Secondo quanto affermato dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, il prezzo delle bollette del gas dovrebbe diminuire del 40%. Ecco da quando e perché.
Il prezzo delle bollette del gas dovrebbe diminuire del 35%, o addirittura del 40%, almeno stando alle parole del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Il quale nei giorni scorsi ha dichiarato di poter contare su un taglio sul prezzo del gas di tale portata.
Una riduzione del prezzo del 40% sarebbe un sollievo e una vera boccata di ossigeno per le famiglie italiana che negli ultimi mesi hanno visto lievitare sempre più il costo della ricevuta mensile. A causa della crisi energetica, ormai in atto dallo scoppio del conflitto russo-ucraino e le conseguenti sanzioni a Mosca, si stima che da gennaio a dicembre 2022 la spesa per il gas sia aumentata del 64,8%, aumento che si è ripercosso anche sulle imprese.
È bene sapere dunque che alla diminuzione del prezzo delle bollette del 40% hanno contribuito anche tutti gli aiuti previsti dai governi e stanziati nell’ultimo anno per famiglie imprese. Aiuti e provvedimenti che scadranno a marzo, ma il ministero dell’Economia è già al lavoro per nuove misure. Davanti a una simile notizia sicuramente in molti oltre a domandarsi quando arriverà la prima bolletta a prezzo ridotto, si domandano come questo sia possibile e soprattutto quale sarà la via che il ministero intraprenderà a partire dal 1° aprile. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
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Secondo quanto spiegato dal ministro dell’Economia, la prima bolletta del gas più leggera del 35-40% dovrebbe essere quella di gennaio 2023. A partire dalla prossima bolletta, quindi le famiglie dovrebbero tirare un sospiro di sollievo. In realtà tutto dipende dall’Arera (l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente), che comunicherà nei prossimi giorni i nuovi prezzi del gas, che si applicheranno sulla bolletta di gennaio.
L’Arera, infatti, calcola l’andamento medio del prezzo del metano sul mercato Psv (punto di scambio virtuale del gas) e a gennaio il prezzo medio è stato di 74 euro al Megawattora, contro i 117 euro di dicembre, e i prezzi nell’ultima settimana sono calati ancora avvicinandosi ai 50 euro al megawattora, il valore più basso da oltre un anno, considerando che durante l’estate sono stati registrati picchi oltre 340 euro. Lo “sconto” dovrebbe quindi oscillare tra il 34%-35%. Mancando ancora due giorni di contrattazioni, l’Arera, manovrando altre voci, potrebbe però ridurre ulteriormente il costo del gas arrivando al 40%, come pronosticato da Giorgetti.
Un vero e proprio sollievo per imprese e famiglie, se si considera che una famiglia con consumi nella norma, con una media di 1.400 metri cubi annui ha speso circa 1.866 euro ( con un aumento del 64,8% rispetto al 2021). E per quanto riguarda le imprese, la Cgia di Mestre ha stimato che nel 2022 le tariffe di luce e gas siano aumentate di 91,5 miliardi, nonostante i provvedimenti che per il 2022 hanno azzerato gli oneri di sistema, quei costi extra che pesano fino al 20% in bolletta.
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Eppure, nonostante la notizia - più che positiva - della diminuzione del prezzo delle bollette del 40%, chi guarda al futuro non può che preoccuparsi per i provvedimenti ormai prossimi alla scadenza.
Infatti, tutti gli aiuti forniti dallo Stato per calmierare i costi energetici scadranno a fine marzo, ma il ministero dell’Economia è già all’opera per panificare nuove misure, le quali avranno - come affermato da Giorgetti - meccanismi diversi rispetto a quelli attuati fino ad oggi.
In particolare, il ministro dell’Economia ha parlato di un nuovo provvedimento, i cui contorni devono ancora essere ben definiti, che vorrebbe premiare” chi ha assunto comportamenti di “consumo virtuosi”.
Stiamo anche lavorando a un meccanismo per il quale si paghi a un prezzo che ho definito “politico” i consumi in linea con i precedenti e con prezzi che seguono il mercato le eccedenze, per premiare i virtuosi e chi risparmia nei consumi.
A questo punto non resta che aspettare il nuovo provvedimento, soprattutto per conoscere questo prezzo “politico” che il Ministero vorrebbe applicare ai consumi delle famiglie, magari riportando i prezzi a quelli antecedenti la crisi energetica, oppure cercando di calmierare quelli attuali.
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