Il segno meno dell’operazione sulla francese Engie ha fatto scendere sotto quota 100% il rendimento del nostro Portafoglio di investimento. Da oggi entrano due nuovi deal, su FCA e sull’Eur/Usd.
Le deadline di due delle trattative che stanno più a cuore agli investitori, quella relativa la Brexit e quella per trovare un accordo per un piano di stimolo negli Stati Uniti sono magicamente scomparse.
Lato Brexit, il termine di metà ottobre fissato dal governo britannico per trovare un accordo è passato senza rimpianti e, al momento, sembrerebbe che la prossima deadline sarà fissata per metà novembre.
Andamento più o meno simile negli Stati Uniti: tra un’apertura ed una successiva chiusura di democratici e repubblicani l’appuntamento con le elezioni si avvicina sempre di più. La sensazione è che i repubblicani stiano tentando di arrivare ad un accordo per lanciare la volata a Wall Street e che i democratici, proprio per evitare questo scenario, vogliano far fallire le trattative attribuendone la responsabilità al Gop.
In qualunque caso, in questa fase, complice probabilmente anche la gravità della pandemia, gli operatori sembrerebbero non essere troppo interessati a chi, tra Trump e Biden, alla fine prevarrà. Se da un lato la rielezione di Trump rappresenterebbe una scelta all’insegna della continuità con quanto già visto negli ultimi quattro anni, l’affermazione di Biden non dovrebbe provocare grandi scossoni.
Qualunque sia il vincitore, dopo le elezioni avremo un nuovo piano di stimoli fiscali (anche se con Biden lo stimolo potrebbe essere maggiore, il beneficio verrebbe annullato dall’attesa di nuove tasse e regolamentazione). Lo scenario che tutti temono è quello di un risultato incerto che finirebbe per paralizzare la prima economia.
Nel corso della settimana novità potrebbero arrivare dai meeting della Banca Centrale europea e della Bank of Japan ed indicazioni interessanti saranno fornite anche dai numeri relativi la crescita economia in Stati Uniti ed Europa.
Portafoglio del Martedì: rendimento scende all’80%
Per quanto riguarda i trade presenti nel nostro Portafoglio di investimento realizzato con i Turbo Certificates di UniCredit, quelli su Enel e Argento vanno avanti. Nel caso dell’utility, al momento le azioni si attestano a 7,43 euro (Turbo Open End con ISIN DE000HV4FJZ4 con ingresso a 7,25 euro, stop loss a 6,80 euro e target a 7,9 euro) mentre il parente povero del metallo giallo scambia a 24,3 dollari (trade avviato con un Turbo Open End con codice ISIN DE000HV4GDY8 a 23,8 dollari l’oncia, con stop loss a 21,8 dollari e target a 27 dollari).
Argento, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Enel, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Martedì scorso è divenuta operativa, e sembrerebbe ben impostata, la posizione posizione ribassista sulle azioni Moncler, portata avanti tramite il Turbo Open End con codice ISIN DE000HV47P53 e leva 3,83 (ingresso a 37,5 euro con stop loss a 38,5 e target a 36 euro).
Moncler, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Indicazioni negative invece dalla posizione rialzista sulle azioni Engie, che mercoledì ha toccato lo stop loss fissato a 11,5 euro facendo registrare al nostro portafoglio di investimento un rendimento negativo del 21,71%. Con questa perdita, il rendimento del nostro Portafoglio si attesta sopra quota 80%.
Engie, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Nuove posizioni su FCA e Eur/Usd
Nel numero del nostro Portafoglio di investimento di questa settimana vogliamo inserire una nuova posizione rialzista sulle azioni Fiat Chrysler.
Dopo i minimi fatti segnare a metà marzo a 5,5 euro, i corsi della casa italo-statunitense hanno iniziato una solida risalita che li ha spinti agli attuali 11,4 euro sostenuti dalla linea di tendenza ottenuta utilizzando i lows del 2 aprile e del 15 maggio. Al rialzo, le quotazioni di FCA hanno potuto contare sulla resistenza scaturente dall’unione dei top del 25 marzo e del 29 aprile.
FCA, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Il trend positivo si potrebbe interrompere in caso di breakout del supporto già citato, di quota 10 euro e della media mobile a 200 periodi, attualmente a 9,348 euro. Più probabile una prosecuzione di una fase rialzista il cui prossimo approdo potrebbe essere rappresentato dalla soglia dei 12 euro prima e di 12,5 euro poi.
Puntiamo quindi ad un ingresso a 10,9 euro con target a 12 euro e stop loss a 10 euro. Per portare avanti questa strategia ci serviremo del Turbo Open End Certificate su Fiat Chrysler Automobiles emesso da UniCredit (DE000HV4FKA5) e leva 3,27.
Non solo. In questo nuovo numero del nostro Portafoglio di investimento torniamo a puntare su un rialzo dell’eurodollaro. Attualmente comprese all’interno del range 1,19 (top del 31 luglio e del 5 agosto) e 1,16 (lows del 3 agosto e del 22 settembre), il cross potrebbe tornare a spingersi sopra quota 1,2$.
Eur/Usd, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Al ribasso, oltre al supporto già citato, a frenare la discesa dei corsi dovrebbe pensarci la trendline di lungo ottenuta congiungendo i top dell’aprile 2011, del marzo 2014 e del febbraio 2018.
Per questo tipo di operatività rialzista, che intendiamo far partire da 1,1810 (target a 1,21 e stop loss a 1,16) utilizzeremo un Turbo Open End di UniCredit con codice ISIN DE000HV480M6e leva 6,31.
Sia alla posizione sulle azioni FCA che a quella sul cambio Eur/USD dedichiamo il 10% del nostro portafoglio di investimento.
I prodotti e le rispettive leve sono stati selezionati alle 11:00 del 27 ottobre 2020. Le strategie si considerano valide se i prezzi toccano il punto di entrata prima del take profit o dello stop loss.
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