Fisco più semplice, abolizione dell’Irap, dello split payment e del reverse charge sono solo alcune delle richieste avanzate dalle associazioni di categoria dei lavoratori autonomi durante l’audizione in Commissione Finanze del 15 febbraio relativa alla riforma fiscale.
Fisco più semplice, ma non solo: anche riduzione dell’Irpef e abolizione dell’Irap. Queste sono alcune delle richieste arrivate dalle associazioni di categoria dei lavoratori autonomi, quindi Confcommercio, CNA, Confartigianato e Confesercenti.
Non solo la richiesta corale di un taglio delle tasse, ma anche che tutto ciò senza comprimere i consumi o con l’aggiunta di patrimoniali.
Le richieste sono state fatte durante le audizioni condotte dalle Commissioni Finanze di Camera e Senato nell’indagine conoscitiva sulla riforma Irpef tenutasi il 15 febbraio 2021.
Fisco più semplice e abolizione dell’Irap: le richieste degli autonomi
Da un lato la semplificazione del Fisco, dall’altro l’abolizione dell’Irap: le richieste fatte dalle associazioni di categoria dei lavoratori autonomi puntano tutte nella stessa direzione.
Tra gli altri, la CNA ha sollecitato
“una profonda opera di semplificazione, che significa anzitutto ridurre il numero dei tributi. Al riguardo è necessario abrogare l’IRAP e trasformarla in un’imposta addizionale all’IRES.”
In nome della semplificazione e dell’equità, sempre per la Confederazione Nazionale Artigianato dovrebbe essere abolita anche l’IMU sugli immobili strumentali, come già avvenuto per il settore agricolo.
Confartigianato indica tra gli adempimenti da superare anche lo split paymente il reverse charge, giudicati “ridondanti” dopo l’obbligo di fatturazione elettronica e trasmissione telematica dei corrispettivi.
Fisco più semplice senza contrarre i consumi: le richieste delle associazioni di categoria
Un punto su cui sono tutti d’accordo è la necessità di una semplificazione delle regole e degli adempimenti. Confesercenti su questo aspetto chiede di analizzare il rapporto costo/beneficio di ogni nuova norma fiscale proprio per avere sott’occhio una valutazione panoramica.
Questo tipo di analisi dovrebbe riguardare anche gli strumenti per la lotta all’evasione, un tema cardine della riforma fiscale a cui sta lavorando il nuovo Governo Draghi.
Il taglio delle tasse, seppur necessario, per Lino Enrico Stoppani, vicepresidente di Confcommercio non deve però incrementare le imposte indirette,
“al fine di non comprimere i consumi e senza fare ricorso a imposte patrimoniali fuori contesto che finirebbero per deprimere la ripresa. Occorre, infine, giungere ad una generale semplificazione del sistema fiscale anche attraverso la sistematizzazione di tutto il quadro normativo in un “Codice Tributario Unico”
L’idea promossa da tutte le associazioni di categoria è che venga semplificato tutto il sistema fiscale in modo da favorire il dialogo, anche in forma digitale, tra Fisco e contribuenti.
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