Frontex: cos’è, di cosa si occupa e perché è scontro con il governo Meloni

Giorgia Bonamoneta

01/03/2023

L’Agenzia europea Frontex in queste ore si sta scontrando con il governo Meloni per la responsabilità del mancato soccorso a Crotone. Ecco cos’è Frontex e di cosa si occupa.

Frontex: cos’è, di cosa si occupa e perché è scontro con il governo Meloni

L’Agenzia europea Frontex e il governo Meloni si scaricano il barile della responsabilità della tragedia avvenuta sulle spiagge vicino Crotone. Frontex ha dichiarato di aver segnalato immediatamente la situazione di pericolo dell’imbarcazione sovraffollata, ma di non aver potuto seguire imbarcazione per l’assenza di carburante. Dichiara inoltre di aver dato l’allerta alla Guardia Costiera e alle autorità italiane. Il governo Meloni fa scudo a tali dichiarazioni e dichiara il contrario.

Come dichiarato da Matteo Salvini: “Se uno non è avvisato non interviene, se viene avvisato a cose avvenute fa il possibile”. Dallo scaricabarile della responsabilità della tragedia dei migranti a Crotone emergono chiare le voci di chi, come l’opposizione e parte dell’opinione pubblica, vorrebbero le dimissioni del ministro Piantedosi per le parole utilizzate e per la mala gestione dei soccorsi.

Cos’è Frontex?

Frontex è l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, fondata nel 2004 per assistere i paesi membri dell’Unione Europea nella protezione delle frontiere. Questa viene finanziata dal bilancio dell’Unione, un finanziamento che per il 2021-2027 sarà di oltre 5 miliardi di euro. Questo finanziamento rende l’Agenzia la più pagata tra quelle europee e le dona rinnovato potere di azione.

Oggi Frontex ha all’attivo 1.500 dipendenti, ma nei prossimi anni è prevista una massiccia assunzione che dovrebbe portare il numero a circa 10.000, con i funzionari degli Stati membri dispiegati in tutta l’Unione Europea.

Di cosa si occupa Frontex: compiti di ricerca e mansioni pratiche

Frontex descrive il proprio lavoro attraverso le principali responsabilità che gestisce. Tra queste troviamo il dispiegamento sul campo di agenti, navi, aerei e altre attrezzature per sorvegliare le frontiere di mare e di terra. L’agenzia si occupa anche di valutare i rischi per la sicurezza delle frontiere e di delineare modelli in materia di immigrazione irregolare e attività criminali.

Il dispiegamento sul campo comporta il monitoraggio costante delle frontiere, mentre l’analisi del rischio per la sicurezza nasce dalla valutazione della vulnerabilità di ciascuno Stato di fronte alla pressione esterna migratoria. Per raggiungere i propri obiettivi l’agenzia coopera con le autorità europee e nazionali per il mantenimento della sicurezza e il rispetto dei regolamenti di frontiera.

Frontex deve anche mantenere relazioni con i paesi vicini all’Unione Europea, perché impiegati in operazioni di rimpatrio delle persone che non hanno diritto a rimanere nell’Unione Europea.

Sotto i riflettori: Il lato oscuro di Frontex

L’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera Frontex è stata diverse volte sotto i riflettori, proprio come sta accadendo in questi giorni in seguito alla tragedia sulla spiaggia di Crotone. Ma si sa, la luce genera una grande ombra e Frontex non è da meno. C’è un lato scuro in Frontex ed è stato spesso denunciato da associazioni, anche studentesche, per la gestione delle persone migranti. I componenti del Senato accademico del politecnico di Torino, per esempio, per spiegare la contrarietà all’accordo con l’agenzia Frontex, hanno scritto una lettera nella quale si legge:

Frontex non si è mai spostata da un approccio che non contempla alternative al perfezionamento di un rapido ciclo di “arrivo-esclusione del diritto di asilo-detenzione-deportazione” e a sigillare le frontiere europee degli arrivi non autorizzati.

A queste critiche si accompagna anche un costante aumento della dotazione finanziaria, che oggi supera i 5 miliardi di euro per il periodo che va dal 2021 al 2027. Nel 2019 è stato inoltre deciso di ampliare i poteri operativi di Frontex e di arruolare fino a 10.000 agenti di polizia. Si tratta di un aumento di finanziamenti che si accompagna a un aumento di potere e azione, fin troppo spesso poco trasparente.

Contro Frontex ci sono diverse denunce e inchieste che accusano l’agenzia di allinearsi a politiche sovraniste e nazionaliste e di non considerare i migranti come “persone”, ma come “rischi” per la sicurezza e il benessere dell’Europa.

Frontex sembra essere al riparo dalle responsabilità legali per il proprio operato, come le accuse di respingimento dei migranti nel tratto di mare tra Grecia e Turchia, denunciate nell’ottobre 2020 dal giornalismo investigativo di Bellingcat. In seguito alla pubblicazione del dossier il direttore Fabrice leggeri si è dimesso.

Frontex: perché è scontro con il governo Meloni

In questi giorni, in seguito alla tragedia che ha spezzato nave e vite di oltre 60 persone sulle spiagge di Crotone, Giorgia Meloni chiede all’Europa di non lasciare da sola l’Italia. La premier chiede in una lettera di trovare insieme un modo per gestire il fenomeno migratorio nel rispetto delle regole e della sicurezza, anzitutto nell’interesse degli stessi migranti, e con numeri tali da consentire l’effettiva integrazione di chi viene in Europa con la legittima aspirazione a una vita migliore.

A citare Frontex e il problema della gestione del soccorso è però il ministro degli Interni Piantedosi che afferma l’assenza di una segnalazione della situazione di pericolo per l’imbarcazione. L’Agenzia europea Frontex però afferma il contrario, cioè di aver avvistato l’imbarcazione pesantemente sovraffollata e, come sempre in questi casi, di aver informato tutte le autorità italiane.

Elly Schlein, nel suo primo intervento da segretaria del Partito Democratico, ribatte alle parole utilizzate dal ministro Piantedosi sulle responsabilità delle vittime della tragedia di Crotone. Chiede inoltre che sia avviata un’indagine per capire le responsabilità del mancato soccorso e quindi della tragedia. Perché se le dichiarazioni di Frontex corrispondono al vero, così come quelle dell’esperto Orlando Amodeo sulla possibilità di raggiungere l’imbarcazione per tempo, sarà evidente che la strage poteva essere evitata.

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