Si riaccende il fronte della guerra nucleare. Le ultime minacce arrivano dalla Corea del Nord, in uno scenario di scontro con gli USA ancora irrisolto
La guerra nucleare continua a essere una minaccia per il mondo. Le ultime notizie, infatti, raccontano di importanti test missilistici effettuati dalla Corea del Nord.
Cosa significa questa operazione per l’equilibrio globale? Probabilmente è un avvertimento innanzitutto agli Stati Uniti, principale - forse unico - nemico in questa battaglia di potere geostrategico in nome della forza nucleare.
Nelle scorse settimane, dichiarazioni polemiche e poco concilianti tra presidenti e funzionari statunitensi e nordcoreani hanno riportato sotto i riflettori uno scontro che, in realtà, non è mai terminato.
La guerra nucleare potrebbe tornare in auge. Con minacce che arrivano da più parti, non solo dalla Corea del Nord. Basta spostarsi in Iran.
Guerra nucleare: Corea del Nord e USA di nuovo ai ferri corti. I motivi
L’agenzia di stampa centrale coreana ha appena diffuso la notizia che Pyongyang ha eseguito un test con un missile a lungo raggio considerato strategico per la potenza asiatica.
Non si conoscono ancora i dettagli dell’operazione. La notizia, però, assume i toni di una minaccia verso gli Stati Uniti, accusati di aver bloccato i negoziati sul nucleare solo per prendere vantaggio.
La Corea del Nord appare intenzionata a ridisegnare i rapporti di forza in questo aspro confronto. Per tale motivo, è stato dichiarato che la prova eseguita avrà:
“un impatto importante sulla modifica della posizione strategica della Corea del Nord nel prossimo futuro.”
Sembrano dunque restringersi i margini per una trattativa costruttiva con gli USA. Le parole dell’ambasciatore della Corea del Nord presso l’ONU di appena due giorni fa erano state un avvertimento: “la denuclearizzazione non è più sul tavolo dei negoziati con gli Stati Uniti.”
Il presidente Kim Jong-un non ha usato mezzi termini per definire un inganno il tempo speso nei colloqui con Donald Trump, intenzionato soltanto a prendere tempo in vista della personale campagna elettorale per le elezioni presidenziale del 2020.
Le tensioni sulla guerra nucleare sono aumentate con l’avvicinarsi della scadenza di fine anno fissata dalla Corea del Nord. Gli obiettivi di Pyongyang sono di ammorbidire l’intransigente linea statunitense sulla denuclearizzazione unilaterale e di ottenere la fine di sanzioni.
Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha avvertito che potrebbe intraprendere una nuova strada l’anno prossimo, sollevando timori sul ritorno alla bomba nucleare e a test missilistici a lungo raggio sospesi dal 2017.
Trump e Kim Jong-un si sono incontrati tre volte da giugno 2018, ma i colloqui hanno fatto pochi progressi. Ora la tensione sta di nuovo salendo.
Il pericolo Iran
A complicare lo scenario di un potenziale scontro atomico, c’è la situazione iraniana.
Nelle ultime settimane, infatti, Teheran sta alzando i toni contro gli Stati Uniti, nel tentativo di virare la grave crisi interna - con proteste represse in modo sanguinario - verso il nemico statunitense.
La politica di chiusura di Trump nei confronti di un accordo sul potere nucleare dell’Iran sta avendo conseguenze pericolose. Le alte autorità del grande Paese sciita hanno accusato gli USA di aver fomentato la rivolta interna.
Inoltre, il presidente Hassan Rohani ha appena annunciato “la manovra di resistenza contro le sanzioni statunitensi.”
Le notizie che arrivano dal mondo, quindi, non sono buone. La minaccia di una guerra nucleare è più forte che mai.
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