Dopo gas e luce aumentano anche le bollette dell’acqua: ecco dove crescono di più le tariffe

Stefano Rizzuti

22 Marzo 2022 - 16:45

Non solo le bollette di luce e gas: nel 2021 sono aumentate anche quelle dell’acqua. Un report di Cittadinanzattiva mostra l’aumento dei prezzi ed evidenzia il problema della dispersione idrica.

Dopo gas e luce aumentano anche le bollette dell’acqua: ecco dove crescono di più le tariffe

Aumentano le spese per la bolletta dell’acqua in Italia. Nel 2021 la spesa media per l’acqua in Italia si è attestata a 460 euro, con un incremento del 2,6% rispetto all’anno precedente. I dati sul costo medio per le famiglie dell’acqua potabile sono stati presentati in occasione della Giornata mondiale dell’acqua dall’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva nell’ambito di un progetto finanziato dal Mise.

L’aumento dei costi dell’acqua si registra in ben due capoluoghi di provincia su tre e si affianca, per quanto riguarda le bollette, agli incrementi già registrati negli ultimi mesi per il gas e l’energia elettrica.

Quanto costa l’acqua: i prezzi delle bollette

I calcoli effettuati da Cittadinanzattiva riguardano le tariffe di una famiglia tipo, formata da tre componenti e con un consumo annuo di 192 metri cubi. La provincia in cui il costo è più alto è Frosinone, con una media annuale di 847 euro. Subito dietro troviamo altre province del Centro Italia, come Grosseto e Siena (829) e Livorno (810): tra le peggiori ci sono tantissime province toscane.

Al contrario le bollette dell’acqua più economiche sono quelle di Milano, con una media di 162 euro l’anno. Prezzi bassi anche nella provincia di Trento (163), a Isernia (166) e a Cosenza (185). I maggiori incrementi si sono registrati a Savona, Matera e Potenza, dove la crescita dei prezzi nell’ultimo anno è stata superiore al 13%.

Le regioni in cui le bollette dell’acqua sono più alte

Se andiamo a vedere i dati regionali, dal rapporto emerge che le tariffe più alte si pagano nel Centro Italia, con un costo medio di 630 euro l’anno. La spesa più bassa si ha in Molise (183) mentre quella più alta in Toscana (media di 729 euro).

Costi alti anche nelle Marche e nel Lazio (544) mentre tra i più bassi ci sono quelli registrati in Lombardia (338), Valle d’Aosta (291) e Trentino Alto Adige (216). Restano inoltre importanti differenze tra le province all’interno della stessa regione: tra Enna e Catania, per esempio, il gap è di 500 euro.

Aumenta il costo dell’acqua, resta problema dispersione idrica

Uno dei problemi principali legati al costo dell’acqua in Italia deriva dall’alto tasso di dispersione idrica. Che è ancora più elevato al Sud. Se prendiamo in considerazione solo i dati dei capoluoghi vediamo che nel 2021 il 36% dell’acqua nelle tubature è stato disperso.

Molte le differenze nei dati tra le diverse regioni: si passa dall’oltre 50% di Basilicata, Molise, Abruzzo e Campania al solo 22% della Lombardia e 26% delle Marche.

I problemi per l’acqua in Italia

Tra i maggiori problemi sottolineati nel report si fa riferimento soprattutto alla necessità di sostituire i contatori vecchi e malfunzionanti: così facendo si eviterebbe il problema delle mancate letture dei consumi e quindi delle bollette di conguaglio.

I problemi sui servizi per l’acqua sembrano essere diffusi, tanto che un cittadino su tre dice di aver avuto problemi relativi al servizio idrico: o per la fatturazione dei consumi sbagliata o per la ricezione di bollette di conguaglio molto elevate.

I consumi e gli sprechi

Nel 2021, secondo quanto emerge dal report, ogni cittadino ha utilizzato per usi domestici 166 litri al giorno di acqua, un dato comunque in calo rispetto al 2012, quando i litri erano 177. Restano anche qui ampie differenze regionali: si va dai 194 litri al giorno della Calabria ai 128 della Toscana. Dal 2012 le riduzione dei consumi si sono registrate ovunque tranne che in Calabria e Molise.

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# Acqua

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