Secondo la Commissione europea ci potrebbe essere stato un accordo tra banche tedesche e olandesi per speculare sui titoli di Stato, compresi quelli italiani. I nostri Btp sono ancora a rischio?
Un accordo segreto, in violazione delle normative europee antitrust, per “affossare” Paesi come l’Italia. È questa l’ipotesi su cui sta lavorando la Commissione europea, mettendo nel mirino la prima banca tedesca, la Deutsche Bank, e la seconda olandese, la Rabobank. I due istituti di credito avrebbero infatti messo in piedi un cartello per speculare sui titoli di Stato europei, soprattutto quelli più facilmente attaccabili, come i Btp italiani.
L’intesa ci sarebbe stata tra il 2005 e il 2016, proprio negli anni della grande crisi finanziaria e del suo riflesso sui debiti pubblici delle nazioni del Sud Europa. Insomma, per l’Italia il periodo dello spread impazzito (a quasi 500 punti base), dei governi tecnici o di larghe intese e dell’austerità.
Ora il momento è diverso, eppure tra crisi energetica, Covid e politiche monetarie restrittive della Bce, nonostante il Pnrr l’Italia si ritrova con un debito pubblico record che probabilmente aumenterà ancora in assenza di nuovi interventi europei. La domanda che ora sorge spontanea, quindi, è: c’è ancora un pericolo di forte speculazione sui Btp italiani da parte di banche di Paesi economicamente più forti? [...]
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