Fusione FCA-Renault: i francesi hanno confermato il loro interesse. Oggi la decisione
La svolta sulla fusione FCA-Renault potrebbe essere in dirittura d’arrivo.
Nella giornata di ieri, in occasione dell’atteso Consiglio di amministrazione, i francesi hanno confermato il loro interesse sull’operazione ma hanno rimandato qualsiasi decisione in merito a un nuovo Cda previsto per oggi, mercoledì 5 giugno.
Già la scorsa settimana il Governo parigino ha iniziato a delineare le condizioni necessarie per il via libera alla fusione tra FCA e Renault. I due titoli hanno reagito vistosamente in Borsa, sia nell’una che nell’altra direzione. Tutti gli occhi sono stati puntati sul Cda di ieri che, tuttavia, ha rimandato qualsiasi decisione ad oggi.
Fusione FCA-Renault: oggi la decisione
A confermare il coinvolgimento nei confronti del progetto è stata la stessa società francese che, tramite comunicato stampa ha dichiarato:
“Il Cda ha deciso di continuare a studiare con interesse l’opportunità di una tale combinazione e di allungare le discussioni sul tema”.
Il dossier, insomma, verrà riaperto nell’arco di qualche ora anche se non si esclude un ulteriore rinvio per il fine settimana.
Come già emerso, Nissan si asterrà da qualsiasi decisione. Una scelta, questa, che potrebbe celare sia le perplessità dell’alleato sia la volontà di mantenere un atteggiamento neutrale evitando al momento uno scontro indesiderato.
Qualche giorno fa, i giapponesi hanno comunque precisato che, in caso di fusione FCA-Renault, i rapporti con i francesi verrebbero radicalmente rivisti poiché il merger andrebbe ad alterare significativamente le condizioni iniziali dell’alleanza.
Secondo Reuters, intanto, l’italoamericana e la transalpina avrebbero raggiunto un accordo su alcuni punti cardine dell matrimonio come la cessione (da Renault) a Parigi di un posto nel Comitato nomine e ancora di un posto nel Board.
Cosa accadrebbe in caso di fusione?
Se nella giornata di oggi Renault darà via libera alla fusione con FCA le due società si getteranno a capofitto in una seconda e più approfondita fase di negoziati esclusivi.
Il buon esito delle consultazioni permetterà di dar vita al terzo colosso mondiale del settore automobilistico, una holding detenuta al 50 e 50 ma quotata a Milano, a Parigi e a New York.
Gli Agnelli scenderebbero dal 29% al 14,5% ma resterebbero comunque azionisti di maggioranza. Lo Stato francese, invece, scivolerebbe dal 15% al 7,5% dopo la fusione FCA-Renault.
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