Il termine «growth hacking» è diventato molto popolare nel mondo degli affari e dell’innovazione, tuttavia molte persone ancora non sanno perché è considerato così importante.
Il termine «growth hacking» oggi è diventato abbastanza comune, in particolar modo nei contesti aziendali. Molte persone, tuttavia, non sanno ancora cosa significa e perché è così importante nei progetti d’innovazione.
Capire il ruolo fondamentale che può giocare il growth hacking oggi è fondamentale, poiché è utilizzato da moltissime aziende di successo.
Growth hacking, un’altra faccia del marketing
Il growth hacking è una metodologia di marketing che si concentra sulla crescita esponenziale di un’azienda, utilizzando tecniche di sperimentazione e innovazione.
A differenza del marketing tradizionale, che si basa su strategie predefinite e costose, il growth hacking si concentra su tecniche di basso costo ma ad alto impatto, che possono portare a una crescita significativa del business.
Il termine «hacking» deriva dal mondo informatico, dove si utilizzano tecniche innovative e non convenzionali per risolvere problemi complessi. Analogamente, il growth hacking utilizza tecniche di marketing non convenzionali per acquisire un gran numero di utenti, migliorare l’esperienza dell’utente e aumentare la redditività del business.
Perché si parla di growth mindset
Ma non è solo una questione di marketing: il growth hacking è un’attitudine mentale - da qui il termine growth mindset - che porta a una costante sperimentazione e interazione, in grado di portare a una crescita continua, anche quando le risorse sono limitate.
Il growth hacker è un professionista che cerca continuamente di migliorare le prestazioni della propria azienda, mettendo alla prova nuove idee e tecniche per aumentare il traffico sul sito web, acquisire nuovi clienti e rendere più efficiente il mantenimento degli utenti esistenti. Tutto ciò richiede una mentalità aperta e flessibile, appunto il growth mindset.
Gli hacker della crescita non si affidano a strategie preconfezionate, ma cercano sempre di adattarsi al mercato e di trovare nuove soluzioni creative.
Questa flessibilità permette loro di adottare rapidamente nuovi strumenti e canali di marketing, di analizzare i dati e di apportare i necessari aggiustamenti alla strategia in corso.
La professione del growth hacker richiede una mentalità analitica e orientata ai dati. Questi professionisti utilizzano infatti l’analisi dei dati per prendere decisioni strategiche basate su fatti concreti e non su supposizioni.
Attraverso l’utilizzo di strumenti di analisi, i growth hacker monitorano costantemente i risultati delle loro campagne e cercano di capire quali siano gli elementi che hanno portato al successo o al fallimento delle stesse.
Il concetto di growth mindset è quindi sintetizzabile come la capacità di trovare soluzioni creative orientate alla crescita e valutarle in base ai risultati che offrono.
L’importanza del growth hacker nei progetti d’innovazione
Uno dei contesti in cui un growth hacker gioca un ruolo più importante è quello delle startup, spesso fautrici di grandi progetti d’innovazione. Queste aziende mirano a creare qualcosa di nuovo e innovativo grazie alla loro predisposizione al rischio e alla sperimentazione.
Avere un growth hacker in azienda consente di testare rapidamente idee innovative e di acquisire feedback dai clienti in modo tempestivo. In questo modo, le startup possono migliorare rapidamente il loro prodotto o servizio.
Inoltre, questo professionista consente alle startup di competere con aziende più grandi e consolidate, che dispongono di maggiori risorse e budget. Grazie alle tecniche di basso costo e alla sperimentazione, queste realtà possono acquisire utenti a un costo inferiore rispetto ai competitor, aumentando la loro redditività e la loro posizione sul mercato.
Per svolgere il loro lavoro i growth hacker utilizzano una serie di tecniche che prevedono l’utilizzo di strumenti di analisi dei dati, la creazione di contenuti virali, l’ottimizzazione delle landing page e l’utilizzo dei social media, solo per citarne alcune.
Tuttavia, la vera forza del growth hacking risiede nella sua capacità di integrare tutte le aree dell’azienda, dalla creazione del prodotto al marketing, passando per la gestione delle risorse umane e finanziarie.
IWG: nuovi perimetri d’azione per un nuovo futuro
Nell’ottica di voler spiegare al meglio come un growth hacker può agire e quali benefici può portare a un’azienda può essere utile sfruttare un esempio concreto come quello di IWG (Information Workers Group).
IWG, azienda di consulenza IT parte del gruppo Altea Federation e Gold Partner Microsoft, ha manifestato l’esigenza di capitalizzare la propria esperienza nel campo delle nuove modalità di lavoro, acquisendo un posizionamento distintivo e diventando un punto di riferimento sul mercato dell’information technology per quel che riguarda l’offerta di soluzioni e tecnologie Microsoft di ultima generazione.
Con l’intento di consolidare il posizionamento di mercato dell’azienda e di accrescere la consapevolezza della propria audience rispetto ai temi di interesse, si è proceduto all’ampliamento del sistema di punti di contatto tra cliente e azienda sul web per alimentare i flussi di lead generation e rafforzare il branding.
Grazie ai growth hacker, partendo dallo studio dei target e dei nuovi trend relativi alla tecnologia Microsoft, sono stati introdotti nuovi strumenti di comunicazione, quali sito web, blog con piano editoriale, campagne pubblicitarie ed eventi, ampliando i perimetri di azione della proposta di valore.
Ad oggi, il growth hacking è una strategia fondamentale per ottenere risultati rapidi e di successo, in particolare in un mondo in costante evoluzione dove l’innovazione è essenziale per il successo dell’azienda.
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