Fondo fiduciario vivente: cos’è, come funziona, quali sono i vantaggi e quanto costa? Tutti i dettagli sulle diverse tipologie di fondi fiduciari.
Sapere cos’è e come funziona un fondo fiduciario vivente può essere molto utile per chi desidera proteggere il proprio patrimonio, pianificare la successione degli affari di famiglia e, in generale, mettere al sicuro beni e finanze in suo possesso.
Attraverso questo istituto, che trova la sua origine nel diritto anglosassone, alcuni beni (immobili, mobili o diritti) di un soggetto (disponente) vengono separati dal suo patrimonio e intestati ad altro soggetto, il trustee, che li gestisce e li amministra nell’interesse di uno o più beneficiari.
Il fondo fiduciario può essere creato per una vasta gamma di scopi, ad esempio per finanziare programmi di beneficenza, fornire supporto per l’istruzione o l’assistenza sanitaria o per gestire le proprietà di una persona deceduta.
Grazie alla sua flessibilità e alla facilità nell’istituzione, il fondo fiduciario vivente è considerata un’opzione valida per la gestione dei beni anche per persone non particolarmente facoltose.
In questa guida esploreremo più in dettaglio cos’è un fondo fiduciario, cosa significa “vivente”, come funziona, vantaggi e svantaggi e i diversi tipi di fondi fiduciari che permettono di raggiungere obiettivi specifici.
Cosa significa fondo fiduciario vivente: una definizione
Un fondo fiduciario è un istituto in cui determinati beni di proprietà di un soggetto disponente vengono raccolti e gestiti da un trustee, ovvero un amministratore fiduciario, in nome e per conto di uno o più beneficiari.
Il trustee investe i fondi in un portafoglio di asset e quindi distribuisce i profitti del fondo in base alle istruzioni del beneficiario o alle linee guida del fondo stesso.
Nello specifico, per fondo fiduciario vivente si intende:
una tipologia di fondo fiduciario istituito quando il disponente è ancora in vita.
L’ordinamento giuridico italiano non disciplina in modo specifico alcuna tipologia di fondo fiduciario e per questo non esiste nemmeno una definizione o regolamentazione ad hoc del fondo fiduciario vivente.
L’istituto è considerato legittimo alla luce di quanto stabilito dalla Convenzione dell’Aja del 1985.
Il fondo fiduciario può essere anche istituito tramite testamento. In questo caso il disponente non è più in vita quando il trust inizia a essere attivo.
Quali sono i tipi di fondo fiduciario
I fondi fiduciari possono essere creati per una vasta gamma di scopi e, di conseguenza, ne esistono diverse tipologie.
Di seguito, una lista dei principali tipi di fondi fiduciari a disposizione.
Fondo fiduciario per beneficenza
I fondi fiduciari per beneficenza sono creati per sostenere cause sociali o organizzazioni non profit.
Il donatore in questo caso può, quindi, specificare l’obiettivo del fondo, ad esempio la ricerca per la salute, il finanziamento di progetti per migliorare l’istruzione, l’attuazione di piani per la riduzione della povertà.
Il trustee investe i fondi del fondo fiduciario e distribuisce i profitti alle organizzazioni selezionate dal donatore.
Fondo fiduciario per istruzione
I fondi fiduciari per istruzione sono creati per sostenere l’istruzione e la formazione.
Il donatore può specificare l’istituzione educativa che il fondo deve sostenere, ad esempio una scuola, una università o un programma di borse di studio. Il trustee investe i fondi del fondo fiduciario e distribuisce i profitti all’istituzione educativa selezionata.
Fondo fiduciario per assistenza sanitaria
Il fondo fiduciario per assistenza sanitaria è creato per sostenere l’assistenza sanitaria a beneficio dei figli minori o di persone portatrici di disabilità.
Il donatore può indicare l’obiettivo specifico del fondo, finalizzato a garantire assistenza, per il presente e per il futuro, ai soggetti selezionati.
Fondo fiduciario per la gestione patrimoniale
I fondi fiduciari per la gestione patrimoniale sono creati per gestire il patrimonio di un individuo o di una famiglia.
Il trustee investe i fondi del fondo fiduciario e distribuisce i profitti ai beneficiari designati dal donatore, ad esempio i membri della famiglia o le organizzazioni di beneficenza selezionate dal donatore.
Fondo fiduciario vivente
Il fondo fiduciario vivente è un tipo di fondo fiduciario che viene creato mentre il donatore è ancora in vita. Questo tipo di fondo fiduciario, noto anche come “fondo fiduciario di donazione benefica”, sta guadagnando popolarità negli ultimi anni, grazie al fatto che permette di fare una donazione di denaro, beni o proprietà in un fondo fiduciario, ma di continuare a beneficiarne durante la propria vita.
