La settimana è iniziata con un forte apprezzamento del Dollaro americano contro la maggior parte delle principali valute. A farne maggiormente le spese sono le monete emergenti
La prima seduta della settimana è caratterizzata dalla forza del Dollaro Usa contro tutte le principali valute. Particolarmente penalizzata la Corona norvegese, che lascia sul terreno lo 0,98% nei confronti del biglietto verde.
Performance delle valute del G10. Fonte: Bloomberg
A pesare sulla moneta della Norvegia i dati sull’inflazione del Paese, che a gennaio si è attestata al 2,1% contro il 2,2% previsto dall’istituto centrale norvegese. A mettere in difficoltà la valuta sono anche le perdite registrate dal petrolio.
Anche la Sterlina inglese è in affanno oggi: il Cable perde lo 0,61% a causa della persistente incertezza legata al tema della Brexit, che rende il cambio estremamente volatile. A ciò si uniscono i recenti dati negativi sul Pil del Regno Unito.
Il Dollaro neozelandese è invece la valuta migliore tra quelle del G10, perdendo appena lo 0,07% sul Dollaro statunitense. Il Franco svizzero riassorbe il declino avuto con il flash crash di oggi, deprezzandosi dello 0,36% contro il biglietto verde.
Performance delle valute emergenti. Fonte: Bloomberg
Sul fronte delle valute emergenti brilla il Baht tailandese, in progresso dello 0,31% sul Dollaro americano. Crolli superiori al punto percentuale per il Real brasiliano, il Peso messicano e il Rand sudafricano, che lasciano rispettivamente sul terreno l’1,02%, l’1,03% e l’1,24% nei confronti della moneta statunitense.
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