La distruzione della diga in Ucraina manda in tilt anche il prezzo del grano, che si impenna di oltre il 3%: cosa sta accadendo e perché la materia prima agricola può schizzare.
Torna l’incubo dei prezzi del grano alle stelle con il rally innescato dalle drammatiche novità sulla guerra in Ucraina.
Nello specifico, l’escalation dei combattimenti tra Ucraina e Russia e la distruzione di un’importante diga hanno suscitato timori di nuove interruzioni delle forniture globali di grano, facendo salire i prezzi delle materie prime agricole.
La giornata di martedì 6 giugno è convulsa su diversi fronti: è stata fatta saltare in aria una diga strategicamente importante nell’Ucraina meridionale occupata dai russi, sollevando timori per la sicurezza, l’approvvigionamento idrico e la più grande centrale nucleare d’Europa, che riceve acqua di raffreddamento dal serbatoio a monte.
Kiev ha accusato le forze russe di aver distrutto la diga nella città di Nova Kakhovka sotto controllo della Russia. Mosca nega l’attacco e afferma che gli ucraini hanno intenzionalmente sabotato la diga per distogliere l’attenzione dalla controffensiva.
Mentre cresce l’allarme per evacuare le persone con case allagate, per il destino della sicurezza visto che il bacino idrico fornisce acqua di raffreddamento alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, per le centrali idroelettriche, i sistemi di irrigazione e gli allevamenti ittici d’acqua dolce che ne sono alimentati, anche i mercati delle materie prime vanno in tilt.
Il grano è schizzato: perché e cosa può succedere ai prezzi.
Prezzo del grano si impenna con la distruzione della diga
I futures sul grano degli Stati Uniti a Chicago sono aumentati quasi del 4% in seguito alla distruzione di una grande diga e al danneggiamento di un importante gasdotto di ammoniaca.
L’Ucraina ha affermato che in realtà il gasdotto di ammoniaca è stato danneggiato dai bombardamenti russi nella regione di Kharkiv. La questione non è di poco conto perché la Russia lo considera un punto chiave nei colloqui per mantenere le spedizioni ucraine attraverso il Mar Nero.
Inoltre, Sergey Feofilov, capo di UkrAgroConsult ha affermato che l’impatto a breve termine della distruzione della diga è il danno ai silos di grano e ad altre attrezzature situate nelle sponde basse del fiume. “Esattamente, quanto del grano potrebbe marcire non è chiaro immediatamente ora. Il danno a lungo termine potrebbe essere molto più drammatico”.
Gli incidenti si sono aggiunti ad altre preoccupazioni sull’offerta di grano, con il clima secco in parte dell’Europa e della Russia che ha contribuito a sollevare i futures statunitensi ed europei lunedì 5 giugno.
Inoltre, l’Australia prevede che la sua produzione di grano diminuirà di un terzo nella prossima stagione, poiché lo sviluppo di El Niño sopprimerà probabilmente le precipitazioni in gran parte del paese.
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