Quando si sceglie un’assicurazione bisogna anche tenere conto della presenza della franchigia. Ecco cos’è e come (e quando) risparmiare.
Nel momento in cui si sceglie un’assicurazione, sia questa sulla macchina, sui viaggi, sanitaria o di qualsiasi altro tipo, tra le opzioni disponibili alcune sicuramente avranno una franchigia, mentre altre no. In questo caso è fondamentale sapere cos’è la franchigia delle assicurazioni, per poter prendere la decisione migliore a seconda delle proprie necessità.
In breve, la franchigia è una somma entro cui l’assicurazione non interviene. Finché i costi previsti sono inferiori o pari a quest’ultima infatti, saranno tutti a carico dell’assicurato. In caso contrario invece l’assicurazione interverrà, in modalità differenti a seconda che la franchigia sia assoluta o relativa.
Cos’è la franchigia delle assicurazioni?
Nelle assicurazioni, quando si parla di franchigia, ci si riferisce a una somma fissa (quindi, per esempio, 350 euro) entro cui l’assicurazione stessa non interviene. Fino a quella somma infatti il costo è tutto a carico dell’assicurato.
Nel momento in cui la somma in questione viene superata, possono accadere due cose.
- Se la franchigia è assoluta, allora l’assicurazione interviene per coprire le spese aggiuntive;
- se la franchigia è relativa, al superamento dell’importo stabilito l’assicurazione coprirà il danno per intero.
È bene notare che non tutte le opzioni offerte dalle assicurazioni hanno la franchigia, tuttavia quelle con franchigia avranno chiaramente un costo inferiore. Nel momento in cui se ne sceglie una bisognerà quindi valutare le proprie necessità.
Come funziona la franchigia assoluta
La franchigia assoluta, come si intuisce dal nome, è assoluta. Significa che è sempre presente, e l’assicurazione si occuperà di coprire solo i costi che vanno oltre alla franchigia stessa, che sarà sempre e comunque a carico dell’assicurato.
Per esempio, se la franchigia è 350 euro, e il danno è di 250 euro, i costi sono completamente a carico dell’assicurato. Se invece il danno è di 400 euro, l’assicurazione pagherà solo la differenza, quindi 50 euro, mentre gli altri 350 sono a carico dell’assicurato.
Come funziona la franchigia relativa
La franchigia relativa, al contrario di quella assoluta, esiste finché il danno non supera la soglia stabilita dal contratto. Nel momento in cui viene superata infatti, l’assicurazione andrà a coprire per intero il costo previsto.
Quindi, riprendendo l’esempio precedente: se la franchigia è da 350 euro e il danno è da 250, è tutto a carico dell’assicurato. Se invece, in questo caso, il danno è 400 euro e la franchigia è di 350 euro, a pagare tutti i 400 euro previsti è sempre e solo l’assicurazione.
Con la franchigia relativa il rimborso è totalmente a carico dell’assicurazione, nel momento in cui viene superata. Proprio per questo viene detta relativa.
Franchigia e scoperto: la differenza
Un errore piuttosto comune è confondere franchigia e scoperto. Lo scoperto, in breve, è una percentuale entro cui l’assicurazione risarcisce l’assicurato, lasciando la percentuale restante scoperta, appunto. La franchigia invece è un numero fisso.
Per esempio, se in caso di incidente stradale l’assicurazione auto copre i danni fino al 70%, in questo caso si parla di “scoperto”, perché rimane scoperto dall’assicurazione il 30% dei danni. La franchigia, invece, è sempre un numero fisso (per esempio 350 euro), e non una percentuale.
Franchigia sì, franchigia no: come risparmiare?
Sorge spontanea la domanda: ma se la franchigia fa sì che i miei danni, entro certi importi, debbano essere pagati da me, perché dovrei fare un’assicurazione con la franchigia? La risposta è semplice: le assicurazioni con franchigia costano meno, a volte anche molto meno, rispetto a quelle senza.
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Nel momento della scelta bisognerà quindi valutare la propria situazione. In generale, se si sa che si andrà a superare facilmente la franchigia in caso di necessità, allora si può scegliere per questa opzione. Tuttavia, se la situazione è diversa si dovrà valutare la differenza di costo, e l’effettiva possibilità di avere bisogno dell’assicurazione o meno.
Bisogna comunque sempre tenere conto che un’assicurazione con una franchigia non è necessariamente la scelta migliore, o peggiore, per risparmiare.
Molto dipende anche dal tipo di assicurazione che si sta facendo. Per esempio, se si fa un’assicurazione viaggio e vacanze, si potrebbe preferire una copertura totale in caso di problemi (quindi senza franchigia), proprio perché si potrebbe incorrere in tanti piccoli danni. Al contrario un’assicurazione auto con franchigia sarà facilmente più conveniente, perché spesso le riparazioni importanti di una macchina possono rivelarsi proibitive.
A cosa serve la franchigia?
Ma perché le assicurazioni utilizzano la franchigia? I motivi principali sono due:
- per evitare le frodi assicurative;
- per risparmiare, ovvero però ridurre il costo delle polizze.
Scoperti e franchigie sono comunemente utilizzate per evitare frodi, perché è molto più facile fregare l’assicurazione per un’ammaccatura alla carrozzeria della macchina o piccoli danni simili, mentre diventa più complesso simulare danni maggiori, che superano la maggior parte delle franchigie.
Per quel che riguarda la possibilità di risparmiare invece: ebbene, la franchigia serve proprio a questo. Solitamente le assicurazioni con franchigia tendono a non coprire danni marginali e di piccola entità, come, appunto, una piccola ammaccatura. I danni di maggiore portata, invece, sono sempre coperti dall’assicurazione.
Tutto questo a fronte di un costo anche molto inferiore rispetto a un’assicurazione senza franchigia.
Generalmente quindi l’assicurazione andrà a gestire quelle spese più impegnative, che possono effettivamente rivelarsi problematiche per l’assicurato, mentre i problemi “da tutti i giorni” rimangono esclusi. In questo modo entrambe le parti possono risparmiare.
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