In Francia cercano urgentemente italiani, lavori di meno e guadagni di più

Simone Micocci

10 Marzo 2025 - 16:52

In Francia cercano persone per lavorare che conoscano la lingua italiana. C’è un duplice vantaggio: guadagni di più e sei occupato per meno ore.

In Francia cercano urgentemente italiani, lavori di meno e guadagni di più

Sono 172 gli annunci di lavoro pubblicati sul portale Eures provenienti dalla Francia in cui si cercano italiani, o meglio persone che conoscono la lingua italiana. Per chi non lo conoscesse, questo portale raccoglie le opportunità di lavoro che arrivano dai Paesi dell’Unione Europea, essendo così un punto di riferimento per coloro che stanno valutando - anche alla luce delle difficoltà che caratterizzano il mercato del lavoro italiano - un’esperienza lavorativa all’estero.

A oggi sono ben 628.225 i posti vacanti per chi vuole lavorare in Francia, ma aumentando i criteri di ricerca - e concentrandoci sulla conoscenza di una lingua straniera - abbiamo individuato degli annunci che potrebbero essere di maggiore interesse per gli italiani. Come anticipato, infatti, queste posizioni richiedono anche la conoscenza della lingua italiana, dando così maggiori chance a chi invia la candidatura dall’Italia.

Ma per quale motivo un italiano dovrebbe andare a lavorare in Francia? A rispondere è l’Ocse che in un recente studio ha rilevato come in Paesi europei non molto distanti dall’Italia, come ad esempio Francia e Germania, si lavora per meno ore guadagnando più soldi.

In Francia cercano italiani per lavorare, ecco per quali posizioni

C’è un settore dove si concentrano la maggior parte degli annunci di lavoro francesi in cui è espressamente richiesta la conoscenza della lingua italiana: si tratta della ristorazione e dell’hospitality in generale (sono diversi i receptionist ricercati dalle strutture alberghiere). Camerieri, cuochi e pizzaioli, gran parte delle opportunità riferiscono a chi ha esperienza in cucina o in sala e oltre alla lingua francese (requisito comunque necessario) hanno conoscenza anche della lingua italiana.

Non mancano poi le opportunità di lavoro come commessi nei negozi, mentre una gran parte di annunci riferiscono a un altro settore, quello delle vendite. Ad esempio, proprio di recente è stata avviata la ricerca per una posizione di sales manager per l’azienda Sundyne, leader mondiale nella produzione di pompe e compressori per applicazioni nel settore energetico e petrolchimico. Per questa opportunità di lavoro c’è un duplice vantaggio: è possibile lavorare anche da casa - preferibilmente a Milano, senza quindi necessità di trasferirsi in Francia - e inoltre l’azienda offre fin da subito un contratto a tempo indeterminato.

L’area sales manager di Sundyne avrà il compito di sviluppare e mantenere relazioni di fiducia con clienti Epc (engineering, procurement, and construction), con particolare focus su Milano e Roma, occupandosi della gestione di un portafoglio di circa 10 clienti chiave, sviluppando opportunità commerciali e incrementando il valore dei progetti e promuovere soluzioni innovative legate all’idrogeno e alla cattura del CO₂. Sono richiesti almeno 5 anni di esperienza nel settore, oltre a una formazione tecnica con competenze in meccanica. Oltre all’italiano è necessaria anche un’ottima conoscenza della lingua inglese.

Un altro annuncio riguarda l’azienda Europ assistance per una posizione di consulente clienti, una sorta di addetto al call center per intenderci. In questo caso però si lavora in presenza, con sede a Parigi. Contratto a tempo indeterminato con 35 ore settimanali, su turni tra le 7:00 e le 22:00. Lo stipendio è di 25.500 euro annui fissi più 1.200 euro variabili. Per lavorare basta il diploma di scuola superiore, oltre alla conoscenza dell’inglese e appunto dell’italiano.

In Francia si lavora meno e si guadagna di più

Come anticipato, una delle ragioni più importanti del perché un lavoratore italiano dovrebbe andare in Francia è quella per cui il mercato del lavoro è molto più in salute. Come certificato dagli ultimi studi condotti dall’Ocse, infatti, il divario tra gli stipendi italiani e quelli degli altri Paesi europei è particolarmente evidente ogni qual volta in cui si confrontano i dati sull’orario di lavoro e sulle retribuzioni.

Secondo le medie Ocse, infatti, un lavoratore italiano a tempo pieno lavora più ore rispetto ai suoi colleghi francesi, ma guadagna molto meno. Mentre gli stipendi in Francia e Germania hanno registrato una crescita significativa negli ultimi decenni, l’Italia è rimasta al palo: basti pensare che nel 2022 la retribuzione media annuale di un lavoratore italiano era di 31.500 euro, contro i 41.700 euro dei francesi e i 45.500 euro dei tedeschi. Una stagnazione salariale che si riflette in ogni settore: ad esempio, nell’industria manifatturiera il salario lordo mensile italiano è di 2.637 euro, inferiore rispetto ai 3.094 euro dei francesi e ai 3.854 euro dei tedeschi. Perfino nella scuola, gli insegnanti francesi guadagnano mediamente più dei loro colleghi italiani.

La situazione non migliora nel settore sanitario e nei servizi pubblici, dove in Germania gli stipendi superano ampiamente quelli italiani.

L’unico settore in cui l’Italia eccelle è quello minerario, ma si tratta di una nicchia ristretta e altamente specializzata. Le cause di questa disparità sono molteplici: una burocrazia asfissiante, la mancanza di investimenti tecnologici, l’assenza di meritocrazia e una contrattazione collettiva poco efficace. Il risultato è che i lavoratori italiani si trovano a fronteggiare un’inflazione crescente con stipendi fermi, mentre in Francia si guadagna di più lavorando meno ore.

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