Feste di Natale, cosa succederà: la guida per viaggi, cenoni, mercatini e shopping

Stefano Rizzuti

20/11/2021

Cosa succederà a Natale e Capodanno? Quali saranno le restrizioni causate dal Covid? Vediamo, con una sorta di guida, cosa c’è da sapere tra pranzi, cenoni, viaggi, sci, mercatini e shopping.

Feste di Natale, cosa succederà: la guida per viaggi, cenoni, mercatini e shopping

L’aumento dei contagi in Italia e in Europa non può che portare a una domanda in vista del Natale: cosa sarà e cosa non sarà consentito durante le prossime festività di dicembre? Il Natale e il Capodanno si prevedono tutt’altro che semplici in gran parte dell’Ue e l’Italia spera di non dover ricorrere a nuove restrizioni che potrebbero dare una terribile mazzata ai consumi proprio nel periodo in cui più si spende.

Gli italiani iniziano a chiedersi cosa si potrà fare durante le prossime festività, considerando le possibilità di viaggiare (probabile l’arrivo di nuove raccomandazioni dall’Ue), il rischio di limitazioni agli spostamenti e le regole per lo shopping e i pranzi e i cenoni. Proviamo quindi a fare una mini-guida delle misure ora in campo in vista del Natale, considerando che un ulteriore intervento del governo non è da escludere e potrebbe arrivare anche più a ridosso delle feste.

Ricordiamo che tutte le misure vigenti in Italia variano in base alla diversa colorazione della Regione: al momento tutti i territori sono in zona bianca, ma il passaggio in giallo sembra vicino per almeno un paio di loro, con conseguente ritorno della mascherina all’aperto e restrizioni alle capienze di cinema, teatri e stadi, oltre che la chiusura delle discoteche.

Con la zona gialla non dovrebbero essere compromesse le attività dei ristoranti: non ci sarebbero limiti ai tavoli, sempre che non vengano modificate le regole per le feste. Inoltre bisogna considerare anche il rischio di passaggio in zona arancione o rossa di qualche Regione. Vediamo quindi un vademecum in vista del Natale, considerando tutte le regole ora vigenti.

Le feste e i cenoni di Natale e Capodanno

La questione che interessa più da vicino tutti gli italiani è quella delle feste e dei cenoni e dei pranzi di Natale e Capodanno. Per il momento non si prevedono limitazioni nelle case per le feste né in zona bianca né in zona gialla.

I medici e gli esperti consigliano però di indossare le mascherine al chiuso in queste occasioni, soprattutto se sono presenti persone anziane o fragili. I ristoranti, invece, sono aperti in zona bianca e gialla: all’aperto senza green pass e al chiuso con obbligo di esibire la certificazione verde.

In zona arancione scatta il divieto di servizio al tavolo nei bar e in zona rossa la ristorazione viene consentita solamente con asporto o consegna a domicilio e non oltre le 22. L’altra preoccupazione è per le feste in piazza: potrebbero essere vietate dai comuni, soprattutto in vista del Capodanno. Ma è ancora presto per stabilire eventuali divieti a livello nazionale.

Le regole su viaggi e spostamenti

Finché si rimane in zona bianca non c’è alcuna limitazione agli spostamenti anche verso altre Regioni. Serve però il green pass per salire su aerei e treni a lunga percorrenza. Stesso discorso in zona gialla. Il problema si presenta per le Regioni in arancione: in quel caso gli spostamenti vengono consentiti solamente nel proprio comune o verso una seconda cosa. In zona rossa scatta il lockdown, ipotesi che al momento sembra comunque lontana per tutte le Regioni.

Per chi torna o viene in Italia dall’estero serve il green pass nel caso in cui si provenga da un Paese Ue. Dagli altri Paesi è necessario effettuare anche un tampone molecolare o antigenico con esito negativo. In Sicilia si prevede il test nei porti e negli aeroporti per chi arriva dalla Germania o dal Regno Unito.

Infine per chi vuole andare all’estero si prevedono corridoi turistici, definiti Covid free, che prevedono attività di screening alla partenza e al rientro per andare in luoghi come Aruba, Maldive, Seychelles, Sharm el Sheikh.

Lo sci e le vacanze in montagna

La stagione invernale e dello sci è invece ritenuta a rischio a causa dell’aumento dei contagi che riguarda soprattutto il Nord, come dimostra il caso dell’Alto Adige. In caso di zona gialla gli impianti resterebbero comunque aperti, ma il rischio è quello di un passaggio in zona arancione: in quel caso gli impianti di risalita verrebbero chiusi, anche se le Regioni hanno già chiesto di cambiare le regole.

Per il momento resta l’obbligo di green pass per accedere alle funivie ma non per sciare negli impianti. Obbligo anche di mascherine nelle funivie. Il limite della capienza è fissato all’80% per le cabinovie e al 100% per le seggiovie.

I mercatini di Natale e lo shopping

Poche differenze per lo shopping in caso di passaggio dal bianco al giallo, diverso il discorso con un eventuale passaggio in zona arancione: in quel caso i negozi resterebbero aperti ma i centri commerciali verrebbero chiusi nel weekend. In zona rossa, invece, sarebbe tutto chiuso tranne i negozi che vendono beni alimentari e di prima necessità.

Restrizioni verranno previste anche per i mercatini di Natale, con diverse ordinanze locali che hanno già introdotto alcune restrizioni. In alcune zone si prevede l’obbligo di mascherina anche all’aperto, altrove si entra solo con il green pass e dei braccialetti ogni giorno diversi. Infine c’è chi punta sulla riduzione della capienza o sulla chiusura dei chioschi che vendono cibo e bevande.

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