Il prezzo del gas scende sotto la soglia dei 100 euro al megawattora, ma quali sono le conseguenze? Cosa cambierà per le bollette? Ecco perché non basterà a evitare la riduzione forzata dei consumi.
Il prezzo del gas è sceso, dopo mesi, sotto la soglia dei 100 euro. Una buona notizia per famiglie e imprese che sperano in una riduzione delle bollette di luce e gas. Riduzione che sembra probabile e che potrebbe arrivare nei prossimi mesi, ma quando esattamente? Cosa potrebbe succedere?
Secondo Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, a oggi si può prevedere “una riduzione nei prossimi mesi” delle bollette di luce e gas. Un calo dei costi per famiglie e imprese sembra quindi possibile, ma ci vorrà ancora del tempo per vedere gli effetti reali del prezzo più basso del gas.
Il calo dei prezzi è dovuto a diverse motivazioni. Innanzitutto il fatto che l’Italia e l’Ue sono riusciti a riempire le scorte. Ma non solo, perché il mese di ottobre più caldo del solito ha permesso di tenere i termosifoni spenti e, di conseguenza, ridurre la richiesta di gas. Scenario che fa ovviamente scendere i prezzi. Ma che non basterà a evitare i razionamenti. Entriamo nel dettaglio.
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Prezzo del gas scende sotto i 100 euro
Nella giornata del 24 ottobre il prezzo del gas era sceso sotto i 100 euro. Oggi, 25 ottobre, le quotazioni sono continuate a calare: sul Ttf di Amsterdam il prezzo è in flessione del 6,4% fermandosi a poco meno di 93 euro al megawattora. Inoltre in Ue continuano ad aumentare gli stoccaggi: i depositi di gas sono pieni al 93,61%, con alcuni Paesi che hanno quasi completato le scorte (per esempio la Francia sopra il 99%). L’Italia si attesta al 94,8%.
Bollette, cosa succederà secondo Draghi
La riduzione del prezzo del gas era attesa dopo l’accordo Ue sul price cap e sul fondo comune. Lo aveva detto l’ex presidente del Consiglio, Mario Draghi, dopo il Consiglio europeo, spiegando che le decisioni prese a Bruxelles avrebbero portato un calo del prezzo del gas che si sarebbe tradotto “presto in bollette più basse”.
Bollette, scendono i prezzi di luce e gas?
Il calo dei prezzi in bollette era atteso anche da Arera, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, come spiegato dal presidente Stefano Besseghini, secondo cui la situazione era in leggero miglioramento. Un calo dei costi dovuti al fatto che in questo periodo i condizionatori sono spenti e i riscaldamenti ancora non sono stati accesi, producendo una riduzione dei consumi che ha evitato la risalita dei prezzi del gas.
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Quanto potevano aumentare le bollette
Secondo il Codacons, la discesa del prezzo del gas può evitare una nuova stangata ai consumatori, evitando il rincaro del 70% sulle tariffe che era stato previsto nelle scorse settimane. Restano, però, gli aumenti finora registrati, pari a 545 euro in più in un anno solo per il gas. Inoltre il Codacons si dice preoccupato per i possibili nuovi aumenti legati, per esempio, alla riaccensione dei riscaldamenti o ad altri eventuali stop alle forniture del gas.
Resta il razionamento: riduzione dei consumi inevitabile?
Quindi il prezzo del gas è destinato a salire nuovamente nelle prossime settimane, soprattutto nelle settimane più fredde dell’inverno (solitamente tra gennaio e febbraio). Il timore di un inverno particolarmente rigido resta, nonostante l’autunno finora molto più caldo del solito.
E il freddo potrebbe mettere a rischio le riserve italiane: in caso di necessità si potrebbe ricorrere a tutte le scorte di gas, restando poi a secco in vista della stagione successiva (2023/2024), quella ritenuta dagli esperti come la più problematica.
Proprio per queste ragioni è inevitabile un taglio dei consumi: i razionamenti in Italia e in Europa ci saranno, spiega Tabarelli. Secondo il quale “stiamo andando verso un razionamento, lo sanno tutti”. Quindi resta sicuramente in piedi il piano per la riduzione degli orari di accensione dei riscaldamenti anche nelle abitazioni private, non escludendo inoltre altre misure restrittive per risparmiare gas.
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