Il governo potrebbe crollare in 6 occasioni soltanto nel mese di gennaio. L’analisi che fa tremare
Il mese di gennaio sarà particolarmente impegnativo per il governo italiano che dovrà affrontare numerosi ostacoli.
Nello specifico saranno sei le occasioni in cui l’esecutivo di Giuseppe Conte avrà il compito di dimostrare tutta la sua resilienza.
I mesi passati non sono stati certo semplici. Le divisioni interne non sono mai mancate eppure il 2019 si è concluso con una grande vittoria: l’approvazione definitiva della Legge di Bilancio 2020.
Il nuovo anno, però, potrebbe non rivelarsi così clemente con il governo che secondo Bloomberg potrebbe crollare in 6 occasioni differenti da qui alla fine del mese.
Le 6 occasioni in cui il governo potrebbe crollare a gennaio
L’analisi di Bloomberg non ha lasciato spazio a dubbi di sorta: il primo mese dell’anno sancirà la resistenza o la sconfitta definitiva dell’esecutivo di Giuseppe Conte (il secondo), formatosi dopo il crollo della coalizione M5S-Lega. Le occasioni di scontro saranno diverse.
Riforma della prescrizione
Il 1° gennaio del 2020 è ufficialmente entrata in vigore la citata riforma, introdotta nell’ormai noto ddl Anticorruzione. Una novità, questa, tanto desiderata dal Movimento 5 Stelle con la quale la prescrizione smetterà di decorrere dal primo grado di giudizio (senza distinzione tra condanna e assoluzione) e verrà sospesa fino alla data di esecutività della sentenza o comunque fino alla data di irrevocabilità del decreto penale.
Le critiche sul tema non sono mancate e hanno già portato diversi osservatori a temere per la tenuta del governo. Il prossimo banco di prova sarà il vertice ad hoc convocato da Giuseppe Conte per il 7 gennaio.
I 2 referendum sul sistema elettorale
Due referendum separati - ma entrambi riguardanti la riforma del sistema elettorale - potrebbero essere indetti a gennaio. Il primo (già approvato e previsto per il 12 gennaio) su iniziativa del M5S volto a ridurre il numero dei parlamentari e il secondo proposto dalla Lega per introdurre un sistema di stampo britannico (sull’ammissibilità di quest’ultimo si pronuncerà la Corte Costituzionale il prossimo 15 gennaio).
In entrambe le occasioni, ha tuonato Bloomberg, il governo potrebbe crollare esattamente come accaduto con Matteo Renzi dopo il referendum costituzionale di dicembre 2016.
Una nuova consultazione referendaria metterebbe Conte con le spalle al muro poiché i gruppi messi in pericolo dalle nuove regole di voto sarebbero sempre più tentati di andare alle elezioni anticipate prima dell’entrata in vigore del nuovo sistema. Un rischio, questo, che ha già turbato gli investitori.
I guai di Salvini con la giustizia
Il prossimo 20 gennaio l’apposita Giunta per le Immunità del Senato voterà sull’opportunità di procedere o meno al processo contro Matteo Salvini, indagato con l’accusa di sequestro di persona per non aver fatto attraccare sulle coste siciliane una nave di salvataggio migrante nel mese di luglio, quando era ministro degli Interni.
Il caso, ha continuato l’analisi, sarà un altro fattore destabilizzante per il Governo visto che Matteo Renzi si è già detto pronto a sostenere il leader della Lega.
Le elezioni in Emilia Romagna
Il 26 gennaio si terranno le tanto attese elezioni regionali in Emilia, storica roccaforte di sinistra. Una vittoria della Lega incrementerebbe il potere di Salvini che, secondo Bloomberg, diventerebbe inarrestabile e porterebbe diversi dissidenti a ritirarsi dalla coalizione di governo.
Le crisi societarie
Giuseppe Conte dovrà vedersela anche con i numerosi dossier aziendali che negli ultimi mesi hanno tenuto con il fiato sospeso. La revoca delle concessioni autostradali ad Atlantia (ad Aspi), il salvataggio di Alitalia e il futuro dell’Ilva continueranno a rappresentare vere e proprie bombe a orologeria.
In tutte le occasioni citate, insomma, il governo giallorosso potrebbe crollare secondo Bloomberg. Il mese di gennaio sarà un banco di prova particolarmente importante.
© RIPRODUZIONE RISERVATA