La guerra Russia Ucraina avrà pesanti ripercussioni anche sul mercato dell’auto, i titoli azionari delle principali case automobilistiche crollano e non solo.
La guerra Russia Ucraina non è più alle porte ma realtà. Le dichiarazioni di guerra di Vladimir Putin e l’attacco a Kiev rappresentano l’epilogo di un progetto estremista che porterà a pesanti ripercussioni economiche sull’intera economia mondiale e che si rifletterà inevitabilmente anche sul mercato dell’auto.
Sono trascorsi due giorni da quando la Russia ha di fatto dichiarato guerra all’Ucraina, i mercati azionari crollano, l’Unione Europea nonostante abbia previsto pesanti sanzioni per la Federazione Russa non sembra ad oggi essere in grado di fronteggiare un piano di invasione folle, basato su di un passato storico senza alcuna ragione d’esistere.
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Se inquadriamo il tutto all’interno del contesto automotive, le ripercussioni che questa guerra avrà sulle finanze delle principali case automobilistiche europee sono enormi, tutti i brand automotive sono da sempre legati alla Russia da una serie di rapporti commerciali.
Renault è tra i marchi automobilistici storicamente più legato e presente in Russia, la Casa della Losanga è proprietaria della Lada e controlla l’AvtoVaz. In una situazione simile per via della presenza di diversi siti produttivi in territorio sovietico si trovano Mercedes e BMW, ma anche Stellantis e Volkswagen.
Coinvolti anche il colosso Continental, uno dei principali produttori mondiali di pneumatici e la Magna Automotive.
Un altro aspetto fondamentale da considerare è l’incidenza e il peso del mercato russo per i brand automobilistici: a livello mondiale si colloca all’ottavo posto, precedendo Regno Unito e Francia, tra i brand che vendono di più figura la Hyundai seguita dal Gruppo Renault.
Anche BMW e Mercedes nel corso dello scorso anno hanno incrementato la loro presenza in Russia crescendo di un paio di punti percentuali.
La guerra Russia Ucraina inciderà anche sui prezzi delle auto
È inevitabile che i costi dell’energia, dei semilavorati e delle materie prime aumenteranno sensibilmente, se la crisi dei semiconduttori ha avuto un impatto enorme sulla produzione e consegna di veicoli nuovi, è immaginabile quanto la perdita di affari da parte delle Case Automobilistiche possa avere ripercussioni sul mercato del lavoro ma anche sui prezzi dei modelli, destinati inevitabilmente a crescere.
La Russia da sempre rappresenta un mercato fiorente anche per il settore del lusso, è così ipotizzabile che anche aziende quali Ferrari, Lamborghini e Porsche, potranno essere penalizzate da una guerra più idealista che economica.
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