I genitori si possono rifiutare di mandare il figlio a scuola?

Teresa Maddonni

4 Ottobre 2021 - 18:53

Cosa rischia il genitore che non manda il figlio a scuola? Quando scatta l’obbligo scolastico e quali sono le sanzioni per chi non lo rispetta? Vediamo cosa dice la legge.

I genitori si possono rifiutare di mandare il figlio a scuola?

I genitori possono in alcuni casi rifiutarsi di mandare i figli a scuola senza incorrere in sanzioni penali o civili e questo per una serie di norme che si sono susseguite negli anni nonostante l’obbligo scolastico.

Il Covid ha acceso i riflettori sulla scuola e sul fenomeno endemico della dispersione scolastica che riguarda i giovanissimi. Insieme alla dispersione scolastica è emerso anche il fenomeno del calo degli apprendimenti e che sembra si sia acuito con la pandemia avendovi contribuito anche la Dad.

I genitori che non mandano i figli a scuola possono rischiare di essere perseguiti penalmente e incorrere in una multa, ma solo fino a una certa età del minore e senza tenere conto dell’obbligo. A stabilirlo anche alcune sentenze della Cassazione, l’ultima risalente al 2020.

Vediamo allora cosa rischia, e quando, chi non manda i figli a scuola dal punto di vista civile e penale guardando alla legge e alla giurisprudenza.

Un genitore può rifiutarsi di mandare il figlio a scuola nonostante l’obbligo

In Italia è obbligatorio mandare i figli a scuola per almeno 10 anni nella fascia di età compresa tra i 6 e i 16 anni, quindi a partire dalla scuola elementare.

L’obbligo tuttavia non ferma, come abbiamo anticipato, spesso e volentieri l’abbandono scolastico.

Per i genitori di bambini piccoli che frequentano il nido o la scuola materna non è prevista nessuna sanzione in caso di rifiuto, dato che la frequenza non è obbligatoria.

Le cose cambiano per gli alunni delle elementari, dal momento che la primaria è considerata scuola dell’obbligo: i genitori che non mandano i figli alle elementari commettono il reato previsto dall’articolo 731 del Codice penale. In questo caso il genitore deve pagare un’ammenda fino a 30 euro.

I rischi per i genitori dovrebbero protrarsi fino alle scuole medie almeno data l’esistenza dell’obbligo scolastico, ma delle sentenze della Cassazione hanno evidenziato come le norme che si sono susseguite negli anni abbiano alla fine previsto la penalizzazione solo per i genitori che non mandano a scuola i figli alle elementari.

La Corte di Cassazione con sentenza n. 23488 del 3 luglio 2020 ha confermato che in seguito all’abrogazione dell’art. 8 della Legge n. 1859/1962 a opera del D. Lgs 212/2010, all. I, parte 52 allo stato attuale risulta essere penalmente sanzionato soltanto l’inadempimento dell’obbligo di istruzione elementare. La norma del codice non è più applicabile nel caso di mancato assolvimento dell’obbligo dell’istruzione media secondaria.

Una decisione questa che trova conferma anche in precedenti sentenze (Cass. Pen. 4520/2017; Cass. Pen. n. 4523/2017; Cass. Pen. n. 50624/2017).

Il legislatore quindi ha prima introdotto con la legge n. 296/2006 e il Decreto Ministeriale n. 139/2007 le norme in materia di adempimento dell’obbligo scolastico per almeno 10 anni, ma ha poi escluso di fatto con il decreto n. 212/2010 di cui abbiamo detto, la punibilità dei genitori che non mandano i figli a scuola nella secondaria di primo grado.

Rifiutarsi di mandare i figli a scuola con l’homeschooling

Alcuni genitori possono rifiutarsi, nel rispetto della legge, di mandare i figli a scuola senza incorrere in rischi di natura penale sempre quando decidono di praticare homeschooling.

Si tratta della scuola familiare o istruzione parentale, laddove lo Stato riconosce il diritto dei genitori a non mandare i figli a scuola per impartire loro lezioni a casa. Occorre infatti distinguere l’obbligo scolastico dal diritto allo studio dei giovani.

L’homeschooling è legale, sancita dalla Costituzione e dalla legge italiana. In Italia ciò che è obbligatorio non è la frequenza di un istituto scolastico, ma l’istruzione quindi attenendosi a delle regole i genitori possono scegliere l’istruzione domestica.

Il genitore che si rifiuta di mandare il figlio a scuola optando per l’homeschooling è tenuto a rispondere a un dirigente scolastico della scuola più vicina al proprio domicilio e il bambino o ragazzo istruito dal proprio genitore è tenuto a superare ogni anno un esame di idoneità per accedere all’anno successivo.

Questo permette pertanto allo studente di trovarsi in pari con coloro che invece vanno a scuola e quindi anche con la possibilità di accedere poi al diploma e agli studi universitari. Per approfondire nel dettaglio rimandiamo a un articolo completo di Money.it sull’argomento.

Iscriviti a Money.it