Fideiussione: cos’è, a cosa serve, le tipologie

Violetta Silvestri

4 Novembre 2024 - 10:56

Cos’è la fideiussione e come funziona? Tutti i dettagli su questo contratto e le diverse tipologie, per scoprire a cosa serve e quanto costa.

Fideiussione: cos’è, a cosa serve, le tipologie

La fideiussione è una tipologia di contratto disciplinata dal codice civile con specifiche funzioni di garanzia. Ma cos’è esattamente e come funziona?

Scoprire i dettagli della fideiussione e le diverse tipologie esistenti è fondamentale per singoli cittadini, spesso alle prese con la richiesta di un mutuo, o per piccole e medie imprese che necessitano di un prestito e che hanno bisogno di coperture e garanzie.

In breve, la fideiussione è il contratto mediante il quale una persona (fideiussore) garantisce, con il proprio patrimonio l’adempimento di un’obbligazione contratta da altra persona.

Ne esistono, però, differenti tipologie in base alle esigenze che il contraente ha. Vediamo nel dettaglio di seguito tutte le caratteristiche della fideiussione, come funziona, a cosa serve e quanto costa stipularla.

Fideiussione: cos’è? La definizione

Per fideiussione si intende un negozio giuridico, ovvero un contratto di garanzia con il quale il fideiussore si impegna con tutto il suo patrimonio nei confronti del creditore (banca o assicurazione) e per conto di un terzo soggetto, che è il debitore.

A chiarire il significato di fideiussione è il codice civile, art.1936:

“È fideiussore colui che, obbligandosi personalmente verso il creditore, garantisce (promessa unilaterale) l’adempimento di un’obbligazione altrui. La fideiussione è efficace anche se il debitore non ne ha conoscenza”.

Si noti bene che esiste una differenza enorme con il pegno e ipoteca, dal momento che la garanzia offerta con la fideiussione non è costituita su un bene specifico, ma dall’intero patrimonio di una persona, il fideiussore.

In sostanza, sono tre i protagonisti di questo specifico contatto:

  • il debitore: colui che non ha sufficienti garanzie per assicurare il prestito richiesto e necessita di un soggetto che garantisca per lui; è un soggetto passivo nella fideiussione;
  • il garante (fideiussore): colui che offre la garanzia sul debitore con il suo patrimonio;
  • il beneficiario (creditore): soggetto fisico o giuridico che accetta e riceve la fideiussione e quindi stipula il contratto con il fideiussore

Ne consegue che con fideiussione si intende un contratto bilaterale tra il fideiussore e il creditore. Il debitore rimane estraneo al negozio giuridico, non ne ha parte attiva.

Inoltre, è fondamentale sottolineare che il fideiussore si fa garante con il proprio patrimonio e non con un solo bene.

Le tipologie di fideiussione

La fideiussione si differenzia innanzitutto in base a chi funge da fideiussore (da garante sul debito di terzi nei confronti di un creditore).

Con la fideiussione assicurativa è l’assicuratore che si impegna e garantisce in caso di inadempienza del debitore verso il suo creditore.

Nella fideiussione bancaria, invece, è la banca a garantire nella situazione in cui il debitore principale non riuscisse a onorare i suoi impegni nei confronti del creditore stesso.

Vediamo adesso le diverse tipologie di fideiussione che possono essere contratte:

  • fideiussione solidale: la garanzia del fideiussore è sull’intero debito;
  • fideiussione con beneficio d’esecuzione: banca e beneficiario sono legati solo per l’importo residuo. Con questa particolare formula inoltre il debitore si deve rivolgere al beneficiario prima che alla banca in caso di mancato pagamento;
  • fideiussione omnibus: previo accordo su un tetto massimo, l’impegno del fideiussore è di saldare tutti i debiti presenti e futuri del debitore;
  • pro-quota: il debito è garantito da più fideiussori e se uno di loro non risponde all’impegno preso, gli altri dovranno dividersi la garanzia anche della sua parte;
  • fideiussione per rimborso IVA: si tratta della garanzia che un contribuente è chiamato a offrire all’Amministrazione Finanziaria quando esiste un credito IVA, cioè una somma di IVA da recuperare;
  • fideiussione come garanzia d’affitto: richiesta dai proprietari di immobili come garanzia per il pagamento del canone di affitto;
  • fideiussione per gli stranieri: per cittadini extracomunitari che richiedono di soggiornare nel nostro Paese per non oltre i 90 giorni

Come funziona la fideiussione?

La fideiussione è quindi un contratto che viene stipulato a garanzia personale.

Con questo contratto il fideiussore si obbliga personalmente verso il creditore di un terzo soggetto. Il creditore in questo modo si tutela ulteriormente nei confronti del proprio debitore.

L’effetto prodotto in generale dalla fideiussione è la responsabilità solidale di debitore e fideiussore nei confronti del creditore. Questo significa che il creditore può a suo piacimento pretendere il pagamento del debito dall’uno o dall’altro, senza necessità di rivolgersi prima al debitore principale (se non è previsto espressamente nel contratto).

Non necessariamente la fideiussione deve essere prestata a garanzia dell’intero debito potendo essere prestata anche soltanto per una parte del debito.

Il creditore decade dal suo diritto verso il fideiussore se, in caso di scadenza del debito principale, non agisce in giudizio contro il debitore o il fideiussore stesso, entro sei mesi dalla suddetta scadenza.

Se il creditore si rivolge al debitore principale e questi paga, si estingue l’obbligazione principale e conseguentemente la fideiussione.

Fondamentale per capire come funziona la fideiussione è che l’obbligazione del fideiussore è accessoria rispetto a quella del debitore principale ed è valida solo qualora sia valida l’obbligazione garantita, a meno che sia stata prestata per garantire l’obbligazione di un soggetto incapace.

Se il debito altrui manca, ad esempio perché il contratto da cui derivava è dichiarato nullo, viene meno anche la fideiussione. Inoltre la fideiussione non può eccedere ciò che è dovuto dal debitore principale.

A cosa serve la fideiussione e quando si usa?

La fideiussione, quindi, serve per coprire un debito o una richiesta di finanziamento dalle necessarie garanzie.

Solitamente questo negozio giuridico rafforza la posizione del debitore nei confronti del creditore, perché aumenta il suo potere contrattuale con chi deve concedere il prestito e offre la garanzia necessaria in caso di insufficiente disposizione economica per ripagare quanto dovuto.

Ci sono diverse situazione nelle quali ormai la fideiussione è richiesta, soprattutto per gli imprenditori:

  • gare d’appalto;
  • operazioni doganali a garanzia dei pagamenti delle imposte;
  • contratti commerciali per la fornitura di beni e servizi;
  • locazioni commerciali per la garanzia sul canone di affitto;
  • finanziamenti;
  • garanzia per dipendenti e collaboratori, quali l’assicurazione per risarcimento danni che derivano da responsabilità contrattuali o extracontrattuali

Quanto costa la fideiussione

La fideiussione ha un costo sia nella sua versione bancaria che in quella assicurativa che deve essere pagato dal debitore.

Prima di tutto il debitore dovrà mettere una certa somma come garanzia e inoltre dovrà pagare commissioni e costi della polizza.

Solitamente per una polizza di fideiussione si ha una commissione dell’1%, a cui si devono poi aggiungere i tassi di interesse che sono variabili.

I tassi di interesse di una polizza di fideiussione possono infatti oscillare tra lo 0,75% al mese fino ad arrivare ad un 3%.

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