I settori più penalizzati dalla guerra in Ucraina: il grafico della settimana

Luca Fiore

19 Marzo 2022 - 09:00

L’invasione russa dell’Ucraina ha portato forte volatilità sui mercati azionari: vediamo quali sono i settori che finora sono stati più penalizzati sulla borsa Usa.

I settori più penalizzati dalla guerra in Ucraina: il grafico della settimana

A livello di economia globale, l’invasione russa dell’Ucraina ha comportato due novità.

Da un lato, i mercati globali delle materie prime sono stati sconvolti: da Mosca e Kiev arriva il 26% del grano mondiale ed il 16% del granoturco, l’Ucraina fornisce la metà del neon mondiale (il gas utilizzato per incidere i microchip) e la Russia è il terzo produttore di petrolio, il secondo di gas ed occupa la prima posizione per quanto riguarda il nickel.

Il secondo elemento con cui abbiamo imparato a convivere è la grande volatilità: il Brent è passato dai quasi 135 dollari del 7 marzo ai 94 del 16/3, l’andamento del nickel ha costretto le autorità londinesi a fermare gli scambi e, per quanto riguarda i listini azionari, l’indice di volatilità Vix è salito fino a 36,5 punti (top a 44,5 punti per la volatilità sul Ftse Mib e quasi 50 per quello delle blue chip europee).

Wall Street: bene i comparto energetico e le utilities

I balzi registrati da praticamente tutte le materie prime hanno finora permesso al settore energetico di essere quello che è riuscito a capitalizzare meglio l’invasione russa dell’Ucraina. Fatto 100 il valore dello S&P500 a inizio febbraio, lo S&P 500 Energy Sector Index segna un rialzo del 7,4%.

Oltre ai “classici” nomi del comparto, l’attuale contesto ha spinto le società attive nel “fracking” sia grazie all’incremento del prezzo del greggio e sia per quanto riguarda il gas, visto che gli acquisti europei di il gas naturale liquefatto (GNL) sono aumentati e cresceranno ancora.

Territorio positivo anche per un altro settore direttamente correlato con il mercato delle commodity come quello delle utilities (S&P 500 Utilities Sector Index) che, dopo aver pagato pegno all’attesa di una normalizzazione del costo del denaro ed ad uno scenario pluriennale ricco di sfide, ha visto il sottoindice crescere di quasi 4 punti percentuali (3,92%).

Bene anche un altro settore, quello dell’health-care, forte protagonista degli ultimi anni (+1,9%).

Indici settoriali S&P da febbraio. Fonte: Barchart

Wall Street: i settori più penalizzati dalla guerra

Il settore più penalizzato dalla guerra russo-ucraina è quello delle tlc, di cui fanno parte non solo i provider di servizi ma anche i produttori di apparecchiature di rete. In sette settimane questo settore ha evidenziato una performance negativa del 9,7%.

Segue il comparto dell’Information Technology, quello che comprende lo società che sviluppano software, che si occupano di consulenza e che producono attrezzature, semiconduttori compresi.

Questo settore dall’inizio di febbraio ha registrato un rosso di 7 punti e mezzo percentuali mentre i titoli delle aziende che si occupano di consumi discrezionali (beni e servizi non essenziali, auto in primis) sono scesi del 3,87%, non lontano dal -3% messo a segno nello stesso arco temporale dallo S&P500.

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