Lo sciopero nazionale contro la riforma delle pensioni ha interrotto la spedizione di carburante dalle raffinerie e da un deposito di TotalEnergies. Strada in salita per il governo francese
Gli otto grandi sindacati francesi (Cfdt, Cgt, Fo, Cfe-Cgc, Cftc, Unsa, Solidaires, Fsu) hanno raggiunto un accordo per indire una quinta giornata di mobilitazione nazionale contro la riforma delle pensioni giovedì prossimo 16 febbraio. Mercoledì, nella terza giornata di mobilitazione nazionale contro l’innalzamento dell’età pensionistica da 62 a 64 anni voluto dal presidente Emmanuel Macron, sono state 757.000 le persone scese in piazza secondo il ministero dell’Interno, «circa due milioni», secondo il sindacato Cgt.
Anche i lavoratori delle raffinerie di petrolio di Donges e Feyzin, gestite da TotalEnergies, che con l’unità francese di ExxonMobil detiene la maggior parte della capacità di raffinazione in Francia, si sono uniti allo sciopero contro la riforma delle pensioni.
Si tratta dell’ultima ondata di scioperi arriva tre mesi dopo che i lavoratori delle raffinerie hanno scioperato per settimane a settembre e ottobre chiedendo un aumento dei salari. La mobilitazione nell’autunno del 2022 aveva portato a una penuria di carburanti in alcune stazioni di servizio del Paese. [...]
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