Il donatore può designare se stesso o un’altra persona come beneficiario del fondo fiduciario vivente e ricevere una rendita annuale dal fondo fiduciario. In questo modo, il donatore non rinuncia completamente al controllo sui beni.
Dopo la morte del donatore, il fondo fiduciario vivente diventa un fondo fiduciario tradizionale, con i profitti distribuiti a scopi specifici o beneficiari designati. Il fondo fiduciario vivente può essere un’opzione interessante per chi vuole fare una donazione significativa, ma non vuole privarsi completamente dei propri beni o della rendita che possono generare durante la propria vita.
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Come funziona un fondo fiduciario
La costituzione di un fondo fiduciario in Italia richiede un atto scritto per essere valido ed efficace. La legge italiana non regolamenta direttamente il fondo fiduciario, ma lo considera legittimo in seguito alla ratifica della Convenzione de L’Aja del 1985.
Il fondo fiduciario può essere costituito per atto tra vivi o per testamento e di solito viene costituito per atto pubblico davanti al notaio.
Nell’atto istitutivo del fondo fiduciario, il disponente (o settlor) deve specificare:
- la legge nazionale che disciplinerà il trust;
- il trustee (amministratore fiduciario): il soggetto che diviene intestatario dei beni trasferiti dal disponente (può essere una persona fisica o una società);
- i beneficiari, ossia coloro che avranno diritto ai profitti generati dai beni messi in trust o che riceveranno i beni stessi al termine dell’istituto costituito;
- lo scopo del trust;
- le modalità di gestione del trustee;
- il guardiano, soggetto tenuto a verificare e controllare che l’attività del trustee sia effettivamente resa secondo l’interesse dei beneficiari o che sia adeguata al raggiungimento dello scopo individuato dal disponente. Non è una figura necessaria.
L’istituzione del trust non può essere revocabile per evitare che i beni in trust siano aggrediti dai creditori. I trasferimenti dei beni dal fondo ai beneficiari possono avvenire in un secondo momento rispetto alla costituzione del fondo fiduciario. Il fondo fiduciario può durare fino a un massimo di novanta anni, secondo il termine previsto dall’art. 2645 ter del Codice civile.
Come fare un fondo fiduciario vivente
Per creare un fondo fiduciario, anche nella sua forma di “fondo vivente”, il donatore trasferisce i suoi beni o una somma di denaro al trustee con atto scriutto dinanzi a un notaio. Il donatore può anche specificare gli scopi del fondo fiduciario e le linee guida per gli investimenti e la distribuzione dei profitti.
Una volta che il trustee riceve i fondi, i beni immobili o altri diritti dovrà gestirli seguendo le linee guida del fondo fiduciario.
Investimenti del fondo fiduciario
Il trustee deve gestire gli investimenti del fondo fiduciario in modo diligente e prudente, seguendo le linee guida del fondo stesso o le istruzioni del beneficiario.
Nel caso di un fondo fiduciario di investimento, il trustee può investire i fondi in una vasta gamma di asset, come azioni, obbligazioni, fondi comuni di investimento, immobili e altri asset. L’obiettivo degli investimenti del fondo fiduciario è quello di generare un reddito e una crescita del capitale a lungo termine.
Distribuzione dei profitti del fondo fiduciario
Il trustee distribuisce i profitti del fondo fiduciario ai beneficiari in base alle istruzioni del donatore o alle linee guida del fondo stesso.
I profitti possono essere distribuiti annualmente, trimestralmente o in base a una qualsiasi altra frequenza stabilita dal donatore. Il trustee può anche mantenere parte dei profitti come riserva per le spese future del fondo fiduciario o per le emergenze.
Controllo e monitoraggio del fondo fiduciario
Il trustee è responsabile del controllo e del monitoraggio del fondo fiduciario per garantire che gli investimenti siano coerenti con le linee guida del fondo stesso o le istruzioni del beneficiario.
Il trustee deve mantenere accurate registrazioni contabili per il fondo fiduciario e presentare dichiarazioni fiscali annuali. Inoltre, il trustee deve presentare rapporti periodici ai beneficiari del fondo fiduciario per informarli sulla situazione finanziaria del fondo e sui profitti generati.
Se il fondo fiduciario è destinato a beneficenza o altre finalità, il trustee deve anche garantire che gli obiettivi del fondo fiduciario siano rispettati e che i beneficiari siano supportati in modo appropriato.
Scopi e vantaggi dei fondi fiduciari
I fondi fiduciari sono utilizzati per una vasta gamma di scopi, che possono variare dal finanziamento di programmi di beneficenza a fornire supporto per l’istruzione, assistenza sanitaria e altre finalità.
