Gli utili delle aziende tech sembrano confermare e in certi casi superare le aspettative anche nel Q3 2024. Il motivo? Ancora una volta il boom dell’AI.
Nonostante le voci di una possibile bolla speculativa nell’ambito dell’AI, i principali titoli tecnologici stanno mantenendo una crescita sostenuta.
Il sentiment negativo, promosso dai cosiddetti “trader apocalittici”, che prevedono una crisi imminente, non ha finora avuto un impatto negativo.
Al contrario, le performance finanziarie dei colossi tech sembrano suggerire che il mercato ha ancora ampio margine di crescita, specialmente per quelle aziende che riescono a integrare soluzioni di intelligenza artificiale nei loro modelli di business.
Alphabet e la spinta dell’AI
Questa settimana, Alphabet (Google) ha avuto un ruolo centrale nella narrativa degli utili tecnologici. Dopo aver pubblicato i suoi risultati trimestrali, il titolo ha visto una risposta abbastanza neutrale, fino a ieri, giornata in cui il titolo ha registrato un’apertura positiva con un balzo del 4% e chiuso al 2,82% in rialzo. Alphabet ha segnalato un aumento dei ricavi del 15%, dato cruciale che ha superato le aspettative del mercato e ha rafforzato l’ottimismo rispetto alla previsione complessiva per l’anno.
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Il merito di questa crescita? Le vendite nel settore cloud, che si sono rivelate un propulsore fondamentale. Google ha infatti investito molto nella propria infrastruttura cloud, anche con un occhio rivolto all’AI. Secondo quanto dichiarato dal CEO Sundar Pichai, un quarto del nuovo codice sviluppato da Google è inizialmente generato dall’intelligenza artificiale e successivamente revisionato dal team di ingegneri, una pratica che evidenzia come l’AI stia già apportando un beneficio tangibile.
AMD e TSMC: luci e ombre nel settore AI
Anche altri attori chiave nel settore AI e dei semiconduttori hanno fatto eco al ruolo crescente dell’intelligenza artificiale nelle loro strategie. Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (TSMC), azienda leader nella produzione di chip avanzati, ha espresso opinioni positive sull’impatto dell’AI nel lungo termine, vedendo nella tecnologia un elemento strategico per l’evoluzione futura.
Tuttavia, non tutte le aziende tech hanno registrato dati in crescita. Le azioni di AMD sono scese mercoledì scorso dopo che la società ha previsto ricavi inferiori alle attese per il trimestre di dicembre. Nonostante la performance non ottimale, AMD ha confermato il proprio impegno nel settore AI, sottolineando il ruolo delle GPU per data center, essenziali per le applicazioni di intelligenza artificiale. Questa leggera flessione sembra più legata a fattori specifici di breve periodo piuttosto che a una mancanza di fiducia nell’evoluzione del settore.
FAANGs e la corsa all’oro dell’AI
Anche le altre società FAANG sono pienamente coinvolte nella “corsa all’oro” dell’AI. Microsoft, per esempio, continua a investire massicciamente nell’infrastruttura per l’intelligenza artificiale, sviluppando nuovi data center e strumenti di calcolo avanzati. Non mancano le notizie positive: i ricavi di Microsoft sono aumentati del 16%, mentre l’utile dell’11%.
Meta, dal canto suo, sta incrementando gli investimenti nei data center AI, puntando soprattutto sulla ricerca per il Metaverso e il potenziamento delle capacità di elaborazione linguistica e visiva. Nel Q3, i ricavi di Meta sono saliti del 19%; anche l’utile ha reagito positivamente, con un aumento del 35%.
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