Gestione patrimoniale, definizione e differenza con i fondi comuni

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06/08/2024

La gestione patrimoniale è una forma di investimento per chi vuole ottenere una rivalutazione del capitale: ecco come funziona e quando conviene.

Gestione patrimoniale, definizione e differenza con i fondi comuni

La gestione patrimoniale rappresenta un servizio finanziario molto importante per chi desidera massimizzare il rendimento di ciò che si investe. Ma di cosa si tratta e quando conviene? La gestione patrimoniale è una forma di investimento con cui si affida la gestione del proprio patrimonio a società specializzate a operare per conto dell’investitore nei limiti del mandato sottoscritto tra le parti.

È l’intermediario incaricato che decide, quindi, come investire il capitale del cliente investitore. Ecco, allora, definizione, tipologie e funzionamento della gestione patrimoniale, con un occhio anche ai vantaggi e alla tassazione prevista.

Cos’è la gestione patrimoniale: definizione e obiettivi

Come anticipato, per dare una definizione di gestione patrimoniale, potremmo affermare che:

La gestione patrimoniale è una forma di investimento in cui il risparmiatore affida la gestione del proprio patrimonio a società specializzate. Questo servizio si concretizza attraverso la sottoscrizione di un contratto, noto come mandato di gestione, che stabilisce i termini e le modalità dell’accordo tra le parti. L’intermediario ha l’autorità di operare autonomamente sul denaro del cliente, sempre nei limiti stabiliti dal mandato.

Le gestioni patrimoniali sono, quindi, dei contratti di investimento tra banca e cliente attraverso cui il risparmiatore affida con un mandato la gestione del patrimonio. Una volta conferito il mandato e il denaro il gestore non potrà utilizzare il capitale per altre finalità, ma dovrà attenersi alle linee guida conferite dal cliente.

L’obiettivo della gestione patrimoniale è chiaramente l’ottenimento di una rivalutazione nel tempo del capitale depositato. Questo servizio è particolarmente adatto ai clienti con ingenti capitali che desiderano massimizzare il rendimento dei loro investimenti.

I soggetti autorizzati a offrire servizi di gestione patrimoniale sono:

  • Società di Gestione del Risparmio (SGR)
  • Società di Intermediazione Mobiliare (SIM)
  • Player bancari abilitati

Questi enti sono regolati da Banca d’Italia e Consob, garantendo un elevato livello di professionalità e sicurezza per gli investitori. La gestione patrimoniale offre al risparmiatore la possibilità di delegare la gestione del proprio denaro a professionisti esperti nel settore finanziario.

Come funziona la gestione patrimoniale

La gestione patrimoniale ha inizio con la sottoscrizione di un mandato di gestione da parte del risparmiatore. Questo documento conferisce all’intermediario finanziario l’autorità di gestire il capitale del cliente in modo discrezionale. In cambio di una commissione, l’intermediario mette a disposizione le proprie competenze finanziarie per ottimizzare il rendimento del capitale affidato.

Un aspetto fondamentale della gestione patrimoniale è, come detto, la profilazione del cliente. Attraverso la compilazione del questionario MIFID, si definisce il profilo di rischio dell’investitore. Questo processo tiene conto degli obiettivi finanziari, della propensione al rischio e delle esigenze specifiche del cliente. La profilazione è essenziale per costruire un portafoglio di investimento personalizzato e adeguato.

Sulla base del profilo del cliente, poi, il gestore costruisce un portafoglio di investimento diversificato. A differenza dei fondi comuni, la gestione patrimoniale offre un servizio più personalizzato, con portafogli potenzialmente diversi per ogni cliente. Il gestore ha la discrezionalità di effettuare acquisti e vendite sul mercato mobiliare, sempre rispettando i limiti stabiliti nel mandato.

Tipologie di gestione patrimoniale

La gestione patrimoniale può essere suddivisa in due grandi categorie: le gestioni patrimoniali mobiliari (GPM) e le gestioni patrimoniali in fondi (GPF).

  • Nelle GPM il patrimonio è investito principalmente in azioni, obbligazioni, ETF e derivati, quindi principalmente in strumenti finanziari. Questo tipo di gestione è solitamente offerto dalle banche, che ricevono un mandato dal cliente per gestire il capitale. Le GPM sono particolarmente adatte agli investitori che desiderano una gestione più diretta e personalizzata del proprio portafoglio.
  • Le GPF, invece, investono il patrimonio del cliente in quote di fondi comuni e SICAV. Questa tipologia di gestione è adatta a qualsiasi categoria di risparmiatori e offre una maggiore diversificazione. Le GPF possono essere ulteriormente suddivise in Monobrand - investono in fondi di una singola società - e Multibrand - investono in fondi di diverse entità. Questa distinzione offre agli investitori la possibilità di scegliere tra una gestione più concentrata o più diversificata.

