Guadagni €100.000 se compri casa e vai a lavorare in questi Comuni italiani

Simone Micocci

20 Marzo 2025 - 18:01

Ecco chi può ottenere il contributo fino a 100.000 soltanto per comprare casa e trasferirsi in uno dei Comuni italiani selezionati.

Guadagni €100.000 se compri casa e vai a lavorare in questi Comuni italiani

Ormai da tempo gli Enti pubblici stanno lanciando iniziative volte a contrastare lo spopolamento dei territori.

Paesi dalle dimensioni modeste, ma ricchi di bellezze naturali e risorse che restano disabitati, mentre i cittadini si affollano nelle città. Riqualificare questi territori è una missione necessaria per il benessere della Nazione, ma può anche offrire opportunità vantaggiose a chi è pronto a coglierle. In particolare, la provincia di Trento ha messo in campo ben 10 milioni di euro per attrarre nuovi residenti, offrendo fino a 100.000 euro per comprare casa e trasferirsi presso alcuni Comuni italiani.

La Provincia si rivolge naturalmente ai territori dove è maggiormente necessaria un’operazione di popolamento, dove comunque non manca l’offerta di lavoro, invertendo la tendenza che vede gli immobili riservati al fine turistico. Ecco cosa sappiamo.

Fino a 100.000 euro per comprare casa in questi Comuni

Come anticipato, dal Trento arriva una proposta molto ambiziosa: ripopolare i Comuni che stanno perdendo abitanti, offrendo fino a 100.000 euro a famiglia. Il contributo, in particolare, sarà destinato all’acquisto e alla ristrutturazione degli immobili sul territorio selezionato. È prevista l’erogazione di un massimo rispettivamente di 80.000 (per l’acquisto) e 20.000 euro (per la ristrutturazione), in linea con i costi delle zone. Il grave spopolamento e il conseguente stato diroccato di molte abitazioni ha infatti avuto importanti ripercussioni sul mercato immobiliare delle aree, per lo più limitato alle strutture a uso turistico. Anche per questo, la Regione differenzia il contributo riservando il massimo importo a coloro che acquistano nelle aree centrali e storiche.

Ogni richiedente potrà presentare la domanda in riferimento a un massimo di tre unità immobiliari e non essere già residente nella zona, a meno di avere più di 45 anni. Tra i requisiti non è richiesto un particolare reddito o Isee, anche perché è ragionevole presumere la partecipazione del cittadino all’acquisto, sebbene in maniera molto agevolata. Il contributo, peraltro, è a fondo perduto (senza futuri obblighi di restituzione) e l’unica condizione sostanziale da rispettare è abitarvi o affittarlo a scopo abitativo per almeno 10 anni.

Al momento non è ancora stata comunicata una lista precisa dei Comuni interessati, che comunque attengono alle aree più marginali della Provincia dove anche pochi trasferimenti possono rivoluzionare il territorio. Si spazia da paesini in Val di Non, Val di Sole e Valsugana ad aree più turistiche come quelle a San Martino di Castrozza, con principale denominatore comune il forte spopolamento registrato negli ultimi anni.

Indicativamente, l’iniziativa dovrebbe coinvolgere i seguenti territori:

  • Bresimo;
  • Livo;
  • Vermiglio;
  • Tre Ville;
  • Bondone;
  • Borgo Chiese;
  • Terragnolo;
  • Luserna;
  • Sover;
  • Giovo;
  • Palù del Fersina;
  • Castello Tesino;
  • Cinte Tesino;
  • Grigno;
  • Sagron Mis;
  • Mezzano;
  • Canal San Bovo;
  • Valfloriana;
  • Campitello di Fassa.

Verso la fine di aprile 2025 l’iniziativa regionale dovrebbe essere ufficializzata, con conseguente definizione precisa dei Comuni - 33 in totale - e delle modalità di presentazione della domanda. Secondo quanto spiegato dalla dirigente provinciale dell’unità di missione coesione sociale Trento, Ileana Olivo, sono comunque previsti tempi piuttosto rapidi, con valutazione delle domande in scaglioni di circa 3 o 4 mesi e avvio dei primi lavori già entro la fine dell’anno. I tempi di lavorazione delle domande saranno necessari per lo più per svolgere le attività ispettive sugli immobili, chiedendo ai richiedenti di individuarli prima di inoltrare la domanda per velocizzare il procedimento. Dopo la conferma, il contributo dovrebbe essere erogato in massimo 60 giorni.

I lavori più ricercati nei Comuni spopolati

L’iniziativa provinciale si rivolge prettamente all’acquisto immobiliare e al trasferimento della residenza, motivo per cui una preoccupazione condivisa riguarda la ricerca di lavoro una volta raggiunta la destinazione. In realtà, i dati sull’occupazione della Provincia autonoma di Trento sono piuttosto incoraggianti.

Lo svuotamento dei Comuni e la spinta turistica di molti territori hanno plasmato il mondo del lavoro che vira principalmente al settore della ristorazione, ma secondo la Camera di Commercio mancano anche molti operai, ingegneri industriali e lavoratori nel settore delle costruzioni. Non mancano poi le richieste di lavoratori comuni a quasi tutto il territorio nazionale, vista la mancanza di figure come il camionista, il perito industriale e il programmatore informatico.

Anche dalle imprese edili arrivano numerose richieste di personale, indubbiamente destinate ad aumentare visti i progetti di riqualificazione delle aree.

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