Una guerra da 15 milioni di morti tra 3-4 mesi: il presidente svela il piano Nato per la Russia

Alessandro Cipolla

21 Giugno 2024 - 10:31

In un’intervista il presidente serbo Aleksandar Vucic ha dichiarato che ci restano 3-4 mesi prima di una guerra, che potrebbe causare anche 15 milioni di morti, tra la Nato e la Russia.

Una guerra da 15 milioni di morti tra 3-4 mesi: il presidente svela il piano Nato per la Russia

Che una guerra tra la Nato e la Russia fosse una questione di tempo purtroppo è una cosa ben nota. Se per il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius questo conflitto potenzialmente nucleare arriverà entro il 2029, per il presidente serbo Aleksandar Vucic invece questo abisso sarebbe molto più vicino.

Ci restano 3 o 4 mesi, forse meno, prima della catastrofe” ha dichiarato Vucic in un’intervista rilasciata al canale svizzero Die Weltwoche, con la Serbia che è un Paese da sempre vicino alla Russia ma che di recente più volte ha strizzato l’occhio all’Occidente, tanto da voler entrare nell’Unione europea e da sottoscrivere il piano di pace dell’Ucraina discusso al recente vertice di Lucerna.

Per dirla con le parole del famoso storico Alan J. P. Taylor: il treno ha lasciato la stazione e nessuno può fermarlo - ha spiegato il presidente serbo - E così sembra. Stiamo assistendo all’oscuro punto finale di tutto ciò che accadrà in Ucraina se le grandi potenze non faranno nulla. In un breve periodo di tempo sì, sono abbastanza sicuro che assisteremo a una vera catastrofe”.

Il problema sarebbe che tra i leader mondiali “tutti parlano solo di guerra, nessuno vuole raggiungere la pace, nessuno parla di pace; la pace è quasi diventata una parola proibita, si dice che dobbiamo vincere per assicurarci la pace futura”.

Durante l’intervista Vucic poi ha svelato quello che sarebbe una sorta di piano della Nato: “L’Occidente crede di poter vincere facilmente contro Putin, vogliono sfiancarlo in Ucraina. Poi, si pensa, la Russia non esisterà più sul suo attuale territorio e nella sua attuale forma, e Putin sarà rovesciato e così via”.

In sostanza la Nato non vorrebbe la pace in Ucraina perché sarebbe convinta - quando scatterà l’ora X della scesa in campo diretta - di poter facilmente vincere la guerra contro una Russia logorata da oltre due anni di dure battaglie.

Per il presidente serbo “non posso dire che l’Occidente si stia sopravvalutando, ma credo che la Russia e Putin siano sottovalutati”. Del resto se dovesse scoppiare una guerra mondiale, anche la Cina che di recente ha messo in allerta parte del suo arsenale nucleare potrebbe correre in soccorso di Mosca al pari della Corea del Nord e del’Iran.

Una guerra da 15 milioni di morti

Durante l’intervista Aleksandar Vucic ha detto un’altra cosa molto importante: “Analizzate la situazione della Nato e degli Stati Uniti. Non possono permettersi di perdere una guerra in Ucraina. La Russia non deve vincere. Le potenze occidentali perderebbero il loro patrimonio politico. In secondo luogo, la posizione dell’Europa e dell’Occidente collettivo in termini geopolitici si deteriorerebbe troppo. Terzo, si aprirebbe il vaso di Pandora per ulteriori ostilità contro l’Occidente collettivo in futuro”.

Al tempo stesso però “se Putin perde la guerra, personalmente perderà tutto, e la Russia non esisterebbe più e non sarebbe più organizzata come lo è oggi”. La conseguenza di questo sarebbe che “nessuna delle due può permettersi di perdere, per questo ho detto pubblicamente, e non l’ho nascosto, che ci stiamo avvicinando a una vera catastrofe”.

Perciò ci avviciniamo all’abisso - ha proseguito Vucic -. Ma questo ci porta a un’altra domanda: chi è disposto a perdere 1, 2, 5, 10, 15 milioni di persone? Chiedetevelo. Io non voglio perdere un solo uomo: non parteciperemo. La Serbia è stata uno dei campioni mondiali di guerra nel XX secolo. Ora il mio sogno è mantenere la pace e la stabilità”.

La strada sembrerebbe essere stata tracciata. La Francia preferirebbe fare guerra alla Russia in Ucraina invece che nel resto del continente, con la Germania che avrebbe un approccio simile stando a quanto dichiarato da Vucic. Ecco perché l’escalation potrebbe avvenire molto più presto di quanto si possa immaginare.

Poi ci sono gli Stati Uniti che avrebbero in mente solo una cosa: sbarazzarsi una volta per tutte di Vladimir Putin, così da poter smembrare la Russia depotenziandola definitivamente mandando al tempo stesso un chiaro messaggio alla Cina che sogna di rovesciare l’ordine mondiale.

Poco importa se tutto questo dovesse portare a una guerra mondiale - con il concreto rischio che possa diventare nucleare - capace di fare milioni di morti, tanto al fronte andranno i figli dei poveri mentre quelli dei ricchi prenderanno comodamente posto nei Cda delle società che banchetteranno al ricco tavolo della ricostruzione.

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