Un vantaggio dei fondi fiduciari è che forniscono una soluzione a lungo termine per la gestione dei fondi, in quanto il trustee gestisce gli investimenti e le distribuzioni dei profitti secondo le istruzioni del beneficiario.
Inoltre, i fondi fiduciari sono spesso utilizzati per la gestione del patrimonio, come nel caso di fondi fiduciari per la gestione delle proprietà di una persona deceduta.
Nel caso di un fondo fiduciario vivente, inoltre, il disponente o donatore ha il vantaggio di non perdere il controllo sui beni e di beneficiarne ancora mentre è in vita. Questo gli consente di non subire una perdita economica vera e propria.
Quanto costa creare un fondo fiduciario vivente?
Per costituire un fondo fiduciario vivente non occorre spendere una cifra particolarmente elevata.
In generale, il costo per creare questo tipo di fondo si aggira sui 1.500-2.000 euro, comprendenti soprattutto le spese per le operazioni procedurali e notarili.
Trattamento fiscale del fondo fiduciario
Il regime fiscale del fondo fiduciario dipende dalle normative fiscali del Paese in cui il trust è costituito e dalle norme fiscali applicabili ai beneficiari e al disponente.
In generale, il fondo fiduciario è un ente fiscale separato dalla persona fisica del disponente e dei beneficiari, e di conseguenza, è soggetto a proprie norme fiscali. Tuttavia, il disponente e i beneficiari possono essere tenuti a pagare imposte su determinati atti e transazioni che coinvolgono il fondo fiduciario.
La circolare n. 34/E del 20 ottobre 2022 dell’Agenzia delle Entrate fornisce chiarimenti sul trattamento fiscale dei fondi fiduciari. La circolare analizza la fiscalità delle varie tipologie di trust, definendole e distinguendole, come il trust di scopo, familiare, di garanzia, liquidatorio e altre tipologie.
Il fondo fiduciario è pignorabile?
Per rispondere a questa domanda occorre innanzitutto fare riferimento alla legge n° 346/89, che ha ratificato la Convenzione de l’Aja del 1985.
Vi si legge che i beni disposti in un trust costituiscono un patrimonio separato da quello del disponente e da quello del trustee. Pertanto, il fondo fiduciario è uno strumento che consente di sottrarre alcuni beni dal patrimonio del disponente e intestarli al trustee, privandoli degli effetti sui creditori del disponente.
La logica richiama, quindi, all’impignorabilità. Tuttavia, se l’intento del fondo è quello di sottrarre i beni ai creditori, questi hanno dei rimedi legali per tutelare i propri diritti di credito.
L’azione revocatoria ordinaria è uno strumento che i creditori del disponente possono utilizzare per rimuovere questa “insequestrabilità” dei beni in trust. In questo caso viene contestata la meritevolezza della causa che ha fondato il trust.
Differenza tra fondo fiduciario e fondo patrimoniale
Il fondo fiduciario e il fondo patrimoniale sono entrambi forme di protezione del patrimonio, dove il patrimonio è separato dal resto del patrimonio del proprietario e destinato a uno scopo specifico. Tuttavia ci sono delle differenze sostanziali da tenere presenti.
Innanzitutto, il fondo fiduciario non è regolamento direttamente dalla legge italiana mentre il fondo patrimoniale è un istituto giuridico disciplinato dagli artt. 167-171 del Codice civile che consente di destinare un patrimonio, ovvero denaro, beni immobili o mobili, al soddisfacimento dei bisogni della famiglia.
Nel fondo fiduciario, il beneficiario è scelto dal proprietario e può essere qualsiasi persona, mentre nel fondo patrimoniale è la famiglia del proprietario ad essere il beneficiario.
Il fondo patrimoniale è riservato solo alle coppie sposate e può durare solo per la durata del matrimonio, ma può durare oltre se ci sono figli minori. Il fondo fiduciario, invece, può essere creato per proteggere qualsiasi tipo di famiglia, anche se non fondata sul matrimonio, e la sua durata è stabilita dal proprietario.
Il fondo patrimoniale offre solo una protezione limitata poiché i creditori possono ancora agire sui beni del fondo se il debito è stato contratto per scopi diversi dalla famiglia, mentre nel fondo fiduciario i creditori non possono agire sui beni del trust perché sono separati dal patrimonio del trustee.
In sintesi, sia il fondo patrimoniale che il fondo fiduciario servono a proteggere il patrimonio, ma quest’ultimo offre una maggiore protezione perché i beni del trust sono completamente separati dal patrimonio del trustee e dei creditori del trustee.
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Questo articolo fa parte delle Guide della sezione Money Academy.