Ecco quali caratteristiche deve avere la fototessera per i documenti, quando non è valida e da rifare.
La fototessera è indispensabile per ottenere o rinnovare i documenti di riconoscimento come la carta di identità e il passaporto. Ovviamente, la funzione della fototessera è quella di consentire l’identificazione immediata rispetto al proprietario del documento e ai suoi dati personali, difatti le fototessere possono essere accettate soltanto nel rispetto di alcuni requisiti.
In caso di fototessera non valida, non sarà possibile procedere al rinnovo dei documenti o comunque alla loro richiesta, e si sarà quindi costretti a rifarla. Per evitare questa duplice spesa ed evitare perdite di tempo, considerando anche che le pratiche per i documenti richiedono spesso lunghi periodi d’attesa, è bene conoscere quali sono gli elementi di una fototessera valida e quali, invece, obbligano a rifarla daccapo.
Fototessera valida per i documenti, come deve essere
L’Icao è un ente che si occupa della standardizzazione dei documenti di viaggio, per rendere le normative nazionali il più possibile omogenee e garantire alle autorità e ai cittadini stessi un corretto sistema di sicurezza e riconoscimento. Di conseguenza, per sapere come deve essere una fototessera valida bisogna rifarsi proprio alle norme Icao, secondo le quali le fototessere per la carta di identità e il passaporto devono avere alcuni requisiti specifici, di sotto elencati.
- La fototessera deve essere il più recente possibile, antecedente al massimo di 6 mesi;
- la foto deve essere stampata a colori, ovviamente con quelli reali;
- il soggetto della fototessera deve assumere un’espressione neutra e avere la bocca chiusa;
- la persona fotografata deve guardare la fotocamera;
- gli occhi della persona fotografata devono essere aperti e ben visibili;
- lo sfondo deve essere bianco (o comunque tenue e omogeneo) e con una luce uniforme;
- la fototessera non può presentare riflessi di luce oppure ombre sul viso;
- non sono ammesse foto con gli occhi rossi;
- il volto deve occupare circa il 70/80% della fototessera, dalla fronte al mento e deve essere ben centrato;
- la fototessera deve comprendere soltanto la persona interessata, senza altri soggetti o oggetti;
- la foto deve essere stampata ad alta definizione su carta di alta qualità (preferibilmente opaca), per una grandezza di 35-40 mm.
Le uniche eccezioni previste a queste regole riguardano i bambini, che per ovvi motivi non possono garantire il corretto svolgimento. Per i bambini di età inferiore a 6 mesi, infatti, sono concesse fototessere con gli occhi chiusi. Per i bambini di età inferiore a 6 anni, invece, si richiede comunque la bocca chiusa e lo sguardo rivolto alla fotocamera, ma si ammettono espressioni non neutre.
Quando la fototessera è da rifare perché non è valida
Le norme previste da Icao e nazionalizzate sono intransigenti, pertanto chi possiede una fototessera che non rispetta i requisiti (anche se soltanto uno) deve necessariamente rifarla per utilizzarla nei documenti. A fianco dei requisiti per così dire generici, ci sono poi alcune specificazioni da fare per quanto riguarda gli “accessori”. Nel dettaglio:
- Non sono ammessi copricapi ad eccezione di quelli religiosi, che comunque devono lasciare scoperti i contorni del viso, entrambi i lati della faccia e il volto dalla base del mento fino alla fronte;
- gli occhiali da vista non devono avere lenti colorate né montature che coprono gli occhi;
- chi porta gli occhiali da vista deve inclinare leggermente il capo per evitare il riflesso del flash sulle lenti;
- i capelli non devono coprire gli occhi o altre parti del viso.
Nel rispetto di questi principi, che di norma sono direttamente applicati dai fotografi che si occupano della fototessera – mentre ci vuole più attenzione per realizzarla da sé - si può avere una fototessera valida. Bisogna, però, fare attenzione a conservarla bene fino al suo utilizzo e a stamparne il numero corretto, in quanto:
- Tutte le fototessere richieste devono essere identiche;
- la foto non deve essere danneggiata o avere scritte.
La normativa, poi, è la medesima anche per la patente di guida e il visto, in genere per tutti i documenti di riconoscimento di tipo ufficiale.
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