Dopo i forti incrementi registrati nei mesi precedenti, il mese di aprile 2021 del nostro Ftse Mib si è chiuso con un rosso di 2 punti percentuali. Le performance peggiori sono state registrate dai titoli del comparto energetico.
In rialzo di cinque punti percentuali a febbraio e di sette a marzo, il Ftse Mib ha chiuso il mese di aprile 2021 con il segno meno. Più precisamente, l’indice delle blue chip di Milano nel mese che si conclude oggi ha segnato un -2,06%.
In particolare, a penalizzare l’andamento del Ftse Mib ad aprile sono state le performance dei titoli del comparto energetico e di quello industriale mentre un sostegno è arrivato delle performance positive del risparmio gestito e di alcune utilities.
Ftse Mib: performance migliori ad aprile 2021
La palma di titolo migliore del Ftse Mib ad aprile 2021 va ad Amplifon (+10,7%), protagonista nelle ultime sedute del mese per i conti relativi il primo trimestre. L’utile ha evidenziato un balzo rispetto ad un anno prima (da 5,1 a 25 milioni) e l’outlook sulla restante parte dell’esercizio è improntato all’ottimismo.
Bene anche Nexi (+7,1%) e, tra i titoli del risparmio gestito, si registra il +6% di Banca Generali ed il +2,5% di Azimut.
I dati elaborati da Assogestioni per il mese di marzo hanno evidenziato afflussi per 8,9 miliardi di euro che hanno portato la raccolta netta da inizio anno a 23,5 miliardi e permesso al patrimonio gestito di mettere a segno un nuovo massimo storico (2.445 miliardi).
Tra le aziende di pubblica utilità, incremento di quasi il 5% di A2A (+4,8%) e +2,36% di Hera.
Nel comparto bancario, andamento speculare per Intesa Sanpaolo (+0,45%) e Mediobanca (-0,57%) mentre UniCredit ha chiuso il mese di aprile con un -5% tondo.
Ftse Mib: le performance peggiori ad aprile 2021
La performance peggiore all’interno del Ftse Mib ad aprile 2021 è stata registrata dalle azioni Saipem, scese di oltre 17 punti percentuali (-17,3%). A margine della presentazione dei conti del primo trimestre, risultati sotto le stime, la società si è detta impossibilitata a confermare l’outlook sul 2021 a causa delle incertezze legate al progetto Lng in Mozambico.
Tra gli altri titoli del comparto oil, il Brent nel mese è arretrato di due punti e mezzo percentuali, -5,4% di Eni e -6,8% di Tenaris.
Aprile 2021 da dimenticare anche per Stellantis (8,3%), alle prese, come del resto tutto il comparto automotive, con l’emergenza-chip, che ha già costretto a fermare la produzione in numerosi impianti nel continente americano.
Male anche Pirelli (-6,5%), CNH Industrial (-6,25%) e Prysmian (-6%).
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