In caso di errore nelle fatture depositate nel sistema di interscambio ci sono modi validi per rettificare i documenti fiscali senza incorrere in sanzioni.
Per le fatture depositate nel sistema di interscambio, in caso di errori esistono validi modi di correzione che permettono di evitare sanzioni e rettificare i dati sbagliati inseriti. Questo perché non è inusuale sbagliare o fare confusione durante la compilazione diu una fattura, sbagliando codici prodotto, dati del cliente, o, addirittura la partita Iva del destinatario.
Se ci si accorge dell’errore prima dell’invio della fattura al Sdi, il problema è di poco conto, ma se si è inserito il documento fiscale nel sistema di interscambio dell’Agenzia delle Entrato si potrebbe pensare che l’errore sia irrecuperabile, ma non è così. Vediamo, quindi, cosa fare e quali procedure seguire in caso di fatture depositate con errori di compilazione, perché va ricordato che quasi sempre è possibile evitare sanzioni correggendo il documento anche se già depositato.
Fattura con errori non trasmessa al sistema di interscambio
Il caso più semplice è quello di una fattura compilata con errori ma ancora non trasmessa allo Sdi. Il documento, infatti, può essere modificato in ogni sua parte e possono essere cambiati i dati essenziali dello stesso compreso il numero progressivo, la data e la partita Iva oltre che i dati del cliente, l’importo, l’Iban e tutti gli altri dati.
Si tratta dell’errore più banale e più facilmente recuperabile visto che, non essendo stata inviata la fattura è ancora possibile intervenire correggendo qualsiasi dato.
Fattura trasmessa al sistema di interscambio
Se la fattura elettronica è stata già trasmessa al sistema di interscambio, pur essendo possibile correggere l’errore, la cosa diventa più complicata. Il documento è stato già acquisito dall’Agenzia delle Entrate e non è modificabile.
L’unico caso in cui la fattura può essere rifatta ex novo è nel caso che venga scartata, in sede di trasmissione, dal sistema stesso per qualche incongruenza nei dati. Può capitare se si inserisce un numero di partita Iva non valido o se si inserisce un numero di fattura già utilizzato (fattura duplicata).
Se, invece, l’errore riguarda altri dati inseriti il sistema accetta la fattura e la acquisisce e bisogna procedere diversamente per correggere gli errori.
Errata esposizione dell’Iva
Se l’errore commesso nella compilazione del documento fiscale è l’esposizione dell’Iva sbagliata con aliquota diversa da quella che si doveva utilizzare, ma tutti gli altri dati della fattura sono esatti, per correggere l’errore la procedura per la correzione visto che l’errore va a incidere anche sull’importo del tributo che si dovrà versare.
Per rimediare in questo caso basterà emettere una nota di variazione in aumento o in diminuzione, se si è usata un aliquota più bassa o più alta di quella che si doveva utilizzare. In questo modo o si integra l’Iva applicata (con la variazione in aumento) o si storna l’importo calcolato in eccesso (con la variazione in diminuzione). Nelle note di variazione devono essere inserite le stesse informazioni identificative della fattura sbagliata.
Nota di variazione della fattura
Modificare una fattura già ricevuta dal sistema di interscambio, quando l’errore riguarda l’Iva o l’importo del documento, può avvenire solo con l’emissione di una nota di variazione che registri un’operazione opposta a quella della fattura. Nei confronti del clienti si potrà emettere una nota di credito o debito, a seconda dei casi. Anche la nota di variazione dovrà, a sua volta, essere inserita nello Sdi per essere consegnata telematicamente. Nella causale si dovrà precisare la motivazione che ha portato allo storno che si è operato.
La nota di variazione non sempre è necessaria
Se l’errore commesso non riguarda dati importati ai fini fiscali non sarà necessario emettere una nota di variazione. Si tratta di errori che si commettono nei campi dell’Iban, delle informazioni dell’ordine o della consegna, dell’indirizzo Pec o del codice destinatario.
La rettifica o lo storno si comunicano al cliente
In ogni caso quando si corregge una fattura errata già acquisita dal sistema di interscambio lo storno o la rettifica si devono comunicare sempre al cliente. La comunicazione deve essere tempestiva tramite Pec, telefono, raccomandata o qualsiasi altro mezzo si abbia a disposizione per metterlo al corrente dell’errore commesso e della correzione apportata. Si dovrà comunicare, inoltre, che il nuovo documento corretto è a disposizione nell’area dedicata del portale dell’Ade.
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