Fuga dalla Germania. Questa grande azienda dice addio dopo 15 anni

Violetta Silvestri

10 Gennaio 2025 - 14:31

Dopo 15 anni una società Usa ha deciso di abbandonare la Germania perché non redditizia. Il costo potrebbe essere pesante e valere centinaia di licenziamenti.

Fuga dalla Germania. Questa grande azienda dice addio dopo 15 anni

Nella Germania indebolita sempre di più dalla crisi industriale succede anche questo: Wayfair - società statunitense di e-commerce - ha deciso di abbandonare il mercato tedesco, con l’annuncio di tagli per un totale di circa 730 posti di lavoro, ovvero il 3% della sua forza lavoro globale.

La metà dei dipendenti interessati avrà la possibilità di restare con l’azienda se accetterà di trasferirsi a Londra, Boston o altre sedi della società, ha detto il responsabile finanziario Kate Gulliver a CNBC in un’intervista. Le posizioni interessate includono ruoli aziendali e nei team di assistenza clienti e magazzino di Wayfair.

In una nota ai dipendenti, il fondatore e CEO Niraj Shah ha affermato che ci “vorrebbero troppo tempo e denaro per Wayfair per espandere la propria attività in Germania” e che sarebbe meglio impiegare i fondi dell’azienda per altre iniziative di crescita. In sintesi, il territorio tedesco non è più attrattivo per fare business. Anche questo è un segnale della decadenza di Berlino.

Wayfair lascia la Germania, la nazione in crisi non offre più crescita

Nella nota della società Wayfair è emerso chiaramente quanto la nazione tedesca sia ormai più un ostacolo che un’opportunità per fare business:

“Aumentare la nostra quota di mercato e migliorare la nostra economia unitaria nel mercato tedesco si è rivelato difficile a causa di fattori quali le deboli condizioni macroeconomiche per la nostra categoria in Germania, la minore maturità della nostra offerta, l’attuale notorietà del nostro marchio e la nostra scala limitata.

Nella nostra recente valutazione, abbiamo concluso che raggiungere una crescita leader di mercato in Germania è rimasto un impegno lungo e costoso, e che è sempre più in ritardo rispetto al potenziale ritorno che vediamo in altre aree. Per assicurarci di allineare le nostre risorse con iniziative che possono avere il maggiore impatto, abbiamo preso la difficile ma necessaria decisione di riassegnare gli sforzi ad aree con un forte potenziale a lungo termine in cui i nostri sforzi attuali stanno mostrando grandi progressi.”

Dopo 15 anni di presenza sul territorio tedesco, quindi, Wyfair abbandona la nazione. La società di e-commerce è specializzata nella vendita online di arredamento e articoli per la casa.

La Germania rappresenta una “bassa percentuale a una sola cifra” dei ricavi, dei clienti e degli ordini di Wayfair, ha affermato il responsabile finanziario. La ristrutturazione dovrebbe costare tra 102 e 111 milioni di dollari, che includono $40 milioni a $44 milioni in costi correlati ai dipendenti come buonuscita, benefit, costi di ricollocazione e transizione e circa 62-67 milioni di dollari in oneri non monetari correlati alle chiusure di stabilimenti e ad altre attività di liquidazione, si legge in un deposito titoli.

Wayfair prevede di reinvestire qualsiasi risparmio derivante dalla ristrutturazione principalmente in altre iniziative principali, come i suoi piani di vendita al dettaglio fisica e i suoi restanti mercati internazionali.

Per la Germania travolta dalla crisi industriale si tratta di un’altra tegola. Centinaia di lavoratori sul territorio rischiano di restare disoccupati. Intanto, sono altre le aree che maggiormente attraggono il business, come Canada e Regno Unito.

I licenziamenti annunciati sono i quarti che Wayfair attua dall’estate del 2022, ma questa mossa riguarda meno il risparmio sui costi e più la riallocazione delle risorse verso iniziative che stanno effettivamente facendo guadagnare soldi all’azienda. Fuori dalla Germania.

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