Cosa rischia il passeggero se il conducente guida in stato d’ebbrezza: ecco cosa prevede la legge.
La guida in stato d’ebbrezza è causa di migliaia di incidenti stradali e pur non essendo la causa più ricorrente, l’abuso di alcol da parte dei conducenti si correla a oltre 10.000 morti l’anno in Europa. L’incidente è senza dubbio il rischio principale per chi si mette alla guida in stato alterato, come anche per i passeggeri (spesso presenti) e per gli altri guidatori. In secondo piano, ci sono le sanzioni, molto salate proprio per tentare di contenere questo comportamento così pericoloso.
Come deterrente, tuttavia, non può da solo contrastare il compimento di questi illeciti, anche considerando come il consumo di alcolici si lega a comportamenti imprudenti e a rischio. Soprattutto quando ci sono diversi passeggeri, però, proprio l’idea di non avere responsabilità alcuna non spinge a fermare il conducente. Eppure, non è del tutto vero che il passeggero è esente da ogni colpa. Ecco cosa si rischia quando il conducente è in stato d’ebbrezza.
Passeggero ubriaco, cosa si rischia?
In tema di guida in stato d’ebbrezza con passeggeri a bordo - la più frequente, soprattutto tra i giovanissimi - sono due le casistiche che interessano maggiormente. La prima riguarda l’ipotesi in cui anche il passeggero è ubriaco, che soprattutto in un incidente stradale potrebbe sembrare una circostanza ancora più grave.
In realtà, il passeggero ubriaco non rischia nulla dal punto di vista legale. Non è vietato il consumo di alcolici, ma nemmeno salire a bordo di un qualsiasi veicolo. La responsabilità scatta dal momento in cui ci si mette alla guida del mezzo, perché la legge vieta espressamente di guidare con un tasso alcolemico superiore ai limiti. Pertanto, il passeggero non rischia multe, né tanto meno conseguenze peggiori in caso di reato, essendo la responsabilità penale strettamente personale.
Quando solo il passeggero è ubriaco, tuttavia, la situazione può cambiare drasticamente a seconda delle circostanze specifiche. Di norma non ci sono rischi, anzi far guidare una persona che non ha assunto alcol quando non si è idonei è un comportamento giusto e prudente. In parallelo, il guidatore non ha colpe se l’altra persona è ubriaca.
Se, però, il conducente esercita qualche tipo di tutela o ha delle responsabilità nei confronti del passeggero cambia tutto, ma soltanto se ha cagionato l’abuso di alcol contrariando alcuni doveri. L’argomento riguarda quindi casi di reati molto gravi, con assunzione di alcolici imposto per commettere crimini, o negligenze commesse da tutori e genitori.
Incidente in stato d’ebbrezza con passeggero
La presenza di uno o più passeggeri insieme al conducente che ha causato l’incidente stradale per lo stato d’ebbrezza può essere rilevante per la controparte, precisamente per il risarcimento danni. Tenuto conto del fatto che è il guidatore a dover risarcire i danni provocati, il passeggero che non solo si rende conto dell’ubriachezza ma prende parte attivamente all’illecito può essere chiamato al risarcimento danni.
La Corte di Cassazione ha stabilito che non è sufficiente, per la configurazione della responsabilità del passeggero, essere a conoscenza dello stato d’ebbrezza. La colpa si determina soltanto nel momento in cui il passeggero partecipa all’illecito, per esempio incitando il guidatore a comportamenti imprudenti. Questo perché il passeggero non ha alcuna responsabilità per i comportamenti messi in atto da un’altra persona, dovendo appunto rispondere esclusivamente dei propri.
Nuovamente, la situazione delle esercitazioni di guida cambia tutto, proprio perché non si può affatto parlare di conducente e passeggero. Se l’allievo ha consumato alcolici, infatti, è l’istruttore di guida a essere sanzionato, come peraltro è accaduto.
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