Quanto rendono €25.000 su Bonos e BTP a 5 anni dopo il taglio dei tassi di interesse BCE?

Stefano Vozza

23 Aprile 2025 - 12:52

Rendimenti annui lordi e complessivi su due prodotti sovrani del reddito fisso a medio termine. Rischi e rendimenti a confronto

Quanto rendono €25.000 su Bonos e BTP a 5 anni dopo il taglio dei tassi di interesse BCE?

La vita è fatta di scelte dal mattino alla sera e, nel campo degli affari e dell’economia in generale, di arbitraggi. Tradotto, ottimizzo il ritorno con questa o quella scelta, quale opzione mi offre di più a parità di tempo e/o costi e/o rischio? Nulla di nuovo sotto il sole, ordinaria amministrazione.

Giovedì 17 la BCE ha tagliato per la 7° volta il costo del denaro di 25 punti base portandolo al 2,25% dal precedente 2,50%. Pro e contro, come sempre: costeranno in meno i mutui, ma renderanno anche meno gli asset del reddito fisso.

A grandi linee quest’ultimi dipendono da due elementi chiave (ma non sono gli unici): il tasso di riferimento della Banca Centrale e lo spread emittente. Vediamo allora quanto rendono oggi € 25.000 su Bonos e BTP a 5 anni dopo il taglio dei tassi di interesse BCE.

Il Bonos con cedola annua lorda al 2,70%

Al pari dei titoli del Tesoro del MEF, anche quelli spagnoli sono strumenti sovrani emessi dal Governo di Madrid per finanziare il proprio debito pubblico. Per larghi aspetti, quindi, valgono le stesse considerazioni valevoli per i bond nazionali.

Il Bonos con codice ISIN ES0000012O00 è relativamente giovane avendo data emissione 12/11/2024 e data scadenza e rimborso finale al 31/01/’30. La durata residua è di 4 anni e 9 mesi circa e il taglio minimo di sottoscrizione è invariato a 1.000 €. L’obbligazione ha una cedola lorda del 2,70%, il 2,3625% al netto della ritenuta fiscale, e una periodicità annuale. La data del prossimo stacco è il 31/01/’26 mentre il rateo lordo di quella in corso in maturazione è dello 0,61% circa.

Ancora, rispetto al prezzo di aggiudicazione di 99,77 di 5 mesi fa c’è che il titolo oggi prezza sui 101,39, a discapito del payout effettivo a scadenza. Ai corsi attuali il rendimento effettivo a scadenza lordo e netto è, nell’ordine, del 2,39% e del 2,06%. Poco prima della metà di marzo, un mesetto fa, lo si acquistava anche sotto cento (99,5 circa), a tutto vantaggio del rendimento.

Il BTP a tasso fisso dell’1,35% annuo lordo

Mettiamolo ora a confronto con un quasi pari durata nazionale, il BTP Tf1,35% con data emissione e scadenza all’1/06/’19 e all’1/04/’30. Rispetto all’omologo spagnolo ha un periodo di maturazione di 2 mesi superiore e una durata residua di quasi 5 anni esatti. Il bond ha codice ISIN IT0005383309 ed è anch’esso negoziato sul MOT.

La cedola annua lorda in questo caso è giusto la metà della precedente, l’1,35%, pari all’1,18125% netto annuo, mentre la periodicità è semestrale. A inizio aprile il Tesoro ha riconosciuto lo 0,675% lordo sul semestre precedente. Attualmente lo si acquista sui 94,13, ma da gennaio ad oggi i due recenti minimi di periodo sono stati a 91,25 (13/01/’25) e a 91,58 (06/03/’25). Ai corsi attuali i rendimenti effettivi a scadenza, lordo e netto, sono pari a 2,64% e 2,46% (dati: Borsa Italiana).

Quanto rendono € 25.000 su Bonos e BTP a 5 anni dopo il taglio dei tassi di interesse BCE?

Posta dal lato dei ritorni, quindi, l’obbligazione nazionale rende di più a quasi parità di durata. Su un ipotetico capitale di 25mila € gli incassi netti (di sola ritenuta fiscale) da qui a scadenza, e ai prezzi attuali, sarebbero pari a:

  • Bonos Fx 2.7% Jan30: 5 rate annue da 590,63 €, di cui però solo 4 godute in pieno. Su quella in corso di maturazione bisogna sottrarre il rateo già maturato (da riconoscere a chi ci vende il titolo) pari a circa 125 € su ipotetici 25mila €. Poi va considerato che a scadenza il rimborso sarà di 25mila €, mentre il controvalore impegnato ai prezzi attuali sarebbe di 25.347,50 €, commissioni bancarie escluse;
  • Btp Tf 1,35% Ap30: 10 rate semestrali sui 148 € scarsi, di cui solo 9 godute in pieno per lo stesso motivo di cui sopra. In questo caso il rateo già maturato da riconoscere alla controparte sarebbe di 14 € circa. A scadenza, invece, stavolta va considerata la plusvalenza tra i 25mila € finali e i 23.532,50 € di controvalore iniziale. Ovviamente anche il capital gain andrà tassato al 12,50%.

Infine un occhio ai rischi, che qui li misuriamo facendo cenno alle rispettive duration modificate. Esse sono pari al 3,56 per l’obbligazione sovrana estera e al 4,30 per la “collega” italiana. Maggiori ritorni a maggiori rischi, com’era facilmente intuibile.

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