischiando così una multa da 83 a 323 euro. La multa è invece compresa tra 41 e 167 euro quando la cintura è indossata ma in maniera scorretta e non idonea. Il guidatore senza cintura subisce inoltre, in entrambi i casi, la decurtazione di 5 punti dalla patente di guida. Il passeggero senza cintura non è soggetto alla sanzione accessoria, nemmeno quando in possesso di patente di guida, perché altrimenti i passeggeri patentati sarebbero penalizzati rispetto agli altri. Per la stessa violazione non vengono quindi previste sanzioni diverse, garantendo una punibilità equa. Parimenti, le colpe del passeggero non ricadono sul guidatore, e ognuno è responsabile delle proprie azioni.
La diffusa convinzione secondo cui il conducente risponderebbe dell’infrazione del passeggero, tuttavia, non è del tutto infondata. Quando il passeggero è minorenne, infatti, è proprio il guidatore a rispondere della sanzione. In questo caso oltre alla multa, secondo gli importi citati, viene applicata anche la sanzione della decurtazione di 5 punti dalla patente. La stessa disciplina si applica quando i bambini viaggiano senza seggiolini auto o altri sistemi di ritenuta obbligatori. Le regole sono le medesime per i neopatentati, indipendentemente dal ruolo in cui si trovano, ma nel caso in cui subiscano la decurtazione sarà raddoppiata a 10 punti, come previsto dalla legge.
Incidente stradale con passeggero senza cintura
La situazione si complica quando il passeggero senza cintura di sicurezza resta coinvolto in un incidente stradale. Per il conducente possono infatti aprirsi strade diametralmente opposte fra loro, dalla riduzione del risarcimento dovuto nei confronti del passeggero all’imputabilità penale. Cerchiamo di fare chiarezza, soprattutto alla luce dei recenti allarmismi sul tema. Quando le lesioni (o nella peggiore delle ipotesi il decesso) del passeggero sono direttamente attribuibili alla colpa del guidatore quest’ultimo può essere accusato di un reato. Chi ha causato l’incidente e determinato così un danno ai passeggeri per negligenza, imprudenza o mancato rispetto delle norme di circolazione e sicurezza stradale ne risponde in sede penale, con l’accusa di reati come lesioni e omicidio colposo, a seconda delle conseguenze effettive.
In questo caso, bisogna proprio trovare il nesso causale tra i danni riportati dal passeggero e l’azione del conducente, considerando se e come avrebbe potuto evitare tale epilogo. Da questo punto di vista, il guidatore diventa in qualche modo responsabile anche del comportamento del passeggero, in quanto deve pretendere il rispetto delle norme di sicurezza. In questo senso, la Corte di Cassazione ha effettivamente confermato in più occasioni che il conducente è responsabile per il passeggero senza cintura.
Secondo gli Ermellini bisognerebbe infatti rifiutarsi di avviare la marcia in queste condizioni di pericolo, pretendendo il corretto utilizzo delle cinture di sicurezza o altrimenti facendo scendere il passeggero. In caso contrario, proprio il guidatore risponde penalmente delle lesioni riportate dal passeggero dovute al mancato utilizzo della cintura di sicurezza.
È evidente che la responsabilità del guidatore è ben circoscritta ai casi in cui l’uso della cintura avrebbe limitato o evitato le conseguenze dell’incidente, ammesso che il conducente avesse modo di imporre un’azione diversa. La stessa Cassazione riconosce infatti che il guidatore deve stare attento alla strada e non certo a ogni movimento dei passeggeri, per esempio se imprevedibilmente si slacciano la cintura.
Per quanto riguarda il risarcimento, di norma coperto dalla polizza assicurativa salvo colpe del conducente, è sempre quest’ultimo a doverlo corrispondere al passeggero. Se quest’ultimo si trovava senza cintura di sicurezza, però, può essere considerato corresponsabile del danno e così subire una riduzione o la negazione del risarcimento.
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