L’operazione Google-Fitbit sotto la lente UE. Quali rischi?
L’acquisizione di Fitbit da parte di Google è finita nel mirino dell’UE.
Il motivo? Da ricercare nelle possibili conseguenze sul fronte concorrenza che l’operazione potrebbe determinare.
Le autorità europee comunque non sono state le uniche a sollevare dubbi sulla questione. Nei prossimi giorni a pronunciarsi sull’acquisizione Google-Fitbit sarà anche l’Australian Competition and Consumer Commission che ha espresso perplessità mentre lo stesso Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha iniziato a valutare l’avvicinamento.
Google-Fitbit: i motivi dell’indagine UE
A novembre scorso la controllata di Alphabet ha messo sul piatto 2,1 miliardi di dollari con l’obiettivo di acquistare la società californiana specializzata nel tracciamento dei dati su fitness e salute.
L’offerta di Google su Fitbit però non è stata vista di buon occhio da quanti hanno sollevato perplessità sull’eccessiva mole di dati che, in seguito all’operazione, finirebbero nelle mani del motore di ricerca.
Quest’ultimo dal canto suo si è detto pronto a non utilizzare le informazioni di Fitbit a scopi pubblicitari, ma questo non è bastato a sopire i timori della Commissione europea, preoccupata dalle eventuali distorsioni sul fronte concorrenza.
Da qui la scelta di avviare una vera e propria indagine ufficiale che ha congelato il tutto. Il tutto nonostante le repliche di Google, che ha fatto notare come al centro dell’operazione non vi siano dati, ma dispositivi.
L’UE ha garantito che esaminerà le conseguenze della potenziale acquisizione in maniera dettagliata, mentre il motore di ricerca si è detto subito pronto a cooperare all’indagine.
L’acquisizione Google-Fitbit però potrebbe essere rimandata per diverso tempo.
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