Gas, la previsione di Tremonti per l’autunno: “Crisi energetica segnerà un cambio d’epoca per Italia e Ue”

Redazione

13 Settembre 2022 - 17:44

Intervistato da Money.it, l’ex ministro dell’Economia e candidato di Fdi alle elezioni politiche, Giulio Tremonti, parla della crisi del gas, dell’Euro e di cosa ci aspetta nei prossimi mesi.

Gas, la previsione di Tremonti per l’autunno: “Crisi energetica segnerà un cambio d’epoca per Italia e Ue”

L’Italia e l’Europa sono attese da un autunno e un inverno molto complicati. La crisi energetica ed economica è molto più che una semplice minaccia e la possibilità è che siamo di fronte a un “cambio di epoca”. Giulio Tremonti, ex ministro dell’Economia e candidato alle elezioni politiche con Fratelli d’Italia, parla della situazione economica italiana e degli scenari per i prossimi mesi in un’intervista a Money.it.

Dalla globalizzazione al suo parere sull’operato del governo Draghi passando per la crisi energetica e il ruolo dell’Italia nell’Eurozona, Tremonti spiega la sua posizione su diverse questioni economiche e dice di non voler fare il ministro ma spera di vincere la sua sfida nel collegio uninominale di Milano centro.

La crisi energetica e l’autunno in Italia

Tremonti parla di ciò che avverrà nei prossimi mesi, con la crisi energetica ed economica attesa per l’autunno e l’inverno, definendola un reale “cambio di epoca, una crisi che investe l’Europa e non solo l’Italia, una crisi che non era prevista”.

E che non fosse prevista, spiega, lo dimostrano le foto degli ultimi G7 o del G20 di Roma, quando i leader del mondo “sembravano turisti della storia”. Invece siamo di fronte a “fenomeni che vengono da lontano, che non si fermano a questi giorni: abbiamo avuto la pandemia che veniva da una globalizzazione non controllata”.

Come ricorda Tremonti, non c’è solo la guerra, ma soprattutto ci sono le conseguenze dell’inflazione. E non solo, c’è il rischio recessione ma anche il pericolo di “disordini sociali”, perché tra i rischi principali ci sono quelli derivanti dal lato sociale, delle famiglie. “Quello che mi stupisce è che finora erano tutti capaci di predicare e nessuno di prevedere”, aggiunge il candidato di Fdi.

I razionamenti in inverno

Tremonti polemizza poi sulla possibilità, concreta, di razionamenti dei consumi in inverno: “Questi interventi erano stati esclusi. Ricordo le parole di fiducia da parte del governo, in realtà pare che tutto questo si debba fare. Io conto molto sulla civiltà degli italiani, è stata così durante il Covid e sarà così anche durante questa fase. Un conto è ridurre il riscaldamento in casa, un conto è togliere il riscaldamento a una fabbrica, lì blocchi la fabbrica e perdi il lavoro”.

Il pericolo derivati e la speculazione

Uno dei pericoli principali sottolineati dall’ex ministro dell’Economia è quello riguardante i derivati sulle materie prime, che sarebbero “tornati” e sono “pericolosissimi”: “Quando si sente parlare di speculazione sul petrolio o del gas di cosa stiamo parlando?”.

Tremonti parla di speculazione: “Sui prezzi, sugli aumenti, la cosa impressionante è che dietro gli aumenti ci sono gli speculatori ma anche il governo che in Italia ha inventato la tassa sugli aumenti”. Oltre alla speculazione, a suo avviso, c’è una “grande confusione” che si è vista nella gestione di questa crisi: “Se uno vede quello che è stato fatto trae qualche dubbio sull’intelligenza di governo messa in campo. Prima è stato detto mettiamo un tetto e lo imponiamo alla Russia, pensare che guardino ai grafici è evidentemente ridicolo: pensare che il solo annuncio, il solo strumento del tetto fosse imponibile alla Russia, mi sembrava abbastanza infondato”.

La globalizzazione per Giulio Tremonti

Tremonti parla anche del suo libro ’Globalizzazione. Le piaghe e la cura possibile’. Per l’ex ministro la “globalizzazione in sé non è opera del diavolo, era una cosa giusta e inevitabile. Ma era evitabile farla in un tempo così breve. Sarebbe stato giusto farlo in un tempo un po’ più lungo e più saggio”.

Il giudizio sul governo Draghi

Il candidato di Fdi non risparmia critiche al governo guidato da Mario Draghi, ricordando come fosse nato sul presupposto di un clima nuovo che avrebbe dovuto portare a grandi riforme. Tremonti divide l’esperienza del governo Draghi in prima e dopo il Quirinale, criticando soprattutto la seconda fase.

Infine l’ex ministro dell’Economia parla dell’Euro, rispondendo a una domanda sulla possibilità che l’Italia riconquisti sovranità: “Se uno pensa di uscire dall’Euro non mi pare il momento. Se sei dentro devi sapere che il valore del risparmio dipende anche dalle cose che fai o non fai in Italia. Se questa è sovranità la conseguenza è il fatto che c’è l’Euro, ma devi avere governi e capacità per gestire questa situazione”.

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