Slovacchia e Polonia hanno annunciato che forniranno vecchi MiG-29 di concezione sovietica all’Ucraina: la Nato è sempre più coinvolta nella guerra, cosa faranno adesso gli Usa?
La guerra in Ucraina presto potrebbe entrare in una nuova fase, con la Nato che appare essere pronta a fare tutto il possibile non per giungere al più presto a un cessato il fuoco, ma per aiutare Kiev a sconfiggere sul campo la Russia.
Assecondando le richieste da parte di Volodymyr Zelensky, Polonia e Slovacchia hanno annunciato che presto forniranno all’Ucraina degli aerei da guerra; nello specifico si tratterà di vecchi MiG-29 di concezione sovietica che dovrebbero essere noti ai piloti ucraini.
La Polonia manderà subito quattro di questi aerei e altri saranno inviati quando sarà finita la loro manutenzione, mentre la Slovacchia fornirà subito tredici MiG-29 e un sistema di difesa antiaerea Koub.
Il ministro della Difesa polacco Mariusz Blaszczak ha parlato di una “coalizione di Stati” pronta a fornire aerei all’Ucraina, ma al momento oltre a Polonia e Slovacchia nessun altro governo ha annunciato il via libera.
Di certo si tratta di un chiaro segnale essendo i due Paesi membri della Nato, ma per avere una svolta nella guerra la speranza di Zelensky è che anche Stati Uniti e Regno Unito alla fine possano convincersi nel seguire l’esempio polacco e slovacco.
Come cambia la guerra in Ucraina
I diciassette MiG-29 forniti da Polonia e Slovacchia che presto andranno a rafforzare la flotta aerea dell’Ucraina, daranno una mano a Kiev ma di certo non potranno far pendere la bilancia della guerra in favore di Zelensky.
"I MiG contribuiranno a rafforzare le nostre capacità - ha dichiarato il portavoce dell’aeronautica ucraina Yuri Ignat -, ma non risolveranno i problemi: noi abbiamo bisogno degli F-16”. Ovvero c’è bisogno che anche Stati Uniti e Regno Unito facciano altrettanto.
Di recente è stata la diffusa la notizia di piloti ucraini che sarebbero attualmente in Arizona per addestrarsi con gli aerei da guerra a stelle e strisce; per completare l’addestramento però ci vorrà almeno un anno.
La decisione presa da Polonia e Slovacchia - primi membri della Nato a fornire aerei all’Ucraina - segna comunque un nuovo salto di qualità per quanta riguarda il supporto militare a Kiev.
“Non c’è più tempo da perdere - ha dichiarato il ministro della Difesa statunitense Lloyd Austin dopo un vertice online con gli altri Paesi che sostengono Kiev in questa guerra -. Stiamo mettendo insieme le armi e i mezzi militari che consentiranno agli ucraini di riconquistare il territorio perduto”.
Se anche i pezzi grossi della Nato dovessero fornire propri aerei all’Ucraina, lo step successivo per l’Alleanza atlantica sarebbe inevitabilmente quello dell’invio di truppe al fianco di quelle ucraine, ovvero una terza guerra mondiale.
Al momento la Casa Bianca è cauta sui propri F-16, ma con Slovacchia e Polonia che hanno infranto anche questo tabù ormai è chiaro che la Nato cercherà di fare tutto il possibile per far perdere militarmente la guerra alla Russia, anche se questo dovesse significare lasciare campo agli scenari più catastrofici.
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