Federal Reserve: c’è attesa per la riunione del 31 luglio che potrebbe dare il via a un taglio dei tassi di interesse. Secondo Vontobel Asset Managament il taglio non supererà la soglia dei 25 punti base
Dopo la conferenza stampa di ieri del Presidente della BCE Mario Draghi che da una parte ha confermato il costo del denaro e dall’altra ha aperto alla possibilità di un nuovo QE, l’attenzione degli investitori si è già spostata sulla riunione del 31 luglio della Federal Reserve.
Infatti, secondo gli analisti al termine di essi il Presidente della banca centrale degli Usa Jerome Powell annuncerà un taglio dei tassi di interesse di almeno 25 punti base.
Tuttavia, visto che la comunicazione della Fed in vista della riunione non è stata coerente sull’entità della riduzione dei tassi, nelle ultime settimane si è aperta anche la possibilità di un taglio di 50 punti base.
Riunione Fed: difficile un taglio di 50 pb
Nonostante i rumors, Frank Häusler, Chief Strategist di Vontobel Asset Management non ha dubbi: i dati economici statunitensi in questa fase non giustificano una riduzione di 50 punti base.
Secondo il manager della banca svizzera è infatti più probabile che la Fed riserverà un ulteriore spazio di manovra nelle riunioni successive, invece di tagliare i tassi di 50 pb in una sola volta. Inoltre, anche se il mercato del lavoro statunitense è solido, la dinamica dell’inflazione è troppo lontana dalle aspettative del Federal Open Market Committee.
Tra i fattori che porteranno alla Fed a optare per un taglio precauzionale dei tassi Frank Häusler inserisce la guerra commerciale e tecnologica in atto tra USA e Cina.
Inoltre, secondo Vontobel la Fed non supererà la soglia dei 25 punti base per un obiettivo ben preciso: garantire la stabilizzazione dell’attività sottostante e dei numeri di inflazione, pur rimanendo aperta a un ulteriore allentamento in futuro se le aspettative di inflazione e la crescita non dovessero rimbalzare.
Infine, come riferisce lo Chief Strategist di Vontobel, molto probabilmente a FOMC segnali una possibile fine anticipata del suo programma di riduzione del bilancio che inizialmente previsto per ottobre.
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