Il ministro Gualtieri ha ribadito alcuni punti importanti del Governo su rilancio, lavoro, cassa integrazione
Roberto Gualtieri ha ammesso che sulla cassa integrazione i ritardi sono stati assolutamente inaccettabili.
Intervistato su La7 da Lilli Gruber, il ministro dell’Economia ha fatto un quadro sulla situazione italiana e sulle prossime intenzioni del Governo per sostenere soprattutto il mondo del lavoro, particolarmente colpito dalla crisi da coronavirus.
Gualtieri ha anche parlato dell’Europa e dei suoi strumenti per rilanciare gli Stati, non disdegnando affatto il MES.
Gualtieri: cose buone ed errori del Governo
Il ministro dell’economia non si è tirato indietro nell’ammettere alcuni errori commessi dal suo Governo. Uno di quelli che pesa di più riguarda la cassa integrazione, che purtroppo ha costretto non solo molte persone a restare ferme dal lavoro, ma soprattutto a dover aspettare mesi prima di ricevere il pagamento.
Gualtieri ha chiaramente affermato:
“Sono stati inaccettabili i ritardi sulla cassa integrazione in deroga. Lo abbiamo detto e con il dl Rilancio abbiamo modificato le regole. Il problema ormai è superato ma il ritardo è stato certamente molto negativo per tutti i lavoratori che aspettavano quei soldi. Le strutture purtroppo non hanno retto di fronte a così tante domande”
Il responsabile del Tesoro, comunque, ha rivendicato importanti misure, che a suo avviso funzionano: “il bonus 600 euro è arrivato a quasi 5 milioni di persone, il contributo a fondo perduto arriverà da lunedì”
E poi c’è il tema dei contratti a termine senza causali, che probabilmente saranno prorogati fino a dicembre, come già annunciato dal ministro.
Da non dimenticare, secondo Gualtieri, nemmeno gli interventi per bloccare mutui e prestiti, che sta funzionando per aiutare imprese e professionisti.
Con l’impegno, rinnovato dal ministro, a fare di tutto per evitare rivolte sociali in autunno e licenziamenti.
Gualtieri difende il MES
Non è proprio una novità che Gualtieri, come il suo partito PD, spinga sull’uso del MES. Il ministro lo ha ripetuto, seppure con molta cautela:
“il Mes è un utile strumento la cui semplice esistenza aiuta a tenere bassi i tassi di interesse, ci farebbe risparmiare qualcosa, ma affronteremo questa questione quando avremo concluso il negoziato principale sul Recovery Fund”
Il fondo salva-Stati, come ha sottolineato il ministro, non è certo a fondo perduto. Ma propone condizioni allettanti: “sono prestiti allo 0,08% di interessi, quindi più convenienti rispetto all’1,3% a cui siamo abituati”.
L’unica condizionalità relativa alla spesa sanitaria dovrebbe, quindi, indurre una più profonda riflessione. Tutto, però, a detta anche di Gualtieri, va deciso con calma e non ora.
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