Francesca Immacolata Chaouqui, chi è e cosa c’entra con il caso di Emanuela Orlandi?

Maria Paola Pizzonia

10 Ottobre 2024 - 09:37

Cosa sai di Francesca Immacolata Chaouqui? Ecco chi è e quale ruolo potrebbe avere nella misteriosa scomparsa di Emanuela Orlandi.

Francesca Immacolata Chaouqui, chi è e cosa c’entra con il caso di Emanuela Orlandi?

Il caso della scomparsa di Emanuela Orlandi è uno dei misteri più intricati della storia italiana e vaticana, alimentato da decenni di speculazioni e ipotesi non confermate. La scomparsa della ragazza, cittadina vaticana e figlia di un funzionario della Santa Sede, avvenuta il 22 giugno 1983, è stata oggetto di varie piste investigative, tra cui quelle relative alla criminalità organizzata, alla politica internazionale e a possibili segreti custoditi in Vaticano. Uno degli ultimi sviluppi ha visto coinvolta Francesca Immacolata Chaouqui, ex membro della Commissione vaticana Cosea.

Francesca Immacolata Chaouqui e la misteriosa cassa nella Basilica di Santa Maria Maggiore

Francesca Immacolata Chaouqui è stata una figura controversa in Vaticano, conosciuta soprattutto per il suo coinvolgimento nella Commissione Cosea, istituita da Papa Francesco per vigilare sulle finanze della Santa Sede. A marzo 2024, la Chaouqui ha attirato l’attenzione di Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, chiedendo l’accesso ai sotterranei della Basilica di Santa Maria Maggiore. Lì, secondo Chaouqui, si troverebbe una cassa da lei depositata tempo prima, che potrebbe contenere elementi rilevanti sulla scomparsa di Emanuela Orlandi.

Monsignor Valentino Miserachs Grau, maestro di canto corale della scuola frequentata da Emanuela e canonico onorario della Basilica di Santa Maria Maggiore, ha confermato che la Chaouqui e Pietro Orlandi si presentarono per visionare la cassa. Le parole di Pietro:

Chaouqui disse che era una cassa di legno, tra di loro la chiamavano la “cassa dei prosciutti”, lei e monsignor Vallejo Balda.

Questo contenitore, delle dimensioni di circa un metro, rappresenta una nuova pista, anche se Chaouqui non ha mai precisato cosa contenesse esattamente.

Il coinvolgimento di Chaouqui e il segreto pontificio

Pietro Orlandi ha ripetutamente chiesto che Papa Francesco rimuova il segreto pontificio che vincola la Chaouqui, per permetterle di rivelare tutte le informazioni in suo possesso. Questo è ciò che ha dichiarato Pietro durante un incontro pubblico:

Chaouqui mi dice: “se il Papa mi toglie il segreto pontificio, dico tutto quello che so”.

Egli aggiunge anche però che la stessa Chaouqui avrebbe anche ammesso di non sapere molto di più di quanto già rivelato.

La posizione di Chaouqui ha sollevato interrogativi sulla possibile esistenza di documenti riguardanti Emanuela all’interno del Vaticano e ha spinto gli Orlandi a rinnovare le loro richieste di chiarezza. “Qualcuno, adesso, ha in mano l’oggetto di quel ricatto”, ha osservato Pietro, suggerendo che la cassa possa contenere informazioni compromettenti che giustificherebbero il perdurare del silenzio attorno al caso.

Gli sviluppi recenti e la “pista inglese”

L’avvocata di Pietro Orlandi, Laura Sgrò, ha indicato una nuova pista che potrebbe portare a Londra. Nella sua dichiarazione esprime:

Parlo della questione Londra. Noi chiediamo che vengano finalmente fatte quelle verifiche che possono essere fatte soltanto tramite rogatorie internazionali.

Inoltre, sottolinea la necessità di un’azione concreta per verificare se Emanuela sia stata effettivamente a Londra, come ipotizzato da alcune fonti. La pista inglese è stata discussa per anni, ma non ha mai avuto conferme definitive. L’accesso alla cassa potrebbe rivelare indizi utili per dare finalmente una risposta concreta su questa possibilità.

La vicenda di Emanuela Orlandi resta un enigma, un misterioso enigma carico di segreti e potenziali ma soprattutto di rivelazioni mai avvenute. Il coinvolgimento di Chaouqui ha riacceso l’attenzione su possibili legami tra la scomparsa della ragazza e ambienti interni al Vaticano. “Dopo quarantuno anni qualcuno la verità deve conoscerla per forza”, ha detto Pietro Orlandi. Probabilmente volendo sottintendere anche che, in questo lungo percorso di ricerca della verità, la speranza è di riportare finalmente Emanuela a casa.

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