La notizia di hacker iraniani in azione contro Trump ha riacceso i riflettori sullo scontro USA-Iran. Teheran potrebbe intromettersi nella campagna per le Elezioni USA 2020. Analizziamo i dettagli della vicende e le prospettive sulle realzioni USA-Iran.
Arrivano nuove minacce per le elezioni USA 2020: ci sarebbero in azione hacker dall’Iran contro Trump. Quali saranno le conseguenze? Nuovo scontro tra USA e Iran?
Secondo le ultime indiscrezioni, infatti, un’operazione di hacking apparentemente legata al governo iraniano ha preso di mira senza successo la campagna di rielezione del Presidente Donald Trump per il 2020.
Il portavoce della campagna di Trump, Tim Murtaugh, ha dichiarato: «Non abbiamo alcuna indicazione che nessuna delle nostre infrastrutture della campagna sia stata presa di mira».
Il rapporto sempre più teso tra gli Stati Uniti di Donald Trump e l’Iran, però, potrebbe davvero ripercuotersi sull’andamento delle elezioni presidenziali 2020. Il governo iraniano, dopo l’inasprimento delle sanzioni a suo carico da parte degli USA, avrebbe tutte le ragioni per ritorsioni - anche attraverso hacker - contro il Presidente.
Hacker dall’Iran contro Trump: cosa è successo
La faccenda della ipotetica attività di hacker dall’Iran conto Trump risale a venerdì scorso. Microsoft ha annunciato di aver registrato «una significativa cyber attività» da un gruppo di hacker apparentemente proveniente dall’Iran e collegato al governo di quel Paese.
I pirati iraniani farebbero parte di un gruppo chiamato Phosphorus. Le loro attività di intrusione avrebbero riguardato profili personali e scambi di mail di circa 241 persone statunitensi, soprattutto giornalisti impegnati nella campagna elettorale.
Se da una parte non sono stati dati dettagli sul gruppo specifico proveniente dall’Iran responsabile del presunto attacco, diverse società di ricerca sulla sicurezza informatica, tra cui FireEye, hanno delineato le ampie capacità di intelligence e di intromissione in dati sensibili che possiede l’attuale governo iraniano.
L’Iran, infatti, avrebbe già operato campagne a lungo termine contro agenzie governative, media, società di telecomunicazioni grazie ai sofisticati sistemi di ingerenza nei dati via web.
L’allarme sugli hacker iraniani era già scattato a luglio, quando sempre Microsoft aveva messo in guardia sulle attività cyber provenienti da Teheran - e da Russia e Corea del Nord - con lo scopo di ledere la figura di Trump alle Presidenziali USA 2020.
La cyber sicurezza USA, quindi, potrebbe davvero essere a rischio. Soprattutto se si considera l’altissima tensione tra il Presidente Trump e Rouhani, che più volte hanno minacciato anche l’uso estremo della forza.
Ci sarà un nuovo scontro USA-Iran dopo il presunto attacco hacker?
La notizia del presunto attacco di hacker iraniani contro Trump riaccende una tensione mai spenta tra i due Paesi. Anzi, aumenta il rischio di un nuovo scontro e, nella peggiore delle ipotesi, di una guerra USA-Iran.
Gli Stati Uniti sono stati tradizionalmente presi di mira dall’Iran in momenti particolarmente difficili nelle loro relazioni. In particolare, nei periodi in cui si sono acuite le sanzioni economiche contro l’Iran. Proprio come adesso.
L’amministrazione Trump ha minacciato ed applicato nuove sanzioni contro l’Iran durante l’estate, imponendo nuove sanzioni il 4 settembre contro la rete di navigazione del Paese e il 20 settembre contro la banca centrale dell’Iran.
Gli hacker iraniani contro la campagna elettorale di Trump potrebbero, quindi, essere un avvertimento. Ci sarà un nuovo scontro USA-Iran?
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