Le gestioni patrimoniali miste combinano, infine, elementi delle GPM e delle GPF, offrendo una maggiore flessibilità nella composizione del portafoglio. Questo approccio permette di bilanciare i vantaggi di entrambe le tipologie, adattandosi alle esigenze specifiche dell’investitore.

Differenze tra gestioni patrimoniali e fondi comuni

La gestione patrimoniale si distingue dai fondi comuni principalmente per il suo approccio individualizzato. Mentre nei fondi comuni la gestione è collettiva e il capitale dei risparmiatori confluisce in un unico monte, nella gestione patrimoniale ogni cliente ha un conto intestato a suo nome. Questo significa che tutte le operazioni sono registrate individualmente, mantenendo l’identità del conferimento del risparmiatore.

La gestione patrimoniale offre un potenziale elevato grado di personalizzazione. Il cliente può fornire indicazioni al gestore riguardo alle caratteristiche di gestione del capitale, personalizzando così il rapporto con l’intermediario. Tuttavia, è importante notare che nella realtà, soprattutto per importi inferiori ai 5 milioni di euro, i prodotti offerti sono spesso standardizzati e il rapporto diretto gestore-cliente può rimanere limitato.

Nella gestione patrimoniale, inoltre, il cliente mantiene la proprietà diretta degli strumenti finanziari. Questo aspetto ha implicazioni pratiche, come la necessità di considerare le diverse dimensioni dei portafogli nell’acquisto di azioni o obbligazioni.

La tassazione della gestione patrimoniale: tutti i vantaggi

La gestione patrimoniale offre vantaggi significativi in termini di ottimizzazione fiscale. Il calcolo delle imposte avviene annualmente sul risultato netto complessivo della gestione, applicandosi solo in caso di rendimento positivo. Questo approccio differisce dal regime amministrato o dall’acquisto di singoli titoli, dove la tassazione avviene alla vendita di ogni strumento.

Un aspetto particolarmente vantaggioso è la gestione delle minusvalenze. In caso di performance negativa, si genera un credito d’imposta utilizzabile per compensare le plusvalenze nei successivi quattro anni. Questo meccanismo può ridurre notevolmente l’impatto fiscale sui rendimenti a medio termine.

Tuttavia, è importante considerare che la tassazione annuale può influenzare l’efficacia dell’interesse composto. In periodi di rendimenti positivi consecutivi, l’applicazione dell’imposta alla fine di ogni anno può limitare la crescita del capitale.

Per gli investitori di lungo periodo, questo trattamento fiscale presenta sia vantaggi che svantaggi. Da un lato, la compensazione delle minusvalenze offre un’opportunità di ottimizzazione fiscale. Dall’altro, la tassazione annuale può penalizzare le performance complessive, soprattutto in scenari di crescita costante del mercato.

Quindi, la gestione patrimoniale offre un regime fiscale unico che può risultare particolarmente vantaggioso in contesti di mercato volatili o negativi, ma richiede una valutazione attenta in relazione agli obiettivi di investimento a lungo termine.

FAQ, domande frequenti

Quali sono le principali differenze tra la gestione patrimoniale e i fondi comuni?

  • La gestione patrimoniale si caratterizza per una gestione personalizzata del capitale di ciascun cliente, a differenza dei fondi comuni dove i capitali di tutti i partecipanti vengono aggregati e gestiti collettivamente come un unico patrimonio.

Cosa si intende con il termine «gestioni patrimoniali»?

  • Con «gestioni patrimoniali» si fa riferimento a servizi offerti da banche e società finanziarie per la gestione ottimizzata dei rendimenti finanziari di individui, famiglie o enti, basandosi su specifici obiettivi di investimento.

In cosa consiste la gestione patrimoniale?

  • La gestione patrimoniale è un servizio in cui un intermediario finanziario autorizzato si occupa di gestire in modo discrezionale le somme di denaro affidategli, operando scelte di investimento e disinvestimento in valori mobiliari secondo le esigenze del cliente.

Cosa sono esattamente i fondi comuni di investimento?

  • I fondi comuni di investimento sono prodotti finanziari gestiti da società di gestione del risparmio che raccolgono capitali da più investitori per investirli collettivamente in diverse attività finanziarie come azioni, obbligazioni e titoli di stato, o in alcuni casi, anche in immobili.

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