Bonus partite IVA a fondo perduto, nuovi beneficiari in arrivo?

Rosaria Imparato

09/06/2021

I nuovi beneficiari del fondo perduto a conguaglio sono le imprese con fatturato fino a 15 milioni di euro: lo ha dichiarato il ministro MEF Franco, ma è necessario un cambiamento ufficiale dei requisiti per poter fare domanda.

Bonus partite IVA a fondo perduto, nuovi beneficiari in arrivo?

Si potrebbe allargare la platea di partite IVA beneficiarie dei contributi a fondo perduto, in base a quanto dichiarato dal ministro dell’Economia Daniele Franco durante un’audizione presso la Commissione Bilancio della Camera.

l nuovi bonus potrebbero andare alle imprese più grandi, con fatturato dai 10 ai 15 milioni di euro. L’ampliamento delle categorie di beneficiari sarebbe possibile grazie al fatto che non tutte le partite IVA in regime forfettario stimate dal Governo hanno presentato domanda entro il 28 maggio.

Contributi a fondo perduto, nuovi beneficiari con fatturato fino a 15 milioni di euro

La platea di partite IVA beneficiarie dei nuovi contributi a fondo perduto potrebbe comprendere anche le imprese più grandi, quelle con fatturato dai 10 ai 15 milioni di euro annui.

È lo stesso ministro dell’Economia Franco a darne notizia, durante l’audizione presso la Commissione Bilancio alla Camera del 7 giugno. Secondo i dati del MEF, il fondo perduto è stato richiesto solo da 2 milioni di partite IVA, mentre il Governo aveva stanziato fondi per 3 milioni di richieste per un totale di 6 miliardi.

Degli 8 miliardi stanziati, quindi, ne avanzano 2, che possono essere utilizzati per dare un sostegno alle imprese più grandi.

Questi due miliardi di euro “in più” andranno ad aumentare il platfond del fondo perduto a conguaglio.

Fondo perduto a conguaglio: come funziona

Il decreto Sostegni bis fa un’opera di spacchettamento dei contributi a fondo perduto, con l’obiettivo di ampliare la platea di beneficiari degli aiuti e fare in modo che l’erogazione dei ristori non sia legata solo al criterio di calo del fatturato. Proprio su questo concetto si basa la ratio del fondo perduto a conguaglio: vengono presi in considerazione i dati dell’utile, che si trovano nel bilancio d’esercizio.

La domanda, si legge nel testo del decreto Sostegni bis, va inviata entro il 10 settembre: in termini pratici significa che la dichiarazione dei redditi va inviata entro tale scadenza (e quindi molto prima della data ultima “naturale” del 30 novembre).

I requisiti previsti per accedere al fondo perduto a conguaglio sono:

  • fatturato non superiore a 10 milioni di euro nel 2019;
  • avere un peggioramento del risultato economico d’esercizio relativo al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2020, rispetto a quello del periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2019, in misura pari o superiore alla percentuale che sarà definita con decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze.

Il contributo non può andare oltre i 150mila euro, da erogare a scelta tra bonifico e credito d’imposta.

Viste le dichiarazioni del ministro dell’Economia, si attende una modifica dei requisiti per avere accesso al fondo perduto a conguaglio, per il quale si potrà fare domanda quest’estate.

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