«La politica di sicurezza e difesa comune dell’UE si è dimostrata incapace di stabilire un sistema europeo indipendente di sicurezza collettiva».
La AfD discuterà della separazione della Germania dalla NATO durante la sua assemblea per le elezioni europee alla fine di luglio. In una proposta presentata da sette presidenti regionali provenienti da diverse correnti del partito, si afferma: «Il cambiamento di epoca deve significare che gli Stati europei assumano finalmente la responsabilità della propria sicurezza invece di rifugiarsi sotto l’ombrello protettivo di un lontano ed egoistico egemone». Si afferma inoltre che la politica dell’Unione Europea sta portando i paesi europei «al declino». «La politica di alleanza militare ha aggravato ulteriormente queste tendenze. La politica di sicurezza e difesa comune dell’UE si è dimostrata incapace di stabilire un sistema europeo indipendente di sicurezza collettiva rispetto alla NATO guidata dagli Stati Uniti».
Tra i firmatari della proposta, oltre ad altri membri, vi sono i presidenti regionali della AfD della Turingia, dell’Assia, della Baviera, della Bassa Sassonia, del Baden-Württemberg, del Nord Reno-Westfalia e della Sassonia, ovvero Björn Höcke, Andreas Lichert, Stephan Protschka, Frank Rinck, Emil Sänze, Martin Vincentz e Jörg Urban. Si tratta di una coalizione piuttosto insolita: mentre Höcke, Lichert, Protschka, Sänze e Urban sono considerati appartenenti all’ala nazionalista del partito, Rinck e il potente leader regionale Vincentz appartengono a una corrente meno radicale.
La proposta mira a modificare il preambolo della proposta guida della Commissione per il programma federale. Le richieste verrebbero così collocate all’inizio del programma per le elezioni europee. Nella proposta si afferma inoltre che gli Stati Uniti, attraverso l’allargamento dell’UE e della NATO, hanno ottenuto un’«influenza ancora più profondo sull’ordine europeo». «I paesi europei vengono così trascinati in conflitti che non sono loro e che sono diametralmente opposti ai loro interessi naturali, cioè le relazioni commerciali fruttuose nella regione euroasiatica». Con il termine «regione euroasiatica» si intende un «Europa da Lisbona a Vladivostok», un concetto che risale all’estremista di destra russo Alexander Dugin.
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