Nella guerra energetica senza esclusione di colpi, la Germania compie una mossa a sorpresa per salvare alcuni oleodotti chiave: la filiale tedesca della russa Rosneft è sotto il suo controllo.
Mossa della Germania nella guerra energetica in corso contro Mosca: il Governo tedesco ha preso il controllo di tre raffinerie di proprietà della compagnia petrolifera russa Rosneft, nel pieno del clima di escalation su gas e petrolio tra Putin e l’Occidente, innescato dall’invasione russa dell’Ucraina.
L’intervento fa parte degli sforzi di Olaf Scholz per proteggere l’economia tedesca dagli effetti di un embargo a livello dell’Ue sul greggio russo, che entrerà in vigore a dicembre e mira a privare il presidente Vladimir Putin delle entrate per finanziare il conflitto.
Da evidenziare che la Germania ha emendato una legge chiave sull’energia ad agosto, consentendo al Governo di porre le società con “infrastrutture critiche per la sicurezza dell’approvvigionamento tedesco” sotto amministrazione fiduciaria temporanea.
Cosa significa, quindi, il controllo della filiale tedesca di Rosneft?
Colpo della Germania sulla filiale tedesca Rosneft: cosa succede?
La filiale tedesca del colosso petrolifero russo Rosneft è stata posta sotto amministrazione fiduciaria venerdì 16 settembre, dando al regolatore federale tedesco il controllo della raffineria PCK di Schwedt, una fonte fondamentale di carburante per la città di Berlino.
“Con l’amministrazione fiduciaria, la minaccia alla sicurezza dell’approvvigionamento energetico viene contrastata e viene posta una pietra miliare essenziale per la conservazione e il futuro del sito di Schwedt”, ha affermato il ministero dell’Economia tedesco in una nota.
Rosneft Deutschland, che rappresenta circa il 12% della capacità di lavorazione del petrolio tedesca, cadrà sotto la gestione fiduciaria del regolatore della Federal Network Agency e il proprietario originale non avrà più l’autorità di impartire istruzioni.
La raffineria di Schwedt, la quarta più grande della Germania e fornitrice del 90% del carburante di Berlino, ha ricevuto tutto il suo greggio dalla Russia attraverso l’oleodotto Druzhba sin dalla sua costruzione negli anni ’60. Anche parti della Polonia occidentale sono fornite da Schwedt. Per questo, con la misura dell’embargo al greggio di Mosca, si temeva per il blocco di tale passaggio cruciale.
Il ministero ha affermato che la mossa di venerdì includeva un pacchetto per garantire che la raffineria potesse ricevere petrolio da rotte alternative. Significa anche che la Federal Network Agency acquisisce le azioni di Rosneft Deutschland nella raffineria MiRo a Karlsruhe e nella raffineria Bayernoil a Vohburg.
Non è ancora chiaro chi potrebbe intervenire per sostituire Rosneft come operatore della raffineria di Schwedt. Shell, che possiede una partecipazione del 37,5% in Schwedt, ha voluto ritirarsi da tempo. Verbio ed Enertrag, entrambi coinvolti nelle rinnovabili, hanno espresso interesse.
Da ricordare che la decisione di prendere il controllo delle attività di Rosneft rispecchia una mossa dell’aprile scorso, quando il Governo ha posto Gazprom Germania, la sussidiaria tedesca dell’esportatore di gas controllato dal Cremlino, sotto l’amministrazione fiduciaria della BNA (Bundesnetzagentur).
Le risorse di Gazprom Germania includevano il più grande impianto di stoccaggio del gas della Germania, Rehden, e la società di distribuzione del gas Wingas, che fornisce i principali consumatori industriali del paese, e una divisione commerciale del Regno Unito GM&T. Da allora la società è stata ribattezzata SEFE.
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