Hai una moto? Fai attenzione a questa nuova norma UE

Ilena D’Errico

22 Marzo 2025 - 18:54

Approvata la nuova norma Ue. Ecco cosa cambia per chi ha una moto e a cosa fare attenzione d’ora in avanti.

Hai una moto? Fai attenzione a questa nuova norma UE

L’Unione europea sta facendo grandi passi in tema di tutela ambientale, dovendo di conseguenza introdurre nuove regole per salvaguardare l’ambiente e il benessere dei cittadini. In particolar modo per quanto riguarda l’inquinamento acustico, sono recentemente diventate ufficiali le disposizioni sulle motociclette studiate dall’Ue in collaborazione con l’Acem (Associazione europea dei costruttori di motocicli) e l’Ancma (Associazione nazionale ciclo motociclo accessori). Tutto ruota intorno ai silenziatori di scarico aftermarket e nello specifico al divieto di manomissione, su cui da tempo produttori e associazioni di categoria chiedevano un intervento più severo e mirato.

Le regole antimanomissione sono state ora integrate nel regolamento Onu n. 92, con l’introduzione di standard univoci su tutto il territorio comunitario richiesta dai produttori di scarichi, nonché fondamentale per ridurre le emissioni acustiche delle moto. Arrivano quindi regole ancora più restrittive per l’omologazione dei veicoli, mentre i motociclisti devono far i conti con l’ennesimo cambiamento. Il fine è più che condivisibile, ma non tutti sono d’accordo con questa linea dura adottata dalle istituzioni europee. Chi ha una moto deve infatti così rinunciare in parte alla personalizzazione del mezzo, tenendo conto che proprio il rumore è un elemento caratteristico di alcuni mezzi. Non che prima dell’ennesimo provvedimento europeo la rimozione del cosiddetto db killer fosse ammessa, ma ora aggirare le regole risulterà a tutti gli effetti impossibile. Scopriamo cosa cambia e a cosa fare attenzione.

Cosa cambia per chi ha una moto con la nuova norma Ue

Molti cittadini europei guardano a questo tipo di misure come lesioni ingiustificate alla libertà dei cittadini, nonostante la necessità di ridurre l’inquinamento acustico sia un elemento fondamentale nella tutela della collettività. Tante persone si dicono preoccupate anche per gli effetti sull’industria motociclistica, temendo che le regole ancora più severe finiscano per penalizzare i produttori che agiscono nel rispetto della legge, avvantaggiando paradossalmente proprio chi viola le disposizioni. In questo caso specifico, si può tranquillamente affermare che si tratta di preoccupazioni non necessarie. Secondo Mariano Roman, presidente di Ancma, infatti “questo intervento valorizza l’impegno e la partecipazione delle aziende italiane, che rappresentano un’eccellenza produttiva riconosciuta internazionalmente” e proprio “La mobilitazione responsabile dei produttori rafforza l’intera filiera e la cultura motociclistica”.

Sono le stesse aziende ad aver avuto una partecipazione di rilievo alla stesura del nuovo regolamento, che vede l’impegno dei maggiori produttori di scarico a livello europeo, come Akrapovic, Arrow, Giannelli, Lafranconi, LeoVince, MIVV e SC-Project, oltre che dei marchi di rilievo internazionale rappresentati dalle associazioni come BMW Motorrad, Ducati, Harley-Davidson, Honda, Yamaha e Triumph. Insomma, si può star tranquilli che tutte le nuove decisioni siano state assunte con la massima attenzione per l’industria motociclistica, ovviamente bilanciata con le esigenze ambientali. Sul punto Antonio Perlot, Segretario fenerale dell’ACEM ha difatti sottolineato che la nuova norma rappresenta “un passo importante per garantire che i sistemi di scarico aftermarket soddisfino gli standard normativi vigenti, contrastando il rumore eccessivo”. Nel concreto, la rimozione del db killer - il silenziatore che riduce il rumore di scarico - non sarà più soltanto vietata ma difatti impossibile con la nuova omologazione.

L’Unione europea ha stilato delle regole da seguire per un fissaggio a prova di manomissione, ottenibile saldando diverse parti del silenziatore allo scarico, come le paratie, e fissando gli altri elementi con viti o resina epossidica a seconda del materiale. In questo modo sarà sostanzialmente impossibile rimuovere il silenziatore, dovendo altrimenti compromettere gravemente l’impianto. I produttori dovranno così seguire prescrizioni molto minuziose per l’assemblaggio, garantendo appunto che impedisca la manomissione.

Cambiano anche i test fonometrici, da effettuare in comparazione tra il silenziatore di scarico originale e quello aftermarket (ovvero di ricambio). La vecchia omologazione non sarà più accettata tra 36 mesi, restando utilizzabile soltanto quando approvata nei primi 24 mesi dall’entrata in vigore delle modifiche. Nel frattempo, la rimozione del silenziatore resta in ogni caso vietata e sanzionata secondo il Codice della strada, con multe che vanno - nel migliore dei casi - da 42 a 173 euro.

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