Fusioni e acquisizioni in calo. Quali conseguenze in Borsa?

Redazione Finance

20 Giugno 2024 - 11:31

Il calo di maggio nelle operazioni di M&A è motivo di preoccupazione. Il comparto tecnologico continua a crescere, a discapito della maggioranza degli altri settori sul mercato USA.

Fusioni e acquisizioni in calo. Quali conseguenze in Borsa?

Monitorare le attività di M&A (fusioni e acquisizioni) è cruciale per comprendere le dinamiche economiche e identificare opportunità di investimento. I settori che stanno vedendo un aumento delle attività di M&A potrebbero rappresentare aree di crescita e innovazione, mentre quelli in declino potrebbero richiedere una valutazione più attenta prima di prendere decisioni di investimento.

Secondo l’ultimo rapporto condiviso da FactSet, stiamo assistendo a un complessivo calo delle operazioni di questo tipo, e questa informazione dovrebbe far accendere un campanello d’allarme agli analisti. Allo stesso modo, alcuni settori, primo fra tutti quello tecnologico, continuano a essere sotto la lente d’ingrandimento delle grandi banche, sottolineando, anche a livello di finanza straordinaria, un certo appeal rispetto ad altri settori, come il finanziario, che andrebbero tenuti sotto controllo.

Perché è importante seguire l’andamento del mercato delle M&A

Le attività di fusioni e acquisizioni (M&A) sono spesso utilizzate come indicatori dello stato dell’economia. Un aumento o una diminuzione nel numero e nel valore delle transazioni M&A può indicare la fiducia o la preoccupazione degli investitori riguardo alle prospettive economiche future. L’analisi delle attività di M&A per settore fornisce insight su quali settori stanno crescendo o declinando.

Ad esempio, sapere che i settori Consumer Non-Durables e Electronic Technology stanno vedendo un aumento delle M&A potrebbe indicare una crescita e un’innovazione in questi campi. Monitorare i cambiamenti nelle attività di M&A su base mensile e trimestrale aiuta a identificare trend a lungo termine e cicli economici. Questo è utile per la pianificazione strategica sia per le aziende che per gli analisti economici. In sostanza, capire quali settori stanno attraendo più fusioni e acquisizioni può aiutare gli investitori a identificare opportunità di investimento promettenti.

Come si è evoluta l’attività di M&A a maggio?

Secondo l’ultimo report di FactSet, l’attività di M&A è diminuita a maggio, scendendo del 10,6%. Il trend ribassista segnato nell’ultimo mese rappresenta solo la conferma di una tendenza negativa che negli Stati Uniti oramai è iniziata a ottobre dello scorso anno, un trend osservabile prendendo come riferimento il US Mergers & Acauisitions Market Index. Tuttavia, la spesa complessiva per fusioni e acquisizioni è aumentata dell’1,7%. Cosa si denota da questo andamento? Che sebbene l’attività di operazioni straordinarie sia diminuita, c’è maggior disponibilità di spesa, quindi in altre parole, potrebbe significare un aumento della polarizzazione delle operazioni su comparti borsistici specifici, a discapito del mercato inteso nel suo complesso.

Analizzando i settori, i cinque che hanno visto i maggiori aumenti del volume degli accordi di M&A sono stati: il settore dei beni di consumo non durevoli, delle comunicazioni, ed il comparto delle aziende operanti nel settore delle materie prime non ad uso energetico. In cima alla classica, non può mancare il comparto tecnologico, identificato come «Elecreonics Technology».

D’altra parte, 14 dei 21 settori monitorati da FactSet hanno visto una diminuzione dell’attività di M&A. I cinque settori che hanno visto il maggior calo del volume degli accordi di M&A sono stati in primo luogo finanza ed a seguire i comparti orientati al consumo, come i commerciali e quello dei servizi, anche tecnologici ed infine la distribuzione.

Cosa si può capire dal trend di M&A per gli USA?

Il calo generale delle attività di M&A potrebbe riflettere una certa incertezza economica tra gli investitori e le aziende. Nonostante la diminuzione del numero di transazioni, l’aumento della spesa complessiva suggerisce che le operazioni concluse siano di dimensioni maggiori, indicando una maggiore concentrazione di risorse su accordi significativi. Il fatto che vi sia un calo particolarmente pronunciato nel comparto finanziario e, in particolare, in quelli legati al consumo, dovrebbe far accendere un campanello d’allarme per gli esperti riguardo le aspettative delle grandi banche nei confronti di questi settori, che dovrebbero rappresentare un po’ lo specchio economico del Paese.

Allo stesso tempo, la polarizzazione delle operazioni nel comparto tecnologico accentua ancora di più una preoccupazione che spaventa molto gli operatori di borsa in questo momento: l’eccessiva dipendenza del mercato da un segmento speculativo come la tecnologia.

Quali settori sono sotto la lente d’ingrandimento delle grandi banche?

Quello dei consumi non durevoli e dell’"Electronic Technology" sono settori che mostrano una crescita nell’attività di M&A. Questo potrebbe suggerire un interesse particolare da parte delle grandi banche in questi settori. Per monitorare con attenzione l’andamento borsistico di questi comparti, potrebbe aver senso seguire il Consumer Staples Select Sector SPDR Fund (XLP) per il settore dei beni di consumo non durevoli ed il Technology Select Sector SPDR Fund (XLK) per il settore tecnologico. Chiunque conosce le straordinarie performance dell’indice XLK, ma in molti si saranno lasciati scappare la grande risalita registrata in borsa da XLP, che dai minimi del 2023 ha registrato una crescita del 20%.

Come valutare i settori a rischio?

Il settore Finanza ha visto un notevole calo delle attività di M&A. Questo potrebbe indicare una minore attrattiva o una fase di consolidamento che potrebbe non offrire opportunità immediate per gli investitori. Uno strumento per monitorare l’andamento del comparto finanziario USA potrebbe essere il Financial Select Sector SPDR Fund (XLF).

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